Il 31 maggio 2019, tutti i giornali lo davano per fucilato, o anche solo internato.
Ho subito pensato che potesse essere un'esagerazione, non certo disinteressata, il cui fine era quello di far capire, al dittatore nord-coreano, la quantità di informazioni che il resto del mondo riesce ad ottenere su di lui e sul suo regime.
A quanto pare, però, il negoziatore Kim Hyok Chol, secondo alcuni accusato di aver fatto fallire la trattativa tra il suo Paese e gli U.S.A. di Trump, sarebbe vivo e avrebbe partecipato ad una cerimonia ufficiale.
E allora io mi chiedo: che senso ha diffondere in fretta e furia notizie che, sì, possono divenire virali e arricchire i siti di news, ma che non hanno una base solida?
Come al solito, adesso, in pochi parleranno della smentita.
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