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21 dicembre 2009

Democrazia, laicismo, giustizialismo

Negli ultimi tempi, con il ritorno al potere del centro-destra, alcuni parlano di "democrazia in pericolo", per via di un premier che vuole sottrarsi alla giustizia sentendosi "più uguale degli altri" (dichiarazione spontanea di Silvio Berlusconi al prosso SME; video) , per via di una maggioranza che legifera per mezzo della fiducia senza discutere con l'opposizione, ed infine per via di una riforma della Giustizia che sà di P2: il Consiglio Superiore della Magistratura deve essere responsabile verso il Parlamento; separazione delle carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile; esperimento di elezione di magistrati fra avvocati con 25 anni di funzioni in possesso di particolari requisiti morali.

Ma cosa vuol dire democrazia?
Democrazia, dal greco Demokratia (demos=popolo, kratos=potere), è la dottrina e prassi politica basata sulla sovranità del popolo, sull'uguaglianza dei diritti politici e sociali e sul rispetto della libertà di ogni cittadino.
La nostra è parlamentare, ovvero il popolo delega al Parlamento il potere legislativo. Lo Stato italiano è uno stato di diritto basato su principi democratici.

Detto ciò, quattro domande sorgono quindi spontante:
1) In democrazia i rappresentanti del popolo possono assurgere a livello di intoccabili, ovvero possono fregarsene delle loro stesse leggi non facendosi processare ed arrestare?;
2) Il premier può osare affermare di sentirsi un pò più uguale degli altri?;
3) Se così non fosse, se cioè la sua frase (e anche le sue leggi), fosse antidemocratica e pericolosa, sarebbe desiderabile un suo allontanamento dalle Istituzioni?;
4) Perchè la libertà di parola deve venire meno (in futuro censurata?) quando si attacca una persona, non in quanto Istituzione (premier), ma in quanto imprenditore e cittadino privato (sig. Silvio Berlusconi), ma non quando politici (guarda caso suoi alleati) aizzano il popolo contro altre persone, per lo più innocenti (Lega Nord vs. meridionali e stranieri)?

Giulietto Chiesa afferma che siamo "governati dalla criminalità organizzata perché alla testa di questo Paese c'è un signore che, violando le leggi, si è proposto di sovvertire la Costituzione. Berlusconi è già un fuorilegge, un eversore e un corruttore come è già stato riconosciuto dalla legge italiana. Berlusconi ha al suo fianco un uomo come Marcello Dell'Utri, condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e che collabora con lui sin dall'inizio, e nonostante tutto questo non sente il bisogno di dimettersi" (fonte: Antimafia Duemila)
.

Dopo democrazia in pericolo (in effetti lo è), una parola, questa volta usata a sproposito, è "giustizialismo-giustizialista".
Con tanto dispiacere verso i "devoti" del capo Silvio (da Devoto-Oli)
, giustizialismo non esiste (link).
Probabilmente i politici, i maniera bipartisan, accusano certuni politici e partiti politici (Di Pietro e l'IDV) di essere tali, giusto per impaurire l'elettorato
facendogli credere che questi vogliano giustiziare impunemente gli avversari, ovvero condannarli a morte (link Etimo).
Bisognerebbe querelare questi impostori, poichè l'Italia dei Valori è un partito legalista, ovvero che si attiene, si rifà ai principi costituzionali su cui si fonda la Repubblica Italiana, mentre gli altri non vogliono essere nemmeno legalitari.
Legalismo: atteggiamento o comportamento improntato all'osservanza rigida della legalità;
legalista
: chi professa o osserva rigidamente la legalità;
legalitario: chi si mantiene nei confini della legalità.

Massimo Donadi, deputato dell'IDV, respinge le accuse e spiega perchè è sbagliato accusarli di giustizialismo (link blog)
.

Concludo, con un altro termine usato di sproposito, per sminuire il valore dell'avversario, ovvero laicista.

Questa parola, chi si rifà al laicismo, ovvero all'ideologia basta sulla completa pendenza della vita politica, sociale e culturale da ingerenze ecclesiastiche, non dovrebbe fare paura, essendo la condizione ottimale di ogni cittadino italiano, ancor più se si tratta di un politico, essendo lo Stato italiano uno stato, oltrechè di diritto, laico.
"Ista" non è dispregiativo, come vorrebbero farci credere quando additano con tanto odio chi non è clericale come loro (ovvero come i vari politici del centro destra come Scajola ed anche del centro sinistra).

Link (che si commentano da sè):
L'ipoteca giustizialista (Panebianco sul Corriere della Sera);
Scajola: "Casini non si allei con i giustizialisti anticlericali" (Agi News);
Ma saranno affari suoi? Anticlericali? Dove sono? Magari, sarebbe sintomo di libertà e voglia di progresso.
Basta con i giustizialisti (Giorgio Merlo del PD su Il Tempo);
No a un PD giustizialista (Giorgio Merlo)
;
Così il giustizialismo è diventato un business (Vittorio Macioce su Il Giornale)
Non si sa perchè, mette in mezzo pure negazionisti vari e Dan Brown.

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