Oggi è il compleanno del grande (in tutti i sensi) Francesco Guccini!
Fino ai miei 15 anni era un nome che ogni tanto mi entrava nelle orecchie per uscire subito e che proveniva da lontano. Mi era indifferente, anche perchè non lo conoscevo e non era pubblicizzato, ma poco dopo rimasi folgorato da L'Avvelenata, perchè non mi era mai capitato di ascoltare canzoni (folk) in cui sono più importanti le parole e i concetti che il ritmo e gli acuti (assenti) e altre amenità (o rumorosità).
Come il suo nome, anche questa canzone aveva ed ha un suono che sà di antico, ma le note sono pregne di anima: è possibile intravedere le grosse dita di Guccini imprimere le corde della sua chitarra acustica, è possibile, anzi, intravedere lui dinnanzi a te intento nello spiegarti il mondo di questi buffi animali chiamati umani.
Antico e basta? No, è molto moderno, infatti dalla sua bocca viene fuori il ritratto di un'umanità che più soffre e più è vitale, che riesce a farsi sentire mostrando l'ipocrisia che la/ci circonda. Moderna ovviamente anche per le parolacce presenti in questa canzone (e solo in questa, se non erro) che, ovviamente, han decretato il suo successo fra i miei compagni di classe che, però, capirono subito lo spessore intellettuale di questo cantante bolognese (o modenese, o pistoiese, boh, appenninico insomma).
Cos'è Guccini? All'epoca pensavo che comunisti e fascisti appartenessero solo ad un lurido passato e quindi non cercavo di capire se stava di qua o di là, e lo vedevo come un'incazzato contro tutte quelle persone che credendosi importanti, sanno solo andar contro il prossimo, cercando di eliminare umanità, autenticità, unicità.
Probabilmente rappresenta l'ostinazione nell'andare avanti verso una strada scelta in completa autonomia per non farsi omolgare, ma soprattutto per mostrare il proprio valore che potrebbe regalare qualche speranza al prossimo, costretta a camminare col para-occhi.
Quindi non mi resta che salutarvi con la canzone "La tua libertà":
Per chi lo conosce solo di nome e volesse scoprire la sua poesia e melodia, ovvero la sua arte, più a fondo, qui sotto trovate l'elenco dei suoi album:
Folk beat n.1
Due anni dopo
L'isola non trovata
Radici
Stanze di vita quotidiana
(molto criticato, in special modo da Bertoncelli, ma poi anche dallo stesso Guccini)
Via Paolo Fabbri 43
Amerigo
Metropolis
Guccini
Signora Bovary
Quello che non..
Parnassius Guccini
D'amore di morte e di altre sciocchezze
Stagioni
Ritratti
Due anni dopo
L'isola non trovata
Radici
Stanze di vita quotidiana
(molto criticato, in special modo da Bertoncelli, ma poi anche dallo stesso Guccini)
Via Paolo Fabbri 43
Amerigo
Metropolis
Guccini
Signora Bovary
Quello che non..
Parnassius Guccini
D'amore di morte e di altre sciocchezze
Stagioni
Ritratti
2 commenti:
Vieni il 30 a Modena?
LAlessia
Eh, non penso..sai mica se canterà anche nel nord-ovest?
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