Praticamente quando Sallusti era diretto di Libero (dico bene?), un giornalista anonimo, tale Dreyfus (poi scoperto essere Farina già "Betulla") scrisse un articolo nel quale scrisse due porcate: la prima consisteva nella diffamazione di un magistrato che a detta sua aveva ordinato un aborto; la seconda invece consisteva addirittura nell'invito a condannarlo a morte..
Il direttore di un giornale deve sapere cosa scrivono i suoi giornalisti, deve leggere tutti i varti articoli e nel caso non riesca a farlo, scusarsi il giorno dopo ammonendo o cacciando il diffamatore e/o aizzatori di cattotalebani.
Così non è stato. Sallusti continua a dire balle in Tv.
Come se non bastasse siamo arrivati a sapere che Farina, radiato dall'Ordine dei giornalisti per aver lavorato coi servizi segreti, è finito in Parlamento perchè il suo amicone Feltri ne aveva parlato bene a Silviuccio, per il semplice motivo che sapeva scrivere bene. Sarà dotato di un'ottima prosa, ma la razionalità la perse da quel dì!
Sallusti è stato recentemente condannato a 14 mesi di carcere per somma di diffamazioni e chi è contro questa decisione sbaglia ad accusare la legge italiana di illberalità, legge che colpisce l'opinione, perchè in questo come in altri casi, non c'è alcuna opinione, c'è una bella e semplice diffamazione, diffondendo volutamente il falso, e diffusione di odio.
Anche in questo caso, certo, la galera è esagerata. Bisogna colpire questi giornalisti nel portafoglio e nell'orgoglio, radiandoli, inibendoli dallo scrivere e dal dirigere, vietando anche le firme anonime.
PS: come mai, solo ora, tutti quanti fanno i super liberali contro una legge italiana che punisce la diffamazione per mezzo stampa con la galera? Prima dov'erano? E quando volevano il carcere per chi diffondeva le intercettazioni?
Nel sito Linkontro, si parla della doppia morale: da una parte son tutti contro la galera per i giornalisti, dall'altra parte però nessuno fiatò nel 2009, quando col governo Berlusconi tornò in auge la pena detentiva per "oltraggio a pubblico ufficiale", per chi praticamente offende verbalmente ad esempio un poliziotto, senza però che le sue parole vengano diffuse in tutta la nazione e nel emondo (neanche nel paesino dov'è avvenuto il fatto..). Una bella sperequazione, non trovate?
Eppure tutti muti.. mah
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