Per anni ci hanno indotto a pensare che le intercettazioni invadessero troppo la privacy per via della loro pubblicazione, contro cui anche il centro-sinistra legiferò (il testo risulta molto simile a quello attuale, entrambi ad esempio prevedono una norma "salva-prete") e che si cercò di non pagare dal 2006, cosa effettivamente realizzata sia dai "mangia-bambini" che dai "fasci di combattimento", togliendo alle Poste Italiane il loro compito di fare da banca per lo Stato. Se il Ministero di Grazia e Giustizia non salderà i debiti milionari, prima o poi le società private che svolgono questo importante e delicato lavoro, chiuderanno e, per fare cassa, venderanno tutto ai giornali (stranieri) o ricatteranno le vittime..
Poi han mandato via il poliziotto-consulente informatico Gioacchino Genchi, esperto in analisi di tabulati telefonici, forse perchè scoprì che il giorno dell'attentato a Paolo Borsellino (19 luglio 1992), Contrada e i servizi segreti civili con lui in una barca fuori Palermo erano in contatto, in quei precisi istanti, con altri uomini presenti nel castello Utveggiom (in cui sarebbero presenti uffici del Sisde) da cui si vede via D'Amelio.
Nel frattempo il problema delle pubblicazioni delle trascizioni delle intercettazioni divenne un problema nazionale, uno scandalo a cui porre rimedio (mentre i licenziati crescevano di numero giustamente ci si preoccupava dei messaggini hard di Ricucci e Anna Falchi o degli inviti al Salaria Sport Villagi recapitati a Bertolaso per i massaggini).
Ora, finalmente, i numeri degli spiati sono chiari: 7,5 milioni.
"In Italia siamo tutti spiati. vengono fuori sette milioni e mezzo di persone che possono essere ascoltate. Questa non è vera democrazia." (Silvio Berlusconi)
Allarme generale!
La legge sulle (contro) le intercettazioni è giusta, si deve tagliare questo strumento di cui s'è troppo abusato e che costa troppo (mandare in giro gli agenti, allo sbaraglio tra l'altro, costa poco m'han detto); questa è la convinzione popolare dopo anni di bombardamento mass-mediatico contro i magistrati spioni e piagnistei per salvare o santificare i collusi con la mafia (Dell'Utri, Cuffaro, Mangano, lo stesso Contrada).
Allarme infondato: a quella cifra enorme ci si arriva se si prende il numero di intercettati che più verosimilmente è di 50.000 italiani e lo si moltiplica per i loro contatti (50 che per un politico o un imprenditore è il minimo), la quale cifra verrà poi moltiplica per il numero di apparecchi che quel dato intercettato possiede e utilizza (3, considerando il telefono di casa, dell'ufficio e cellulare).
Mentre un singolo uomo può affermare di fronte a tutta la nazione (grazie al fatto che è seguito ogni giorno da telecamere che registrano ogni sua frase che può essere utile per la disinformazione di massa), gli addetti ai lavori rilasciano dichiarazioni anonime di questo tipo:
"Il tandem Berlusconi-Alfano sta raccontando del mondo delle intercettazioni un cumulo di menzogne. Purtroppo non possiamo dire esattamente quello che pensiamo con nome e cognome, perché con questi ci dobbiamo lavorare. Aiutateci"
Destra e Sinistra e pure Centro. Tzè-tzè.
Sembra invece che i politici siano tutti uniti nel combattere chi fa bene il proprio lavoro, nell'elargire favori a gente potente (agenti dei servizi segreti protetti dal segreto di Stato, uomini del Vaticano protetti dai vari ddl-intercettazioni, etc.), perchè è meglio nascondersi e continuare a tramare nell'ombra che essere trasparenti.
Trasparenti come il Tg1 di Minzolini, mi verrebbe da dire.
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