Questo blog utilizza solo strumenti forniti da Google per i blog, come ad esempio il numero dei visitatori e la possibilità di seguire le novità del blog. Nessun vostro dato (nome, email, sesso, ecc.) verrà da me visto e/o memorizzato e/o diffuso, venduto, ecc.
Non vengono utilizzati software di altre terze parti.

11 giugno 2009

Autobavaglio per i blog?

Col ddl sulle intercettazioni, passato soltanto con la fiducia (soltanto in quanto mostra la paura di non arrivare alla maggioranza, in realtà bisognerebbe scrivere "passato tremendamente con la fiducia", in quanto è come se ci fosse una sola persona a decidere per tutti, per tutto il Paese e siccome nessuno oserebbe mai voler tornare alle elezioni, ecco che tutti danno la fiducia), ddl che vieta le intercettazioni se non per mafia e terrorismo, lasciando liberi di delinquere fino a quando non si sa strozzini, stupratori, pedofili, evasori, inquinatori, assassini, ladri e quant'altro.
Ovvero avremo uno strumento in meno per combattere la criminalità, anche quella creata dai clandestini (controsenso dato l'allarme in-sicurezza creato dal centro-destra. In realtà un senso ce l'ha: i clandestini sono il capro espiatorio, infatti questi figuri della politica italica, sono gli stessi che diedero l'ok all'indulto che liberò 20.000 criminali dalle carceri nostrane, solamente per salvare Cesare Previti e, anche qui "solamente", per dare il motivo ai cittadini di dare a loro il proprio voto per combattere questa "strana" criminalità), si vogliono censurare i blog.

Ma torniamo a pensare alle intercettazioni per qualche secondo: nella nostra era contemporanea le macchine hanno ormai preso il sopravvento su di noi, ci controllano (webcam in ogni zona della città, nelle banche, ecc.), ci danno ordini (macchinette dei posteggi o altre diavolerie nei supermercati) e ci spostano (i nostri muscoli non ringraziano, neanche i nostri polmoni), ma quando si tratta di fare un utile lavoro per la collettività ed anche per le Istituzioni, ecco che vengono soppressi telefoni, microspie, computer, come se venissero buttati in discarica!
In questa legge che riguarda l'uso delle intercettazioni, che saranno utilizzabili solo se vi sono indizi certi di colpevolezza e la diffusione di notizie (anzi che ne vieta la diffusione, infatti giornalisti ed editori che diffonderanno stralci di intercettazioni saranno severamente multati, idem i magistrati che non dinfenderanno con le unghie le registrazioni), è incluso l'obbligo per ogni blogger di rettificare i propri articoli entro 48 ore (questo secondo Punto Informatico, leggendo invece il testo si legge 7 giorni, qui il link) dal momento in cui si riceve un'email, dalla persona nominata nell'articolo, che impone una rettifica. Se non ci sarà codesta rettifica, il titolare del blogger rincorrerà in una multa di 25 milioni di lire, così afferma Punto Informatico. Codesta importante, imponente multa, non può che comportare un auto-censura per tenere al riparo il proprio portafogli, quindi questa legge è di fatto una censura!

Come dice scherzosamente (insomma) Peter Gomez nel suo articolo odierno nel blog "Voglio Scendere", "
se un domani Tizio scriverà a un giornale per negare di essere stato arrestato, la sua missiva dovrà finire in pagina, in ogni caso e senza commenti, pur se inviata dal carcere di San Vittore".

La rettifica, si spera, sarà obbligatoria solo per dati certi e non per opinioni. Ad esempio se io dico che Andreotti è un mafioso fino al 1980 nessuno potrà dirmi niente, spero, idem per l'arrestato di cui sopra.

L'obbligo di rettifica è presente dal 1948 e vale per i giornali ed è giusto che valga anche per i blog, ma, così come nei giornali avviene tramite trafiletto, lasciando ovviamente intatto l'articolo, giusto o sbagliato che sia, del giorno prima, non si capisce come mai, non possa bastare il commento dell'interessato per riparare il "danno".
Il fatto che si sia usata una legge del 1948, la dice lunga sulla lungimiranza dei nostri legislatori, ma soprattutto mi viene un dubbio: quando Berlusconi dice A e il giorno dopo si smentisce dicendo B, quando invece tutti sanno che ha detto A perchè registrato dai microfoni e magari dal suo ufficio stampa, un blogger cosa deve fare? Deve sottostare alle balle?


Qui il link della notizia data da Punto Informatico


Invito tutti quanti a scrivere alla Presidenza della Repubblica, cliccando qui.
Questa la mia lettera:
"Attraverso la solita fiducia il governo dei piduisti vuole imbavagliare l'informazione, anche quella dei giovani blogger, vuole dunque imbavagliare il Paese. Come se non bastasse le intercettazioni saranno usate solo quando un reato sarà già certo, a differenza di ora che proprio grazie a queste si scoprono i reati!
Loro, per far digerire la legge piduista alla stragrande maggioranza dei cittadini, che diciamolo sono ignoranti, parlano di difesa della privacy per i cittadini. E' ovviamente una balla colossale, perchè ne io ne i miei familiari, gente comune, è mai finita sul giornale!!!
Non faccia passare la legge!!!!!!!"

Inoltre, è possibile firmare una petizione del giornale la Repubblica, cliccando qui.

Ma cosa c'è da imbavagliare? Nei telegiornali nulla, oserei dire, infatti guardando il sito del TG1 si nota che la notizia del DDL odierno è solo sesta, preceduta da Gheddafi, dalla Fiat e dal discorso di Berlusconi in cui afferma di avere una solida maggioranza anche grazie al risultato delle ultime elezioni. Link sito TG1.
Tutt'altra cosa sarebbe se la RAI fosse depoliticizzata o anche solo in mano all'IDV, guardate infatti l'incazzata di Donadi, oggi in Parlamento, qui.

3 commenti:

Unknown ha detto...

"quando Berlusconi dice A e il giorno dopo si smentisce dicendo B, quando invece tutti sanno che ha detto A perchè registrato dai microfoni e magari dal suo ufficio stampa, un blogger cosa deve fare? Deve sottostare alle balle?"

Bhè diciamo che inizieremo a prendere esempio da lui che in meno di 48 ore riesce a smentire tutto quelo che ha detto poco prima...

Piuttosto credo che sia davvero un problema serio dato che si sta mettendo un bavaglio alla rete, e perdipiù chi lo sta facendo ha dichiarato davanti a microfoni e telecamere che non ne sa niente di Internet!
http://www.youdem.tv/VideoDetails.aspx?id_video=edd08039-56bd-4aef-b5e3-1c6116863472

Solo che questa volta la sua smentita non è arrivata! :)

Danx ha detto...

Grazie Barbara del commento e del link al video.
Penso che possiamo dire allora che questa legge è stata voluta e legiferata da chi non capisce nulla di Internet, senza subire intimidazioni rettificatorie...retto...ahh ora capisco..è una legge inculata!

Danx ha detto...

Ho modificato un pò l'articolo.