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16 marzo 2010

Il mio razzismo non mi fa guardare quei programmi demenziali con Tribune Elettorali

Nella TV pubblica non ci saranno, fino al momento delle elezioni, i cosidetti "talk show" (spettacoli dove si parla, a volte caciara, altre volte no, ma quando è no ci sono le docu-fiction odiate da Silvio, allora è meglio la caciara in stile Forum, Amici, ecc.), ovvero discussioni approfondite, ma solo noiosa propaganda attraverso le tribune elettorali.

In Rai, infatti, è scattata la par condicio, che sta a significare pari condizioni per tutti i partiti politici, ovvero pari tempo e pari modo di libertà espressiva.
In questo contesto così libertario e democratico, anzi partitocratico, i giornalisti devono per forza assumere il ruolo di microfonisti, non di indagatori, nè di divulgatori, nè di opinionisti, siccome come diceva Nietzsche "non esistono fatti, ma solo interpretazioni".

E' inconcepibile che, proprio poco prima del voto, gli italiani non possano ascoltare gli approfondimenti, anche giudiziari (risvolto importantissimo per scegliere dei candidati non indagati, non prescritti, non condannati, ma sfortunatamente a piede libero).
Questa par condicio, infatti, colpisce ogni programma giornalistico che non sia un telegiornale: Porta a Porta, amato dal premier, Annozero e Ballarò odiati dal premier, ecc., lasciando libera azione alla disinformazione di massa del TG1 e del TG2.

Siccome questa legge liberticida non vale per le emittenti privati come, guarda caso, Mediaset, gli ascolti della RAI caleranno (son già calati!), con una sostanziosa perdita di introiti pubblicitari.
Come già sapete, o se non lo sapete, come avrete già intuito, gli altri canali come Canale 5, La7 e Sky TG24 possono mandare in onda ogni loro programma di approfondimento politico (es: Matrix), ma gli aficionados dei programmi della tv pubblica che, essendo pubblica (e come si suol dire "pagata coi soldi di tutti gli italiani"), non dovrebbe condere queste possibilità ai privati (che essendo tali rischiano di essere di parte perchè magari daranno contro ad un certo politico non per la sua fedina penale o per non aver attuato un determinato programma, ma solo perchè non li ha aiutati tramite leggine), rischiano di trovarsi di fronte a programmi con un format, un linguaggio, un ritmo che li spiazza..

1-0 per Sua Emittenza: Alessio Vinci sì, Michele Santoro no; grandi utili per Mediaset, grandi perdite per la rivale RAI.

Pagando il canone per 12 mesi e non avendo certi importanti programmi per 1 mese, dovremmo farci ridare 1 mese già pagato.
Sull'Unità del 17 marzo 2010 c'è questa iniziativa: "I politici litigano, le commissioni vigilano, i cda votano. Ma i talk show restano oscurati. Il paradosso è quindi che paghiamo il canone al servizio pubblico per non avere informazione. Avere indietro quei soldi, si sa, è una utopia, allora facciamo così: la quota per il mese senza talk show, quei 9 euro (moltiplicati per tutti gli abbonati fanno 125 milioni) la Rai li destini a qualcos'altro. Scuole, precari, opere pubbliche".

Link:
Franco Battiato - Bandiera bianca
(A Berlusconi e Cammarata preferisco l'insalata,
a Bersani l'uva passa che mi dà più calorie)

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