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15 giugno 2012

Feltri e Gelmini

Badare ad un lavoro non per ciò che si può fare di utile, ma per i soldi che si incassano.
Questa la filosofia di vita di Vittorio Feltri, direttore del quotidiano monarchico (gulp!) Libero: "Io guadagno 700mila euro l'anno, non posso rinunciare all'attuale reddito per andare a prendere quella straccia di indennità parlamentare. Non voglio campare, voglio vivere". Eh sì, perchè infatti i miliardi di umani che vivono, lo fanno grazie ai 700 mila euro l'anno? Certo che è facile guadagnare tutti quei soldi quando si ricevono, senza dare niente in cambio, a parte qualche articolo (uuuh che fatica!), milioni di euro pubblici!
Ma la cosa più preoccupante è questa frase: "La Costituzione indica le regole e con queste regole, ormai, chiunque va (o vada?) al governo è destinato a non governare"

L'orrore, sempre marchiato destra, continua:
"Un prof di ginnastica il nuovo dg dell'INGV"

Incredibile il potere della Gelmini, quella che da Brescia andò in Calabria per laurearsi, che ha suggerito/imposto un suo amico, conterraneo e collega del PDL, tale Massimo Ghilardi, che con la geologia non centra un fico secco, come capo della direzione generale della Ricerca del Miur (stipendio base 106.628 euro) per “comprovate e qualificate esperienze professionali”. Quali? Si chiede Il Fatto Quotidiano.


Vi invito a leggere il commento della signora Maria A:
"Mio marito è geologo in regione; si occupa di frane ed esondazioni. Il suo lavoro è una vera e propria passione. La sua è una lotta giornaliera tra speculazioni e dissipazione selvaggia del territorio. In questi anni ho visto suoi colleghi spregiudicati fare carriera mentre la sua non si muove di un millimetro: troppo onesto, non corruttibile, troppa coscienza. Quando c'è una pratica che scotta, il suo dirigente se la tiene e non gliela fa arrivare neanche sul tavolo, sa che non passerebbe mai. Stimato da tutti ma ritenuto "non adatto" per certi posti. Due mesi fa eravamo in macchina in superstrada, si è fermato all'improvviso in una piazzola di sosta e lo vedo scendere con la sua macchina fotografica. Aveva visto il versante di una collina con una parte di terreno che sta venedo giù. lì ci passa una strada alquanto trafficata. La voleva mandare al comune come segnalazione, la strada andava chiusa (vi è anche una strada alternativa). Nonostante siano passati due mesi, e la segnalazione sia stata prontamente fatta, nulla ha fatto il Comune. Alla prima pioggia abbondante la frana verrà giù senza ulteriore preavviso. Speriamo che nessuno passi in quel momento. Leggo questo articolo e gli dico: " ma chi te lo fa fare! Tanto non vieni ascoltato!". Semplicemente mi risponde: "Che ci posso fare, mio padre mi ha cresciuto onesto". Ha ragione ed io ne sono orgogliosa. Ma quanta gente competente in questo paese viene relegata in un angolo, quante cose importanti potrebbero fare e non hanno la minima opportunità!"


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