Ogni tanto entro nel sito del Fatto Quotidiano e su Voglioscendere e, giustamente, si parla spesso di Berlusconi e delle sue vicende giudiziarie e delle sue leggi vergogna. Ma c'è un però che potete notare nel titolo di questo post. "Berlusconi è l'ultimo nano del Patriarcato".
Nell'ultimo articolo di Marco Travaglio, "L'innominabile", si parla dell'antiberlusconismo che per alcuni esponenti della cosidetta Sinistra non servirebbe per cacciare il "Caimano" dallo Stato.
Ho appena lasciato questo commento:
"Il problema è che se ci fosse il PD non ci sarebbe un'altra idea di società.
Siamo nel patriarcato moderno col suo turbocapitalismo e andremo avanti così finchè non ci vergogneremo della distruzione da noi ben distribuita in ogni angolo del mondo. Ricordiamoci quindi che i politici son solo dei burattini: siamo tutti servi degli industriali. STOP!
Va bene la legalità, ma anche nella legalità se ne commettono di schifezze spacciate per normalità. Cosa c'è di più triste della normalità? Pensate al matrimonio, tutti lo sognano, ma è una prigione patriarcale..e poi ci si domanda degli omicidi..
Ma voi ora continuate a progettare i vostri bei matrimoni per settembre, eheh
AUGURI!
Ah, si diceva di Berlusconi. Chi potrebbe scagliare la propria pietra contro di lui? Cioè, chi, potendo, non ruberebbe? In questa società, e non solo da quando c'è Berlusconi, non si fa altro che gareggiare a chi accumula di più, quindi.."
Penso che la prima parte di questo commento si possa un pò rifare ad alcuni miei recenti articoli riguardanti la povertà e la solidarietà, siccome è notorio come noi ci sentiamo superiori a quei popoli che vivono in povertà, solo perchè non hanno elettricità, automobili e senza altre cose la cui mancanza, però, li fa vivere in comunità di stampo matriarcali dove tutti collaborano con tutti, dove tutti aiutano tutti e non ci sono i nostri stupidi piccoli nuclei di famiglie monogamiche, dove ogni persona è attiva, non esiste la pensione, dove non esiste neanche la scuola non perchè siano stronzi verso i piccoli, ma perchè non essendoci fabbriche ed uffici si deve essere bravi nel coltivare e nel cacciare. In realtà siamo invidiosi e vogliamo cancellare la loro felicità sfruttando la parola assolutamente faziosa che è "povertà" e poi "solidarietà" che, guarda caso, deriva da un'antica moneta, il Solido.
http://italiasenzavalori.blogspot.com/2010/06/cose-la-poverta.html
http://italiasenzavalori.blogspot.com/2010/05/non-sopporto-la-beneficenza.html
http://italiasenzavalori.blogspot.com/2010/06/solidarieta-dagli-opulenti-egoisti.html
http://italiasenzavalori.blogspot.com/2010/06/la-verita-delle-fogne.html
Uno di questi articoli si chiama "La verità delle fogne" e parlo di come i poveri siano utili a tutti quanti noi che, nonostante i nostri lamenti riguardanti la perdita di potere d'acquisto, il precariato, etc., viviamo fra mille comodità che incorrono soltanto nel farci spendere sempre più soldi e nel farci crescere la pancia da veri obesi e frantumarci le ossa. I poveri, senza di essi non ci sarebbero ricchi.
"Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati", diceva Platone che considerava anche la possibilità, da parte dei ricchi, di perdere ogni avere, sia per una malagestione, sia perchè si può venire sconfitti in guerre, magari proprio in quelle progettate per rubare tanti bei lingotti d'oro al nemico di sempre.
3 commenti:
Lo dico sempre che quelli diu cui parli tu sono felici. Noi invece cerchiamo inutili privilegi e usiamo tutte le strategie possibili per arrivare al potere
Certo, hanno solo quello che gli serve e il tempo lo usano con la loro vitalità, mentre noi ci rinchiudiamo fra le nostre cose che non fanno certo compagnia e non ci danno neanche grossi stimoli.
Siamo così imbranati che quando usciamo dalle città abbiamo pure bisogno dei GPS ahah Poveri omini bianchi..
Accorgimenti per il futuro...
http://unbeinger.files.wordpress.com/2010/06/strip33.jpg
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