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In Tv tornano i programmi di solidarietà (mi sono già espresso qui sulla s.), non chiedetemi verso chi o cosa, ma tanto basta alla mia sopportazione perchè c'è troppa ipocrisia e supponenza.
Solidarietà deriva da solido, che era un'antica moneta dei Romani.
Dentro questo termine, che ha un significato buono per la quasi totalità delle persone, si nasconde il nostro sentirci migliori, superiori e soprattutto fortunati perchè ricchi di monete che causano la distorsione della realtà a nostro favore. Chi è sprovvisto di denaro, infatti, viene da noi visto come uno senza nulla e quindi egli stesso nulla, se non un semplice esserino senza dignità che dev'essere guarito da noi portatori di moneta sonante.
La nostra solidarietà/beneficenza giustifica la nostra materialistica ed egoistica bramosia di denaro e possesso, perchè senza ricchezza potremo fare ben poche donazioni.
In questi programmi la parola "cuore" è la padrona di casa, assieme al meglio della nostra cultura quotidiana fatta di canzonette d'amore; peccato che facciano rima non con parole o carezze o aiuti concreti, ma con soldi (destinati magari alla scolarizzazione, ovvero a scuole che in realtà sono fabbriche di disoccupati incapaci di vivere autonomamente, istituti che creano caste fra chi ha potuto studiare ciò che è stato impartito dall'alto - Stato - e chi no perchè lontano da scuola, malato o perchè impegnato a lavorare nei campi e, per questo, deriso dagli alunni intelligentoni).
Nella vita, nel tuo lavoro sei un ladrone che sfrutta ogni buco legislativo per evadere giusto per mangiare di più, o prendi finanziamenti dall'Unione Europea senza utilizzarli per il loro scopo originario, o affermi di creare occupazione, ma i tuoi giovani impiegati son tutti stagisti sotto minaccia?
Bene, ora puoi pulirti la coscienza con la solidarietà televisiva!
Domani tutti i benefattori diranno "Che bello, che bello, io sono ricco e posso sgasare in auto allegramente...mmm...Ora però basta, mi sento senza dignità, devo dare 2 euri al primo povero affinchè anche lui un giorno possa divenire stronzo come me".
E pensare che basterebbe così poco per fare del bene al mondo: diventare vegetariani.
Sì, infatti buona parte dei campi coltivati servono per far mangiare gli animali degli allevamenti. Se tutti i cereali raccolti per questo uso, fossero usati per l'alimentazione umana, non ci sarebbero più morti di fame, ma come dicevo prima la beneficenza è una scusa per continuare ad abusare il mondo secondo il nostro stile di vita impartitoci da false credenze e dalle industrie che ci plagiano con gli spot. Spot Tv soprattutto.
Ma la maggioranza è ignava, non è capace, non vuole compiere scelte nate dal propri ragionamenti, perchè sfrutta lo stato delle cose che gli garantisce una certa immagine che lo fà ben volere dalla società.
Si adegua a ciò che gli è stato impartito fin dalla più tenera età.
Anche se una cosa è dannosa, siccome la fanno tutti, la compie per non essere malvisto e perchè le credenze/certezze dei propri simili, sono da sempre reputate migliori di quelle degli stranieri o delle minoranze interne.
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