Questo blog utilizza solo strumenti forniti da Google per i blog, come ad esempio il numero dei visitatori e la possibilità di seguire le novità del blog. Nessun vostro dato (nome, email, sesso, ecc.) verrà da me visto e/o memorizzato e/o diffuso, venduto, ecc.
Non vengono utilizzati software di altre terze parti.

18 marzo 2020

Meridione pronto ad esplodere col virus

Lo scorso sabato, ben 8.424 persone hanno preso il treno per andare dal Nord Italia al Sud.

Ma prima del decreto, ogni giorno, passavano dalla stazione Termini di Roma ben 750 mila persone.

Il numero mostrato ad inizio post, pur essendo in proporzione basso, è comunque sufficiente per far esplodere nuovi focolai.

Quindi, complimenti a chi non ha bloccato i trasporti e ora vuole multare e addirittura mandare in carcere chi corre o passeggia da solo.
Come mai ciò non è stato fatto? Secondo il dott. Cartabellotta per un eccesso di prudenza per le conseguenze economiche e per un eccesso di imprudenza per quelle sanitarie.
Secondo lui, infatti, si dovevano cinturare subito Lombardia e provincia di Piacenza (derivazione dello stesso focolaio). Invece cosa si fece? Limitando la zona rossa ai 10 Comuni del lodigiano, s'è dato al virus la possibilità di propagarsi. Le conseguenze le vediamo a Bergamo e Brescia, afferma.

La settimana scorsa, ricorda La Stampa di lunedì 16 marzo 2020, nella metropolitana di Roma si viaggiava pigiati l'un l'altro. Ci sono tutte le caratteristiche per generare un'esplosione di contagi, ammette il dott. Pier Luigi Lopalco.

Dopo gli ultimi arrivi, molti stanno girando vocando col virus ed è molto probabile che si verifichi un picco questa settimana. Un altro possibile focolaio è quello dell'anconetano (Marche).

La mina vagante sono le decine di migliaia di meridionali ritornati nelle loro terre di origine come la Puglia, la Campania e la Sicilia. Il totale è di circa 60.000 persone! A quanto pare, ben 20.000 non si sono messi in auto-quarantena. Si tratta di giovani che studiano o lavorano al Nord e che possono essese portatori del virus ed essere contagiosi, pur non manifestando sintomi.

Il prof. Lopalco fa sapere che c'è un piano per affrontare 2.000 contagi da qui a fine marzo.
Si deve risalire a tutte le persone che hanno avuto contatti a rischio con chi proviene dalle zone a più alta diffusione del virus, per poi isolarli. La finestra per far ciò era ieri (domenica) o l'altro ieri (sabato), ma si fa ancora in tempo ad agire (oggi è mercoledì, avranno agito?).

La situazione non è da sottovalutare, infatti Nino Cartabellotta della fondazione Gimbe, ci mostra questo dato: la crescita dei nuovi casi nel Centro-Sud si è impennata al 30%, mentre in Lombardia è rallentata al 13%.

Intanto possiamo dare un bel voto 2 a De Luca, lo sceriffo della Campania che vorrebbe mettere in quarantena per 14 giorni tutti gli abitanti di Ariano Irpino, idea/azione che non si basa su alcuna evidenza scientifica.

Ma non solo a lui, infatti darei un bel 4 a Zaia, governatore leghista del Veneto, che vuole fare tamponi a tappeto a tutti quanti, on the road. Ma questa idea non piace nè all'Istituto Superiore della Sanità, nè all'Organizzazione Mondiale della Sanità e neanche alla Protezione Civile.

L'OMS consiglia infatti di fare i tamponi solo a chi ha i sintomi.
Perché? Perché il tampone ti dice solo se sei nella fase infettiva. Se lo stai incubando è negativo. Oltretutto molti negativi sono "falsi".

Nessun commento: