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3 dicembre 2014

AMAZON, tutto il contrario dell'Amazzonia

AMAZON, vi linko un pò di articoli su come vivono i lavoratori di Amazon..

Mio pensiero:
I campi di concentramento dove i deportati erano costretti a lavorare erano semplicemente una rappresentazione esagerata ma realistica di un qualsiasi altro luogo di lavoro: tante ore, tanto duro lavoro, paga da fame, controlli a non finire, alte possibilità di finire in mezzo ad una strada per un nonnulla, "vita" sempre uguale dove non si lavora per poi vivere con tempo libero, amici, soldini, soddisfazioni legati al lavoro, ecc., ma si lavora per continuare a lavorare per far contenti i capi. In una società piramidale queste cose sono come il pane quotidiano!
Una concezione simile del lavoro i tanto malfamati lupi mica ce l'hanno. I lupi come ogni altra specie animale (tranne le scimmie) vivono in gruppo con una guida, non con un capo despota che ti sfrutta e ti schiavizza. La scimmia e l'uomo invece sono così intelligenti che inventano sempre nuove tecniche per fregare il prossimo.
VIVA GLI ISTINTI, ABBASSO L'INTELLIGENZA che, fra le altre cose, ha saputo creare anche la BOMBA ATOMICA!



Ok, ora qualche link:

http://www.huffingtonpost.it/2013/02/15/amazon-tedesca-usa-guardie-neo-naziste-per-intimidire-i-suoi-dipendenti-stranieri-video_n_2692638.html

http://www.huffingtonpost.it/2014/12/01/senzatetto-amazon_n_6246658.html

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/05/amazon-apre-a-piacenza-e-offre-1000-posti-di-lavoro-ma-i-sindacati-restano-fuori/972875/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/10/jobs-act-insieme-al-lavoro-spariscono-anche-i-diritti-amazon-insegna/1150662/

"Quella delle agenzie interinali è una pratica molto nota anche in Italia che consente all’impresa produttiva o commerciale di aggirare le
norme sul lavoro e i diritti dei lavoratori. Infatti tutti i lavoratori
interinali sono a tempo determinato e hanno poche o nulle tutele, salvo quelle previste dalle leggi nazionali. Possono quindi essere licenziati in
qualsiasi momento. Esattamente come è successo ai due lavoratori che
hanno osato protestare con la “integrity” rivendicando il pagamento del
tempo che l’azienda, allo scopo di scoprire eventuali furtarelli, li
costringe a lunghe file prima di uscire, non essendoci sindacati alla
“integrity” i due si sono rivolti a dei legali i quali, rivalendosi sul “Fair Labor Standard Act”, una legge del 1947, e su due sentenze successive della Corte Suprema che
prima aveva dato torto a lavoratori che pretendevano di essere pagati
per il tempo impiegato a recarsi al lavoro e tornare a casa, e poi ha
dato invece ragione ai lavoratori di una fabbrica di batterie che
reclamavano la retribuzione del tempo speso prima di uscire, per fare la
doccia al fine di togliersi di dosso le tracce di acido solforico. Gli
avvocati dei due lavoratori sostengono che i due hanno diritto alla
retribuzione per quel lungo tempo trascorso in fila in attesa della
“perquisizione”. Ma sia da Integrity che da Amazon tale diritto viene
invece negato.
Per questo stesso tipo di abuso però sono state avanzate cause legali
anche presso altre Corti di Giustizia, stavolta a carico di JP Morgan, Ing, Wal*Mart ecc.,
Alla fine, dato che nessuna di queste Alte Corti Statali se l’è sentita
di interpretare una precedente decisione della Corte Suprema, hanno
rinviato la soluzione all’attuale Corte Suprema, che dovrebbe perciò prendere una decisione nei prossimi giorni."


"Mi è capitato di vedere cinquantenni assunti solo per il picco di Natale, molto preoccupati per il loro
futuro, che i primi giorni si impegnavano moltissimo per provare a tenere i
ritmi. Poi vedevo le loro facce di persone sconsolate, quando si rendevano
conto che non avrebbero potuto ottenere i risultati richiesti da Amazon. Io, ad
esempio, lavoro nel packing, dove ci vengono dati obiettivi crescenti. La prima
settimana di assunzione ti vengono richiesti 35 pezzi all’ora, poi sempre di
più fino ad arrivare anche a 70. Alcuni prodotti, come stampanti, televisori,
grandi elettrodomestici, pesano particolarmente. Immagina tu movimentarli in
velocità per 9 ore e mezza al giorno: tutto il corpo ne risente. I giovani non
se ne rendono conto ma se continueranno a lavorare lì per lungo tempo, tra
dieci anni voglio vedere quante malattie professionali ci saranno."

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