Qualche giorno fa, Ursula von der Leyen aveva 'minacciato' gli anziani, ipotizzando una quarantena lunghissima fino al 31 dicembre.
Zagrebelsky non ci sta e su La Stampa scrive:
"Segregare gli anziani è un abuso.
Ogni scelta per la Fase 2 che faranno le autorità pubbliche dovrà rispondere a criteri di ragionevolezza e proporzione, considerando che le libertà dei cittadini possono essere ristrette nella sola misura del necessario. Limitazioni irragionevoli si tradurrebbero in abusi discriminatori, inamissibili nel regime delle garanzie liberali disegnato dalla Costituzione.
Si è affacciata la possibilità che ai cittadini anziani sia imposto di rimanere a casa anche dopo che per tutti gli altri sia nuovamente iniziata la consueta vita sociale.
Le ragioni si fondano sulla constatazione della maggior letalità del virus quando il paziente sia anziano.
Il maggior rischio per la vita non è però prodotto dall'età in sè.
La causa ne è invece la vulnerabilità. ... E specifiche ragioni di particolare debolezza ed esposizione al rischio esistono anche in soggetti più giovani.
La categoria degli anziani è estremamente eterogenea: non tutti gli anziani sono particolarmente fragili e non tutti i più giovani sono invece forti di fronte al virus.
Sarebbe più ragionevole semmai considerare altre categorie: gli ipertesi o i diabetici, per esempio.
Secondo la Costituzione, la legge può limitare la libertà di circolazione per motivi di sanità.
Invece ora si vorrebbe imporre a un gruppo di persone un comportamento prudente per se stesse, non rispetto alla sanità pubblica.
Si faccia opera di informazione sui rischi e si offra sostegno, non si violi la libertà di cittadini adulti, capaci di scegliere per sè cosa fare e cosa rischiare, magari sentendo il proprio medico curante.
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