La Costituzione non menziona assolutamente il fatto che il Presidente del Consiglio debba/possa essere processato in modo diverso dagli altri cittadini.
Al massimo concede al Parlamento di vietare perquisizioni senza il suo consenso, e consente l'indagine o l'arresto solo nel caso vi siano prove certe o una condanna, eppure si trovano fastidiose affermazioni in cui il premier viene visto come entità astratta superiore alla Legge che non può varcare i cancelli di un Tribunale, perchè "immantato" del volere popolare.
Come dire: se il popolo sceglie come governante un presumento mafioso, nessuno può mandarlo in galera anche se truffa, trassa, stupra e uccide, perchè per il popolo quell'essere è il migliore. L'ignoranza regna sovrana sull'equità, sulla giustizia o, per dirla alla Berlusconi, il male sconfigge il bene (lui è rimasto ancora ai cartoni animati giapponesi).
Chi nomina spesso il popolo, cercando di farlo felice da vero populista, è senz'altro Umberto Bossi, il quale spaventa i giudici riuniti a decidere le sorti del lodo Alfano dicendo che il popolo ce l'ha ed è disposto a scendere a Roma! Ma come si fa in un Paese detto e considerato civile avere al potere buzzurri simili? A cosa serve, allora, avere una democrazia rappresentativa, e a cosa servono le leggi ed i giudici se tanto quel che dicono ed affermano loro è contrario ai voleri del popolino?
Essendo il cosidetto lodo Alfano una legge atta a modificare l'uguaglianza di fronte alla Legge, sancita dalla Costituzione, risulta ovviamente anticostituzionale. Se il premier fosse invece già protetto, come vogliono farci credere i pidiellini e i leghisti, che bisogno ci sarebbe di creare una nuova legge? Il premier, secondo l'avvocato e noto corruttore condannato a 1 anno e 6 mesi di prigione, Pecorella, è primus super pares, in latino, proprio come quando il Papa non vuole farsi capire per fregare il maggior numero di persone.
Il premier come un re, dunque, come ci porta a pensare questo blog.
Sapere che il popolo possa votare un possibile (direi certo visto il suo passato) ladro, corruttore, eversore (P2) e istigatore alla sovversione (della legge che impone di pagare le tasse, anzichè mettere i soldi all'estero come usa-va fare la Fininvest) e che niente e nessuno possa scalfirgli il trono nonostante i suoi reati, mi fa paura, perchè è come se in Sicilia (nel caso fosse uno Stato a sè) i mafiosi, intenti con ogni mezzo (che sia la tv o la minaccia) a far eleggere Totò Riina come Presidente, per poi riuscirci, avessero piena strada libera.
La cosa positiva di questa legge è che, per fortuna, i reati non cadono in prescrizione...Consoliamoci
Link:
"Bocciatura? Trascineremo il popolo" (AGI News)
"Premier è primus super pares" (Corriere della Sera)
2 commenti:
si non c'è nulla di positivo, sopratutto nessuno si preoccupa su che tipo di valori trasmettiamo ai nostri figli e al prossimo
Lo Scudo invoglia ad evadere ed il Lodo invoglia a farsi eleggere anche se si è dei ladri!
Complimenti al PDL+LEGA!!!
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