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5 ottobre 2009

I Golpisti

(Silvio non verrà sottratto dal suo scranno e non finirà nè in rovina, nè in galera, ma c'è chi pensa al peggio)

I Golpisti. I Golpisti con la G maiuscola di "Governo" e de "Il Giornale".


Il secondo infatti oggi titola: "QUESTO E' UN GOLPE. DIFENDIAMOCI".

DinfendiamoCI o difendiamoLO?
Non mi risulta che i giudici milanesi che ieri si sono espressi a favore della CIR di De Benedetti sul Lodo Mondadori, abbiano sentenziato contro gli elettori del PDL che, per fortuna, sono ancora tutti anonimi.
Il popolo bue (oltrechè morto di fame dato l'enorme precariato e l'ignobile delocalizzazione sempre più sfrenata, da quando Silvio è sceso in campo per il bene del Paese che ama), anzichè scendere in piazza per chiedere maggiori diritti a tutti
(come invece fa il popolo della Sinistra), forse ci andrà per difendere il proprio capo supremo, senza il quale davvero non saprebbe chi votare, poichè se il centro-destra governa, è solo per merito del carisma del piduista grazie ai suoi canali televisivi nazionali.
La domanda sorge spontanea: quando un elettore di Silvio prende, ad esempio, una contravvenzione in seguito ad un'infrazione, Silvio scende in piazza per lui? Silvio non scende in campo (inteso come campo agricolo) neanche per aiutare la costruzione del residence della sua amante Patrizia D'Addario in arte Alessia (alessiaèunnomedartemanonpuòcertoessereunaescort), figurarsi per il primo telespettatore maschio che non sa guidare o che non ha la fortuna di avere l'auto blu e autisti e guardie del corpo palestrate, pronte a prendere la paletta del vigile per usarla come stuzzicadente...

No, non è un golpe, è semplicemente una sentenza del Tribunale di Milano che l'Italia aspetta da 18 anni, anni in cui Berlusconi ha racimolato, con la Mondadori (ingiustamente sottratta alla CIR di De Benedetti tramite corruzione del giudice Metta), 1,2 miliardi di euro di utile netto.

I giudici non seguono certo le voglie di Di Pietro, ad esempio, altrimenti l'avrebbero già fatto in altre mille occasioni! I giudici, anzi il giudice, tale Raimondo Mesiano, dopo aver appurato la colpevolezza della Fininvest e dei suoi avvocati (Previti, Pacifico e Acampora, tutti condannati anni fa), ha semplicemente stabilito la cifra che spetta all'imprenditore rivale sconfitto con "armi illegali": 750 milioni di euro, ovvero l'80% del totale spettante, perchè se è vero che Metta fu corrotto, è anche vero che nessuno sa come avrebbero deciso un altro non corrotto al suo posto, ma è anche vero che c'è, a favore ovviamente della CIR, la "perdita di chanche", ovvero ci fu l'impossibilità assoluta di poter entrare in possesso della Mondadori.

E' assurdo quindi ipotizzare una caduta del Governo come invece affermano giornalisti e pidiellini, siccome Silvio non è coinvolto direttamente, lo è la Fininvest, e quindi non rischia certamente la galera o un'incompatibilità con la carica che svolge (in realtà di incompantibilità ce ne sarebbero già di sufficenti, ma siamo in Italia e direi che possiamo chiuderci un occhio). La Fininvest a fine 2008 aveva una liquidità di 1,1 miliardi di euro, ma oltre ad essa vi è anche la stessa Mondadori, Mediaset e Mediobanca, le cui casse non verranno assolutamente toccate.

Il Governo, i membri del Governo, sono pronti a scendere in piazza e a tornare a votare.
Ecco le dichiarazioni di Cicchito, P2DL, "Grande manifestazione contro l'attacco a Silvio Berlusconi" (link), di Calderoli, Lega Nord, "Macchè cortei, si torni a votare" (link), di Bondi "
Occorre che il nostro partito e l'intera maggioranza prendano in esame con urgenza la necessità di organizzare una grande manifestazione popolare con l'obiettivo di difendere la democrazia e la libertà nel nostro Paese" (link).
Più realista Berlusconi (complimenti): "Il Governo porterà a termine la sua missione quinquennale e non c'è nulla che potrà farci tradire il mandato che gli italiani ci hanno conferito".

Attacco, quindi golpe, ma il golpe chi lo sta realizzando da 30 anni in Italia, se non Berlusconi medesimo con le sue frequenze nazionali comprate ai socialisti e a Craxi, con le sue leggi ad personam (depenalizzazione di certi reati, scudi e condoni, leggi alfaniche, ecc) e l'aborto del pluralismo in tv, essendo l'unico imprenditore privatore in questo campo, se si esclude la piccola LA7 non raggiungibile in tutta Italia? Quando mai un De Benedetti, un Agnelli o un altro politico, quindi mettiamo un Veltroni o un Di Pietro han mai avuto la possibilità di parlare (ma anche no, grazie a programmi trash) a milioni di persone ad ogni ora del giorno per 20-30 anni come invece fa Berlusconi attraverso i suoi giornalisti faziosi?

Loro protestano per difendere un corruttore, non per difendere i posti di lavoro e la sicurezza su questi posti di lavoro. Assurdi, completamente alienati e golpisti.

Sempre pronti a scagliarsi contro Di Pietro per le accuse di questo contro il Presidente Napolitano, ma pronti anche ad accusare i giudici. Chi è che non rispetta le Istituzioni? Se un politico è indagato, è ovvio che prima o poi arrivi una sentenza a riguardo, così com'è ovvio che non ne arriveranno altre contro i vari Bocchino e Gasparri, poichè non indagati, cosa che invece sarebbe successa se si trattasse realmente di un golpe (che tra l'altro viene compiuto con l'ausilio dell'esercito che entrerebbe in Parlamento).

E' facile pensare che facciano le vittime per sminuire ancora una volta, e poi colpire, il lavoro dei giudici, realizzando, quindi, sì un bel golpe antidemocratico per eliminare questa scomoda figura super-partes.
Chissà le loro grida di dolore domani, giorno del giudizio della Corte Costituzionale sullo "Scudo Alfano"


Link:
"Per il giudice, Berlusconi è corresponsabile" (Il Sole 24 Ore)
"Ma la holding non rischia" (La Repubblica)

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