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31 dicembre 2009

Seconda decade del 3° Millennio

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E così domani, per il calendario cristiano, entreremo nella seconda decade del Terzo Millennio, il 2010.


Quando iniziò il 2000, ci fu una grande festa in molte zone della Terra, perchè quell'anno rappresentava e rappresenta tutt'ora il futuro, un futuro altamente tecnologico per tutti quanti, sognato da almeno 30 anni.
Ma i calendari e gli inizi dei vari anni sono delle convenzioni, difatti la vita non cambia passando dal 31 dicembre al 1° gennaio e, se come molti credono, Cristo fosse nato 4 anni prima del fatidico "anno zero", stanotte festeggeremo il 2014, mentre nel 2000 avremmo festeggiato il 2004, sicuramente con meno enfasi. Inoltre, l'inizio del Terzo Millennio non si distacca molto, in fatto di tecnologia, apertura mentale, libertà, inquinamento ed altro, dalla parte finale del Secondo. Si pensi che gli ebrei hanno cominciato l'anno nuovo, per loro il 5770, il 19 settembre.

I numeri, soprattutto questi anni "tondi", hanno un'ottima funzione: servono per regalarci illusioni di cambiamento e dare una scossa alle nostre speranze, come se nel 2010 (e in passato nel 2000), allo scoccare della mezzanotte, sentissimo lo start dato da una pistola per iniziare subito a muoverci cercando di realizzare quei sogni messi e lasciati nel cassetto per mesi.
Anche se questo cambio di anno è una convenzione (religiosa), nel 2010 si deve cambiare, soprattutto perchè il decennio che sta per terminare ha visto troppe catastrofi e guerre in tutto il globo terrestre!

Penso che noi italiani potremmo festeggiare il 150° anno, brindando il 18 febbraio: nel 1861, infatti, in quella data il re Vittorio Emanuele II inaugurò, a Torino (prima capitale d'Italia) il nuovo Parlamento del Regno d'Italia.

Per divertimento, sono andato su Wikipedia a cercare i nati famosi del 2000.
Tra i vari mi preme segnalare Marla Olmstead, pittrice astrattista, paragonata a Pollock e a Kandinsky (alcuni dicono che sia il padre l'autore dei quadri); Teofil Milenkovic, violinista italiano con 300 concerti alle spalle; Gabriele Paolino, attore dal viso tondo e simpatico come Paolo Villaggio.

30 dicembre 2009

Il vecchio Moccioso

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Silvio Berlusconi è un vecchio e in quanto tale torna bambino.

Lo notiamo dalla sua semplice divisione fra buoni e cattivi, fra chi ama e chi odia, sempre senza cercarne e comprenderne le motivazioni, sempre accusando il prossimo (per colpe in realtà sue, di B.), senza mai compiere una seria desamina dei suoi demeriti, ma sempre volendo essere il soggetto meritante sconfinata attenzione. Necessita di tanta attenzione, anche se è lui ad essere al servizio nostro e non il contrario, ma, essendo un imprenditore di film, è conscio del fatto che la gente necessiti di provare e di sprigionare forti emozioni per il più carismatico personaggio quale lui è.

Lui cerca amore, anzi vuole amore, seminando però odio (si pensi agli insulti dei comizi suoi e dei suoi fidi alleati; alla prepotenza della sua maggioranza politica in diversi modi e su diversi temi) e, nel caso non gli venga concesso codesto amore, eccolo demonizzare una caterva di avversari (anche scongelati), di lavoratori superpartes accusandoli di seminare odio e di provarlo, pur non potendolo dimostrare con frasi e fatti. Questo perchè, come un bambino, non conosce il senso del ridicolo e, sempre come un bambino, è straffottente.

Lui ama, mentre gli altri odiano. La gente lo (deve) ama(re), mentre la parte di dissidenti eversori lo (deve) invidia(re). Questo susseguirsi di dovere e di Re, non penso sia casuale.

Come si fa a parlare di amore quando, essendo semplicemente un'invenzione patriarcale per giustificare la voglia di possesso, il capo è lui e lui deve possedere? Lui, il capo, ci conquista, ma non perchè ci stimi, ma banalmente perchè gli siamo utili.
Lo eravamo prima, arricchendolo tramite le nostre tv sintonizzate sui suoi canali, tramite il tifo calcistico, tramite i servizi delle sue banche ed assicurazioni di cui abbiamo fatto uso, ecc.; lo siamo ora, con lui politico, perchè il nostro cosidetto amore, gli concede un potere quasi infinito, che sfocia nel legiferare per il bene suo e delle aziende sue, ed anche nell'incontrare leader stranieri, coi quali stringere accordi magari anche per allargare il suo business.

L'amore viene dal desiderio di possesso, e il possesso dall'egoismo, una sorta di istinto che porta il singolo a badare solo a sè stesso, sia da povero che da ricco perchè, essendo animale e non uno spirito, non un angelo, l'essere umano deve coprirsi e mangiare più che può e, sempre come un animale, deve riprodursi per lasciare i propri geni nel mondo in sfida alla propria mortalità e, per fare ciò, deve incrementare il suo prestigio.

Consci della sua malattia mentale che consta nel volersi riprodurre il più possibile (come Veronica Lario ci ha insegnato la scorsa estate), sappiamo che vorrebbe avere tanti Silviucci sparsi per la Penisola ma, non potendo realizzare questo suo sogno, si accontenta di plasmarci sia esteriormente che intellettualmente.
Fintanto che governare non si distaccherà dall'esercitare potere, noi popolo saremo sempre soggetti alla volontà del capo di assoggettamento (indipendentemente da chi esso sia). Come nel passato, governare non è sinonimo di amministrare, ma di comandare, difatti per il capo è ammissibile (anzi, desiderabile ed ottenibile) una sola religione (fonte dell'immortalità dei buoni), un determinato "look" (scrigno della nostra purezza), una sola lingua, per terminare con un solo gruppo televisivo e un solo partito (gli unici depositari di verità, in realtà queste stanno in Tribunale, ma non ditelo a nessuno), in modo da raggiungere la fetta più grande possibile della popolazione, dotandola di regole che il conformismo non farà mutare e che renderà eversivi quegli esseri umani che non ne saranno schiavi.

Chi subisce attenzioni (considerate amorose dal pedinatore, disturbatore, pseudo conquistatore) diverrà vittima, perchè oggetto del desiderio dell'altro, oggetto che non deve mutare, ma splendere e muoversi, odorare e parlare come solo lui (lei) vuole.
Sia che creda o non creda all'amore ne sarà vittima, perchè costantemente perseguitato.

Ma se in un rapporto di coppia l'amore è destinato a finire, perchè l'uso che il singolo fa dell'altro termina con l'espletazione di alcune azioni/funzioni naturali (corteggiamento, riproduzione, accudimento e crescita della prole), o perchè il partner non colpisce la fantasia, non entusiasma più, insomma perchè non è una novità degna di attenzione (al pari di oggetti usa e getta e apparecchi tecnologici), ecco che invece il leader ha sempre l'opportunità di reinventarsi (ne va della sua vita ricca di privilegi), di prometterci tante cose belle (senza mai realizzarle, in modo tale da poterle ripromettere alle successive elezioni) e, data la distanza fisica che eviterà al telespettatore di odiare certi "tic" e magari l'odore e l'alito, ci stupirà sempre, magari anche solo grazie ad un nuovo motto o colore di riferimento del partito. Si noti, infatti, la grande gioia che scaturisce dalle folle quando il leader compare nei vari paesi e nelle varie città, magari canticchiando tutti allegramente una canzonetta.
C'è acclamazione perchè c'è l'evento.

La banalità dell'amore/odio (il secondo sentimento è sempre più veritiero del primo) serve per raggiungere la totalità del popolo, inzuppato fin dalla nascita in un mondo pieno d'amore (si pensi alle favole col lieto fine, alle poesie tenue, alle canzoni melodiche di cui è ricco il nostro Bel Paese, a vari film con le coppie, ecc.), popolo che dal capo sarà ricambiato con un sentimento d'amore ben rappresentato dai lucchetti dei racconti di Moccia, ovvero con un legame possessivo, un desiderio di possessivo possesso, per fortuna falsamente eterno.

L'unica cosa eterna è sempre e solo l'immagine del potente.

28 dicembre 2009

Satrapo non ancora fuggente

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In televisione non se ne parla, ma sono molte le persone, anche straniere, che si interrogano sull'autenticità dell'aggressione subita da Berlusconi il 13 dicembre a Milano.

I motivi sono molteplici: ad esempio, dai video si nota un microfonista dare il "via" all'attentatore che agisce senza disturbo alcuno, mentre il cameraman si gira proprio verso l'aggressore; non si sentono grida di dolore del premier, nonostante siano udibili le voci altrui; la vittima non viene subito portata via, sia per andare a farsi curare, sia per fuggire da una zona insidiosa, perchè magari presenta altri delinquenti o, peggio, terroristi; il sangue non fluisce copiose nè dal naso (comprensibile), nè dalla bocca, ma anzi, dalle foto di lui in auto pochi istanti dopo il colpo, risulta già coagulato e non presente sulla camicia; anzichè, come già detto, fuggire, Silvio pensa bene di uscire dall'auto per mostrarsi al suo pubblico, con le guardie del corpo intente a sollevarlo, come se sapessero dell'assenza di altri "terroristi"; quando finalmente le varie automobili berlusconiane e governative, si dirigono molto lentamente verso l'ospedale, ed inoltre Berlusconi viaggia col finestrino aperto (vuole rischiare di prendere un'altra botta?); l'ospedale, inoltre, non è stato scelto pubblico, ma privato, infatti s'è recato al San Raffaele, del suo amico Don Verzè.
Qui e qui dei video scettici di alcuni utenti di Youtube.

Non si può dire se sia vero o falso, dovrebbe indagare a fondo la Procura di Milano, ed è quello che vari utenti di Facebook hanno chiesto (link), ma sicuramente questa vicenda ha surclassato, nella speciale classifica d'importanza nei massmedia e non solo, il processo Dell'Utri in cui anche lui è implicato, in quanto alcuni pentiti, fra cui l'ormai celebre pentito di Mafia Spatuzza, fanno il nome di Berlusconi accusandolo di aver intessuto rapporti con boss mafiosi.
Pur nel dolore, questa vicenda ha sollevato l'immagine del premier che da "carnefice", diventa per tutti vittima.

Si dice che ora sia ad Arcore, in attesa di un suo rientro nella vita politica previsto per il 7 Gennaio 2010, ma potrebbe essere da qualsiasi altra parte, siccome l'abbiamo solamente sentito per via telefonica tramite il TG1 (link), solo tramite la sua voce: l'assenza del suo corpo e del suo sorriso (anche se presente sottoforma di foto e video d'archivio), incrementa l'importanza del momento, non essendo noi abituati ad ascoltare e basta la tv.
Tra poche settimane si celebreranno i 10 anni della morte di Bettino Craxi, il suo vecchio amico leader del PSI. Magari è lì in Tunisia a crogiolarsi al sole.
Il successo di Berlusconi è dovuto anche alla sua maniacale perfezione dell'immagine, per questo non ha voluto mostrarsi ferito e incerottato ai telespettatori o, forse, ha voluto farci credere che sia in queste condizioni, giusto per aumentare il nostro interesse e la nostra compassione. Ogni dubbio dovrebbe poter scomparire dopo la Befana, quando vedremo le cicatrici sulla bocca.

Il TG1 dunque, dopo averci "molestati" con la caduta del Papa (trascurando le dimissioni dei due vescovi irlandesi accusati di aver coperto, col menefreghismo del Vaticano e di Ratzinger, centinaia di molestie sessuali compiute da diversi preti per decenni. La Stampa e La Repubblica) e con la lettera di Berlusconi al Papa ("Il governo esprime valori cristiani"; peccato che i valori di una religione a volte collidano con i valori di una Repubblica), ha pensato bene di renderci partecipi di un mini comizio dell'imprenditore-premier, incalzandolo sul dramma dell'aggressione al Papa, grazie alla quale ne ha approfittato per accusare i suoi nemici (pur non nominandoli, sappiamo che sono giornalisti e politici), affermando che bisogna contrastare i fenomeni di estremismo,
le "fabbriche di menzogne ed odio", senza che io e penso la maggioranza degli italiani, possano trovare una correlazione fra le parole di un politico esagitato come Di Pietro (cattolico) e l'aggressione (bonaria) al Papa da parte di una ragazza, senza citare casi particolari, frasi e titoli precisi di giornale, forse per la volontà di creare un insano mistero che può portare all'immaginazione di sanguinosi nemici, o forse per il semplice motivo del crche non ci sono frasi di odio da parte di Repubblica, Unità o Travaglio, ma semplici critiche sull'operato del governo e dati di fatto sul suo "curriculum" da processato.
Ci ha ammorbato con le sue condizioni di salute (in miglioramento, infatti ha "già cominciato a mangiare cibi solidi"!), con una battuta agghiacciante ("sono stato fortunato, avrei potuto passare un natale sotto terra e con questa neve e questo gelo di milano e del nord non sarebbe stato piacevole"), con l'affetto degli italiani (che han compiuto un "pellegrinaggio continuo qui ad Arcore ... e mi hanno chiamato tutti i leader dei Paesi amici ... una vicinanza commovente che mi ripaga di tutte le calunnie che ho dovuto subire negli anni passati" ... meglio non sapere quali siano i Paesi amici) e col suo impegno lavorativo ("...continuare a lavorare a quelle riforme necessarie per migliorare la vita di tutti noi ... gli italiani che mi incoraggiano ad andare avanti sono il 67%, 2 su 3"... indagati? ahah )

Le sue frasi sono sempre le stesse, elementari per poter essere comprese da tutti (addirittura parla di pellegrinaggio, per farsi comprendere ed essere ammirato anche dai vecchi zappatori, che consisterebbe in un viaggio di ricerca spirituale verso un luogo considerato sacro, ma questo l'anchorman non glielo ha fatto notare, impegnato com'era ad annuire), banali per poter accusare nemici immaginari e speranzose per tranquillizare il povero popolo che, grazie a lui, può sognare un futuro prosperoso: "Vorrei mandare a tutti un auguri di salute, di serentià, di prosperità che mi viene dal cuore". Salute, evidentemente lui ne abbisogna; serenità, idem, essendo contrastato da molti giornalisti e pure da bloggers; prosperità, idem, per la sua Mediaset che sta facendo "shopping" in Spagna.

Se siete così morbosi dal sapere quali sono state le incalzanti domande del giornalista Attilio Romita, eccovele servite:
"Abbiamo in collegamento telefonico con noi da Arcore, il PREMIER Silvio Berlusconi. Buonasera PRESIDENTE"
"Qual è la sua reazione di fronte a queste immagini così drammatiche?"
"PRESIDENTE quali sono le sue condizioni di salute, quando tornerà a lavorare a pieno regime?"
"Lei ha ricevuto molti messaggi di solidarietà. Quali sono i suoi propositi per l'anno nuovo?"
"PRESIDENTE, grazie e buon Natale a lei".

Una sottospecie di intervista, un minicomizio, incentrato sui problemi di Silvio, sull'affetto degli italiani per Silvio, sulla brutalità dei nemici di Silvio, dunque.
Un servizio da vero telegiornale di regime, dove conta solamente la figura del leader che, se soffre, devono soffrire tutti piangendo, che, se è attaccato, deve essere difeso da tutti, meglio se chiudendo la bocca altrui, per il bene del Paese s'intende.
Non sembra di vivere in una Repubblica, fondata sul popolo, quindi dove il capo di governo lavora per creare diritti ed uguaglianza, dove lavora facendosi piccolo piccolo perchè ciò che conta è il popolo, ma in una dittatura dove il popolo viene messo da parte, una dittatura costruita ad immagine e somiglianza del dittatore, incentrata solo di lui (sulla sua bellezza che non risente del passare del tempo, sui suoi problemi di salute causati dai nemici, sulle sue incredibili idee, sui suoi irrisolvibili problemi, ecc) e sui suoi pochi e potenti amici, come in questo caso il Papa.

Nelle dittature, il fiato sul collo dei cittadini, le indagini dei giornalisti e di taluni magistrati, dà fastidio e tutto ciò va represso. Questa è la cosa che vuole fare Berlusconi (già fatta al G8 del 2001!), imitando il nemico dell'Occidente Ahmadinejad, noto censuratore di "social network" come Twitter, dove gli internauti possono scambiarsi infiniti messaggini ogni giorno, entrando in contatto con sempre nuove persone, imitando il terrorista Osama Bin Laden ("Obama getta semi di odio"), imitando il satrapo rumeno Ceausescu che, dall'alto della sua condizione di privilegiato (viveva in un palazzo immenso, ricco di oro, dove si lavava immergendosi in una vasca riempita di acqua minerale francese),
esaltava da un balcone la (finta) ricchezza della Romania dinnanzi ad un popolo che viveva e moriva di stenti e, perciò, non più adorante nel famoso 1989.
Altre similitudini, sono ravvisabili con Mussolini ed Hitler: "
E’ in atto una campagna d’odio contro di me, il fascismo e l’Italia", gridava il primo; "Gli ebrei alimentano una campagna di odio internazionale contro il governo". Una tecnica un pò antiquanta... Ovviamente erano tutte palle o, nel caso fossero state vere campagne d'odio, ne avevano ben donde!

Quando si è al vertice di una società, è facile distaccarsene e minimizzare i suoi problemi.
E' facile rimuovere il problema di una qualsiasi crisi, quando si vive nel lusso più sfrenato.

Non si può avere un premier impegnato a difendersi, non da nemici dello Stato, ma dalla Magistratura; non si può avere un premier che vorrebbe eliminare il problema dei disoccupati, dei precari e dei licenziati in tronco (tra cui impiegati pubblici, come i 250 dell'ente ambientale ISPRA), semplicemente facendoli scendere dai tetti, o semplicemente negando servizi televisivi a riguardo.


Penso che Berlusconi, proprio per questa necessità di coprire, nascondere le manifestazioni di protesta (ad esempio il No B Day non è stato mandato in onda da alcun canale Rai) e il crollo economico, sia al corrente del malcontento e, se Ceausescu cercò di fuggire grazie ad un elicottero dal suo imperioso palazzo, il nostro forse romberà fuoriuscendo dai cancelli di palazzo Grazioli, ora libero da ogni possibile bus disturbatore (
"Cancellata la fermata del bus davanti alla residenza di Berlusconi", Corriere della Sera).

27 dicembre 2009

Agevolazioni crociate

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Con la Finanziaria 2010, Tremonti ha deciso di essere generoso verso le piccole realtà, ovviamente non tutte, soprattutto verso quelle che il più delle volte fan riferimento a qualche parlamentare.

Queste "mance" prevedono elargizioni, oltrechè che per la fibra ottica per i collegamenti Internet, piste ciclabili ed altre opere utili, anche per il recupero ed il restauro di immobili di arcidiocesi, di chiese, di seminari diocesani ed ostelli ("per la formazione dei ragazzi").
Da questa pagina de Il Fatto Quotidiano, il cui autore è Stefano Feltri, il quale ha spulciato fra le tante tabelle della Finanziaria, la somma totale per questo tipo di interventi ammonta a €860.000. Tra l'altro, nel caso della chiesa di San Francesco di Aversa (Caserta), i soldi son stati prelevati da un fondo per la tutela dell'ambiente.
Può interessare anche questa pagina de L'Espresso sulla "legge mancia".

Lo Stato si rifarà con la mancia degli aquilani. Infatti se è vero che è stata prorogata la sospensione di tasse, contributi e tributi, è vero anche che, pur rimanendo io in attesa di migliori news, varrà solo
per i titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo con volume d'affari non superiore a 200mila euro l'anno (link Il Tempo).

In realtà questa generosità non è una novità, infatti già nel 2005 il governo Berlusconi aveva stabilito che ben €20 milioni, derivati dal gettito dell'8x1000, sarebbero stati usati per il restauro di beni ed edifici a carattere religioso di valore storico ed artistico (link Gazzetta Ufficiale).
Fra i vari edifici, eccone alcuni molto dispendiosi:
Arcidiocesi di Siracusa, €400 mila;
Chiesa Cattedrale Maria SS. Assunta in Cielo, di Ugento (Lecce), €400 mila ; restauro del palazzo vescovile di Pontremoli, €200 mila; Fondazione Accademia Nazionale S. Cecilia, per la realizzazione di una sede espositiva idonea ad ospitare l'intera collezione di strumenti musicali antichi e moderni, €400 mila; AVSI per la sicurezza alimentare nella provincia del Nord Kovu, Congo, €202 mila (purtroppo dal Congo giungono notizie poco confortanti, infatti il Corriere della Sera del 26 novembre 2009 titola "Soldi ai guerriglieri Hutu in Congo", il missionario saveriano Piergiorgio Lanaro, sarebbe coinvolto nello sfruttamento delle risorse minerarie, oro, del Congo orientale, dove operano i suoi miliziani).

Sono incredibili queste elargizioni, quando allo stesso tempo lo Stato per mano del governo, taglia i fondi per le comunità montane, in un Paese come il nostro vittima di innumerevoli dissesti idrogeologici (causati da menefreghismo, abbandono e/o opere distruttive di pendii, argini, ecc.). Infatti, denuncia l'Uncem dalle pagine del numero di Gennaio 2010 della rivista Qui Touring, i contributi dei fondi per le comunità montane passeranno dai €189,5 milioni del 2008 ai miseri €10 milioni previsti per il 2011. Ora una bella notizia, se così possiamo chiamarla: lo Stato ha finalmenet sbloccato, con 5 anni di ritardo, trasferimenti alle Regioni pari a €22 milioni (link UNCEM PDF).

Quali sono i più grandi regali che lo Stato Italiano fa al Vaticano?

8x1000: nella dichiarazione dei redditi, ogni cittadino può scegliere fra sette enti, ovvero, lo
Stato, la Chiesa cattolica, l'Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, le Assemblee di Dio in Italia, l'Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia e l'Unione Comunità Ebraiche Italiane.
Perchè è un regalo alla Chiesa Cattolica? Perchè prende più del dovuto.
Infatti, quando un cittadino non compilta questa sezione, il suo 8x1000 andrà all'ente ricevente più scelte. L'89% del gettito totale va alla Chiesa Cattolica, quando in realtà è stata scelta solo dal 35%.
Vediamo, brevemente, come il miliardo di euro circa, incassato annualmente, viene speso (anno 2008): €345 milioni per l'edilizia di culto e le diocesi (tot. esigenze di culto per la popolazione italiana €424 milioni e 500 mila), mentre il tanto pubblicizzato, per televisione e per posta, terzo mondo, solo €205 milioni (link 8Xmille PDF). Secondo la UAAR, solo l'8,6% viene usato per aiutare i poveri del terzo mondo.
La pagina dove approfondire l'argomento la trovate nel sito dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR).

Esenzione ICI:
col penultimo governo Berlusconi, venne concessa l'esenzione totale dal pagamento dell'ICI per ogni immobile
(profit e no-profit) di proprietà della Chiesa, comprese, quindi, quelle strutture atte all'ospitalità come gli alberghi (il turismo religioso frutta €4 miliardi l'anno, fonte Superdossier), danneggiando la concorrenza laica e andando contro alla Corte di Cassazione, secondo cui l’esenzione dall’ICI poteva applicarsi solamente quando nell’immobile si svolge un’attività esplicitamente meritevole.
Col governo Prodi cambiò poco, difatti nel 2006 l'esenzione valeva solo per gli edifici con natura non esclusivamente commerciale, ovvero, ad un albergo della Chiesa, bastava e basta inserire una cappella per sfuggire all'imposta.
Secondo l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), questo provvedimento ha negato ai Comuni, entrate per un totale di €700 milioni circa.
Nell'agosto 2007 la Commissione Europea ha chiesto al governo italiano informazioni supplementari su tali vantaggi fiscali. Non risulta che né il governo Prodi, né il governo Berlusconi che subentrò nel 2008 le abbiano mai risposto (fonte UAAR).

Acqua:
dal 1929, anno dei Patti Lateranensi,
"L’Italia provvederà, a mezzo degli accordi occorrenti con gli enti interessati alla Città del Vaticano un’adeguata dotazione d’acqua in proprietà”, infatti ogni anno gli regaliamo 5 milioni di metri cubi d'acqua. Vi sono anche le acque reflue. Il Vaticano per anni è stato debitore dell'azienda municipale romana, la ACEA, per un totale di €22 milioni, cifra donata dal governo D'Alema nel 1999. Nel 2004 di nuovo: €25 milioni più altri 5 per far sì che il Vaticano si doti di un sistema autonomo. Fonte: Lastknight

Scuola:
ogni anno lo Stato Italiano spende circa €500 milioni per gli stipendi dei professori di religione (cattolica), che vengono scelti dalla CEI.
I privilegi sono estesi anche a loro, in quanto scatti stipendiali e di anzianità valgono, fra i precari, solo per gli insegnanti di religione
(link Ascuoladibugie/RosanelPugno).
La Finanziaria di Tremonti, prevede lo stanziamento di €130 milioni per le scuole cattoliche, dopo che il precedente ministro dell'economia (del governo Prodi) aveva stralciato questo privilegio (fonte: Cronachelaiche)

Dopo aver letto questi dati, è inconcepibile l'elargizione anche solo di €1 per la ristrutturazione di chiese, conventi e seminari vari.

Frase del giorno:

"Nessuno può essere costretto a partecipare o a contribuire pecuniariamente a qualsivoglia culto, edificio o ministero religioso"
(Thomas Jefferson, fonte Curzio Maltese)

In ITALIA solo Silvio c'è!!!

Le ultime 3 perle prenatalizie e post natività, de Il Giornale:


Silvio campeggia sempre nei nostri cuori, Silvio è il nostro faro.
Scherziamo? Senza Silvio siamo spacciati, senza Silvio che senso ha vivere? Lui è tutto ciò che adoriamo e veneriamo, perchè senza moriremmo di stenti, come assetati.
Silvio legge e scrive, Silvio prega, Silvio è benedetto, Silvio è come Gesù bambino;
Silvio ha dilemmi esistenziali neanche fosse un precario extracomunitario pronto a farsi una vacanze negli italici lager, Silvio ha problemi che noi non riusciamo neanche ad immaginare, Silvio adora andare in piazza far la gente, ma non al mercato a comprare zucchine, no, Silvio adora parlare a migliaia di persone;
Silvio è innamorato, così tanto che usava il Sismi per spiare i magistrati che indagavano sui reati suoi e della sua azienda per legiferare poi ad personam o ad aziendam; Silvio ama la politica, ma quella di 20 anni fa, infatti s'è preso nel suo Governo uno stuolo di ex democristiani e socialisti da far schiattare la famiglia Craxi per l'invidia; Silvio ama e vuole essere amato, Silvio dà e vuole ricevere il nostro morbido affetto, a Natale gli avete regalato dei morbidi guanciali?
Mi raccomando, ha bisogno di dolcezza e morbidezza...Tarantini noooo, dai sono le Sante Feste, tutto quel silicone risparmialo per st'estate!!!

Questo quotidiano fu di Montanelli, il quale non si piegò ai voleri del capo di Arcore per farne un giornale ad aziendam e ad personam, e così scattò subito la vendetta verso questo "povero vecchio": non sarà ad aziendam, ma solo ad personam, per esaltare le gesta, le idee e l'alta moralità ed etica del più grande capo che abbia mai avuto non solo la Brianza, non solo la Lombardia, non solo la Padania, non solo l'Italia, ma anche...sì solo l'Italia. Purtroppo Silvio, dati gli svariati impegni econfinanzgiudiziari, s'è limitato a legiferare solo per noi italiani.
Un quotidiano ridotto a fare da velina,
unico esempio in Europa di propaganda presidenziale, ovviamente solo fino a che Silvio sarà presidente, dopodichè tornerà a sbraitare contro i futuri presidenti del Consiglio cumunisti, così come son stati cumunisti gli ultimi tre presidenti della Repubblica (Scalfaro, DC di De Gasperi e Scelba; Ciampi, presidente di Bankitalia. L'unico che realmente lo fu, è Napolitano, che addiritturà appoggiò l'invasione sovietica dell'Ungheria nel 1956). Un quotidiano dove le casalingue e gli autisti di tram possono sognare di vivere assieme al loro benefattore che, tra l'altro, "s'è fatto da solo"...e che era fatto ce n'eravamo resi conto subito (cit. Benigni)!

26 dicembre 2009

Stagnazione

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Dopo pranzi e cene natalizie chissà se gli italiani saranno in stato comatoso?

Comatoso, stagnante e stantio come le frasi dei nostri governanti, piovra della nostra informazione. Ciò che non è stabile, ma molto dinamico, è solo il numero dei disoccupati: nell'ultimo trimestre del 2009 sono cresciuti di 500.000 unità (Fonte: TGcom/Istat)
, senza contare il milione e 200 mila precari circa.

Sono pronte, a volte un pò al dente, per gli sfortunati telespettatori che si credono informati (perchè un telegiornale, data l'alta responsabilità di dover informare milioni di persone ogni giorno, non può dire menzogne), le solite dichiarazioni di Gasparri che ogni giorno si carica grazie a frasi altrui, anzichè mostrarci le sue idee (è un politico della maggioranza al Governo, quindi dovrebbe mostrarci ciò che fa in Parlamento. Non ditemi che il Presidenzialismo sia un'idea. Link La Repubblica):

"Santoro è il mandante morale della violenza in atto" (link Kataweb)
"Santoro è impudente e provocatore. Lui e il frequentatore di condannati per mafia sono i creatori della tv dell'odio che genera violenza. Sono di fatto i fiancheggiatori dei peggiori fenomeni che avvelenano la vita del paese. E' uno scandalo che questa gente faccia tutto cio' con le tasche piene di soldi dei cittadini. Anno Zero e' una pagina oscura della vita italiana. Un'area sottratta ai valori della liberta' e della democrazia. Sono i mandanti morali della violenza in atto. La Rai non puo' essere lo sgabello del partito dell'odio".
Gasparri come altri del PDL sono convinti che Travaglio sia andato in vacanza con un mafioso negli anni passati. Potrebbero, a Porta a Porta, fare un plastico degli sdrai e delle piscine per chiarici le idee. Le pagine oscure italiane sono le stragi come piazza Fonanta...
Potrebbero, i sapientoni del PDL, espellere dal loro partito chi veramente ha avuto contatti con i mafiosi, come Berlusconi (stipendiatore del mafioso/stalliere Mangano e accusato dai pentiti di aver pagato Riina), Dell'Utri (condannato in primo grado in concorso esterno per associazione mafiosa con una ventina di pentiti sicuri dei suoi legami con la Mafia), Cosentino (il GIP Raffaele Piccirillo chiese una misura cautelare nei suoi confronti, subito negata dalla Camera, link Antimafia Duemila) D'Alì (reso famoso dalla ex moglie, link Antefatto, per averci resi edotti sui regali ed i messaggi che riceveva dal latitante Messina Denaro), che guarda caso vuole anch'esso riformare la Giustizia (link Asca).
Se il PDL è così libero e democratico di consentire a questi loschi figuri di partecipare alla vita politica del Paese, perchè dei giornalisti non possono neanche fare informazione, considerando anche gli altissimi livelli di ascolto? Annozero è una trasmissione poco dispendiosa e che si ripaga grazie alla pubblicità che affluisce potente grazie, appunto, agli ascolti. Anche per questo tema, sorge spontaneo il mio invito nell'andare a controllare i costi e lo share di programmi come il TG1 e Porta a Porta.

"Pardi come le BR" (Libero News)
"Levare di torno Berlusconi (in questo articolo di Libero-News è già stata corretta la frase incriminata, ndb), questa è la parola d'ordine della violenza della sinistra anche se viene detta durante la pubblicità (del programma Omnibus di La7, ndb), come ha fatto Pardi, perché si vergognano. E' una persona pericolosa per la democrazia, è come le Brigate rosse, solo Curcio parlava così. La violenza è alimentata anche da chi, come Pardi, usa un linguaggio terroristico che poi pazzi di turno trasformano in oggetti lanciati."
In realtà, dopo la smentita in diretta di Pancho Pardi, Gasparri ha ammesso con un "Vabbè, finchè non si leva di torno", di aver esagerato nell'elaborare la frase dell'avversario che, secondo lui, era "Finchè non sarà fatto fuori Berlusconi".
Certamente i membri dell'IDV dovrebbero evitare di farsi notare per certe frasi, perchè con l'arroganza e il potere del PDL le loro smentite non hanno vita, ma sicuramente, se i pazzi fossero aizzati delle parole di politici e giornalisti, avremmo montagne di giornalisti, magistrati e politici del centro-sinistra morenti in fosse comuni, grazie alle parole d'odio di Berlusconi ("L'odio di Berlusconi", link ItaliasenzaValori).
Risposta di Pancho Pardi (Fonte: Stato-Oggi): "Ricordo a Gasparri che dare del terrorista a chi non lo e’, e’ passibile di querela. Non lo faccio perche’ significherebbe avere considerazione della sua scarsa intelligenza".

Ma, come ora vedremo, l'aggressività e stupidità di Gasparri non s'è volatilizzata in questi giorni festivi.
In questi giorni i problemi italiani, evidenziati dal TG1, vertono sulle condizioni climatiche (neve, ghiaccio, pioggia) e quindi sui conseguenti problemi di mobilità, ma principalmente sui problemi fisici di Berlusconi e di Ratzinger.
Il primo, che s'è ripreso dalla botta in faccia del 13 dicembre, ha approfittato della genuflessione del giornalista in studio, per accusare le "fabbriche d'odio" (o esportatrici di amare verità?), ma non menziona, ovviamente da buon egocratico, le fabbriche della morte (i morti sul lavoro sono in calo, ma solo grazie alla crisi economica, ripugnata da tutti), mentre il secondo ha subìto un'aggressione più simpatica da parte di una ragazza italosvizzera che, dopo aver abbracciato il papa tedesco, è stata fermata dalle guardie svizzere in Vaticano (caspita che intrigo internazionale, peggio dei misteri dello IOR).

Gasparri, notando così tanto odio disseminato pure al di fuori dei nostri confini, non poteva esimersi dal dir la sua:
"Occorre una stretta, occorre una vigilanza a tutela delle supreme autorità. Il Papa e' un riferimento planetario e, quindi, troppi folli e troppi provocatori potrebbero essere tentati. Credo occorrano misure eccezionali per stroncare in maniera esemplare qualsiasi tentativo. Non c'e follia che possa giustificare questi rischi. Questo delirio di Facebook deve cessare, perche' e' una cosa intollerabile" (Link Aduc).
Occorre una stretta a cosa? Alle falle dei servizi di sicurezza? Giusto, infatti dovreste badare a quelle del premier italiano, non a quelle di un capo di Stato straniero. O forse siamo davvero in Vaticalia?
Ed è, per la seconda volta consecutiva, veramente difficile trovare una correlazione tra chi "festeggia" questi fatti, tra chi "santifica" gli aggressori e le disdicevoli azioni di quest'ultimi che ovviamente precedono i "festeggiamenti virtuali" nei gruppi di Facebook. Facebook rappresenta l'umanità intera (o almeno quella che può collegarsi alla Rete, scelta non certo aiutata dal Governo Berlusconi che maledice il WiFi col vecchio decreto Pisanu, fonte Adoc, e che nel 2009 preferisce dirottare finanziamenti per l'inutile televisione digitale), difatti vi sono tantissimi gruppi a favore delle varie autorità, perchè si sà, la gente se non ha un capo da venerare, a cui ubbidire, si sente inutile.
Inutile precisare che questi aggressori se ne fregano della "pubblicità" dei social network, in quanto non è gente avezza al loro uso, quindi il rischio che qualcuno compia azioni simili per pubblcità virtuale è molto blando. Forse c'è bisogno di ricordare gli agguati mortali di mitomani che negli USA uccisero Martin Luther King, John F. Kennedy, Robert Kennedy e John Lennon?

Il popolo delle libertà unito contro Facebook (pardon, contro certi gruppi di Facebook), trova conforto anche dalle parole del senatore Gentile e dell'importante ministro Rotondi (link Ansa):
"Ci vuole un intervento legislativo serio e nessuno può dire che si metta a rischio la libertà. Ognuno di noi è libero di agire e di parlare, ma nessuno ha la libertà di insultare gli altri e di inneggiare alla violenza", afferma il primo, come se il PDL non fosse al 1° posto nella speciale classifica riservata agli insultatori di professione.
Perchè negli stadi e nei comizi è possibile insultare e su Internet no? Strano che i nostri politici non capiscano che Internet può essere un mezzo per sfogarsi.
"Ci auguriamo che i gruppi, che su Facebook inneggiano al gesto di Susanna Maiolo, possano ripensare alla stupidità e alla viltà della loro becera iniziativa, che va condannata e fermata", dice il secondo.
Eh sì, è Facebook, e la gente che lo popola, il grande problema, anzi pericolo, dell'Italia.
Suvvia, lasciate un pò di libertà d'espressione inneggiante ad un gesto simpatico come quell'abbraccio cosi focoso! "E' una pagina sporca di questo Natale", tuona più dirompente che mai Rotondi. Non gli operai costretti a passare Natale sui tetti per ottenere ciò che gli spetterebbe di diritto in un Paese civile (il posto di lavoro), non la colossale balla di Silvio che prende forma quando espelle dalla sua bocca la seguente frase:
"La stragrande maggioranza degli italiani si e' iscritta a quello che qualcuno ha chiamato ironicamente partito dell'amore". Diciamo la verità, la stragrande maggioranza degli italiani per scaldarsi, per difendersi da queste gelide giornate, s'è riversata nei sexy shop per acquistare i dvd di Cicciolina, la fondatrice del vero Partito dell'Amore".

Ci sentiamo piccoli piccoli di fronte a codeste disgrazie delle più alte autorità (ma chi li ha mai votati? Berlusconi, alle europee, ha preso poco più di 2 milioni di voti, ed il Papa è stato eletto da una ristretta cerchia di cardinali), infatti cosa saranno mai la malasanità, la morte sul lavoro, la perdita del potere d'acquisto, l'aumento della pressione fiscale, i dissesti idrogeologici contro cui nessun Governo s'è mai impegnato a fondo (questo Governo destinerà ai Comuni montani, nel 2011, l'irrisoria cifra di 10 milioni di Euro per la messa in sicurezza di varie zone d'Italia, contro i 189,5 milioni del 2008, fonte Touring Club Italiano, Gennaio 2010), i livelli d'inquinamento che crescono e ci strozzano, confronto ad una bocca ad una bocca sanguinante e ad un Papa ruzzolante?
Non si può correre il rischio di mostrare un Paese allo sbando, perchè poi la gente spegnerebbe la tv e crollerebbe la pubblicità (con tutta la cronaca nera presente nei telegiornali e talk show, la si dovrebbere tenere sempre spenta).
Anzichè parlare della Finanziaria, delle imposte che i terremotati aquilani saranno costretti a pagare già dal 2010 (nonostante in decine di migliaia siano ancora senza casa e facciano i salti mortali per raggiungere i posti di lavori), delle illegali centrali nucleari (vanno contro il referendum del 1987) i cui siti verranno scelti dopo le elezioni regionali di marzo, ci riempiono la mente con questi comizi, con questo gossip e con queste violente accuse dei pidiellini, mentre, negli stessi giorni, in Europa (non in una sperduta isola dell'Oceano Pacifico), più precisamente in Irlanda, si dimettono due vescovi per aver "celato gli abusi di pedofilia nelle scuole cattoliche e facendo poco per fermarli".
Infatti, come riporta La Repubblica il 25 dicembre 2009 (link), "dopo James Moriarty e Donald Murray, anche i vescovi Eamonn Walsh e Raymond Field, che operano nell'arcidiocesi di Dublino, hanno presentato le dimissioni a Benedetto XVI". Notizia incredibile per noi italiani, è il fatto che i preti accusati di violenza sui bambini verranno processati in Tribunale. In Italia sappiamo come funzionano le cose: quando l'abuso di un prete è appurato, questo viene semplicemente spostato in un altro quartiere, in un altro paese, anzichè essere arrestato e processato.
In precedenza il Vaticano, come riporta La Repubblica del 27 novembre 2009 (link), ha ignorato la commissione d'inchiesta, guidata dal magistrato Yvonne Murphy, che chiedeva tutti i documenti rilevanti (gli abusi e la loro gestione toccati dall'inchiesta vanno dal 1975 al 2004).
"E' una delle pagine più nere delle storie d'Irlanda", titolava sempre La Repubblica, il 21 maggio 2009 (link).

Proseguiamo. Vi ricordate le più famose frasi di La Russa ("La merda dalla Bocca", link ItaliasenzaValori), quell'insieme da mettere in una sacchetto dell'immondizia e gettare in discarica? Prima di Natale ha elogiato i corpi militari speciali, definendoli gli eredi della "non dimenticata Decima Mas" (link La Repubblica). Non dimenticata per le loro azioni al soldo degli Alleati, o per le precedenti battaglie al soldo dell'Impero Fascista? Anzichè cercare chiarimenti, per il TG1 la notizia era la comparsa di alcune scritte, comparse sui muri di Livorno (dove appunto si recò negli scorsi giorno il ministro della Difesa) contro La Russa, le banche e l'esercito. La notizia è qualche stupida frase di antagonisti e non quelle schifose uscite da un Ministro. Spero che ai telespettatori questa differenza sia giunta (sempre e solo nel caso abbiano ancora memoria per ricordarsi le schifezze uscite dalla sua bocca).

A vedere il TG1, l'Italia sembra lo stesso Paese di 60 anni fa: una maggioranza di cattolici fedele ed esaltati, con tutti gli altri additati come comunisti eversivi, d'altronde il nostro premier usa sempre questi termini. Siamo vittime di una politica che fa di tutto per dividerci, siamo complici di una partitocrazia, siccome votiamo questi partiti, che lottano fra di loro per spazi e finanziamenti

25 dicembre 2009

L'informazione

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Per capire quanto l'informazione sia completa, trasparente ed onesta
verso i cittadini che ne usufruiscono, per di più pagandola due volte nel caso dei quotidiani (essendo tutti, tranne Il Fatto Quotidiano, sovvenzionati dallo Stato con svariati milioni di Euro), è necessario confrontare le prime pagine dei giornali finanziati dallo Stato, che campano grazie alle numerosissime pubblicità delle varie industrie e che sono di proprietà dei grandi gruppi, con chi invece è libero (libero veramente, non come Libero dei fratelli Angelucci, uno dei quali deputato assenteista del PDL; dati presenze/assenze e voti su Open Parlamento).


Le ultime due uscite de Il Fatto Quotidiano di Padellaro & Travaglio vertevano sullo scandalo, che vede coinvolti Berlusconi, Pollari e Pompa, delle intercettazioni del Sismi (servizi segreti militari) di magistrati, politici, giornalisti e scrittori che gravitano nell'orbita del PD e dell'IDV (link)
. Scandalo a cui nessuno, grazie al segreto di Stato posto da Berlusconi al Tribunale di Perugia pochi giorni fa (nel silenzio più totale dei media), dovrà rispondere.

Confrontiamo quindi le copertine dei quotidiani più venduti, più famosi e che vanno attualmente per la maggiore:

IL FATTO QUOTIDIANO:
Per due giorni sono comparsi articolo sullo scandalo sopracitato e, come possiamo vedere, sulla "ricerca" e sulla Finanziaria.

IL GIORNALE:
Per due giorni consecutivi, due copertine incentrate sulla beltà e bontà di Silvio. Una grandissima foto, in cui compare vestito di nero, colore che forse metaforicamente cancella ogni dubbio sulla sua dis/onestà?

IL CORRIERE DELLA SERA:
Assurdi titoli su Di Pietro ed il suo divertente video in cui, scrivendo a Gesù bambino, paragona Berlusconi al diavolo (questo giochino è sempre stato uno fra gli sport preferiti da Silvio l'amatore disinteressato, ma i giornalisti sembrano scordarselo), e sul finto perdono di Berlusconi al suo aggressore (link "Invidia e uomini deliranti"). Finto, perchè non inciderà sulla pena che gli verrà assegnata da un giudice, anzi, c'è il rischio che questa venga incrementata proprio in virtù delle parole dell'imprenditor-premier. Ma se non lo avesse perdonato, ci dovremmo aspettare una vendetta?

LA REPUBBLICA:
Anzichè sbarazzarcene, la mitica frase sul "clima d'odio" campeggia ancora. Per fortuna si parla anche di economia, di lavoro, col probabile addio della Fiat agli stabilimenti di Termini Imerese (Sicilia). Berlusconi ridotto al lumicino dunque, e niente scandalo intercettazioni.

Una cosa che mi ha colpito, è stato il seguente titolo scritto da Vittorio Feltri (un vero luogo comune da portinaia), che ho deciso di abbinare alle parole di Barack Obama:

Evidentemente, ogni giornale scrive ciò che i propri lettori vogliono sapere. Probabilmente, pochi vogliono approfondire e scovare scandali. Legittime scelte.
Quello che non è legittimo è il proporre al passante, al cliente di ogni edicola, titoli completamente inutili o fasulli o disinformativi.
La violenza egocratica che compare sul giornale Giornale, o del nulla del Corriere (e in parte de La Repubblica) è potente ed insopportabile. Un acquirente di qualsivoglia giornale o di altre pubblicazioni, gettando l'occhio sul quotidiano più graficamente aggressivo, si farà un'idea alterata della realtà politica, economica e sociale.
Se i nostri governanti, dopo le azioni di qualche pazzo (contro il premier e ieri sera contro il Papa), vogliono censurare Internet, io propongo la censura delle prime pagine. Un bel foglio bianco o nero perchè, si sà, anche i lettori dei quotidiani sono abitudinari e perciò non hanno bisogno di dover scegliere quale acquistare.

L'informazione riguarda anche la televisione, a cui ho badato abbastanza nel recente passato (Minzolini scondinzolini, Televisione, Televisione II, ecc) e che recentemente ci propone e ripropone interviste (o comizi?) al premier e ai suoi sgherri, invettive contro Di Pietro, altri comizi del Papa e poco o nulla sulla gente che protesta, che sciopera, che viene manganellata perchè manifesta, sugli italiani che devono emigrare per avere un lavoro decente.

24 dicembre 2009

Natale: nascita del sole

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Cosa festeggerete il 25 dicembre?

La nascita di Gesù o quella di Mitra, il cui culto precede quello cristiano di circa 14 secoli ed ha con questo diversi punti in comune (necessità di un battesimo, nascita da una vergine, celebrazione nell'identico giorno, identico giorno di riposo settimanale)?

Sembrerebbe che i cristiani abbiano sostituito Mitra con Gesù, usando caratteristiche uniche del primo (quelle sopra riportate), per annientare questo vecchio culto e assoggettare il popolo, soprattutto quello futuro, al Cristianesimo.

E' interessante, a parte ragionare sulle similitudini e sulla lotta fra le varie religioni, elucubrare riguardo ai comportamenti umani dei nostri giorni, nel caso la maggior parte degli italiani e degli europei non fosse cristiana ma pagana.
Ci si reputa cristiani, perchè fin dalla nascita si ha a che fare con questa religione: tanti sono i momenti della vita scanditi dal crocefisso sui muri, dalle onnipresenti chiese nei paesi e nei quartieri, dalla figura e dalle parole di qualche prete e dei vari papi che si sussegguono, oltreche dai vari riti (battesimo, confessione, comunione, cresima, matrimonio religioso, funerale religioso) che portano ogni essere umano a vivere in un mondo completamente cristiano.

Io penso che ogni credente preghi per egoismo, e il pensare che la divinità abbia le nostre fattezze lo dimostra ("Dio è il più grande atto di superbia dell'uomo; e quando egli l'avrà espiato non ne troverà mai uno più grande". Ellias Canetti): è un rivolgersi al proprio padre di cui si è succubi, ma da cui, si sà, si possono ottenere benefici, "strisciando" un pò per meri interessi privati.
Se invece adorassimo, come una volta, il sole, gli oceani, gli alberi, insomma la natura (la si venerava per il mistero che emanava, per la paura che ci suscitava), regnerebbe l'incontro col prossimo per raggiungere la perfezione nel bene comune, cosa ormai impossibile lavorando per noi stessi, rinchiudendoci nelle nostre prigioni dorate e sentendoci persone di successo nel caso aumentino i nostri consumi, fregandocene dei rifiuti che attanagliano il prossimo e l'ambiente (che appartiene a tutti).

L'essere credenti non combacia con l'essere cittadini attivi: nel primo caso ci si deve strettamente attenere ai dogmi che vengono usati per non risolvere le problematiche odierne (protezione dalle malattie nei rapporti sessuali, aborto, ecc.); nel secondo caso, i vari problemi relativi alla salute, ai legami affettivi, al sesso, alla morte, così come i concetti di peccato e perdono, trovano soluzioni sempre nuove, grazie all'intelletto umano che è portato per sua natura nel dubitare, nel studiare e nel proporre novità (novità come il preservativo, visto come oggetto satanico dai cattolici, nonostante gli stessi patriarchi, sacedorti e fedeli usino tantissimi altri prodotti dell'ingegno umano, a tal punto da vivere in un ambiente completamente artificiale e non come quello creato da Dio)
.

La religione consta in una serie di regole fisse, immutabili nel tempo, ma essa collima con la natura umana, infatti queste regole sono imposizioni calateci dall'alto, ed è facile poter disubbidire, soprattutto quando una disobbedienza non creerebbe alcun problema.
Esempio: se siamo completamente sicuri che sia normale, naturale, che un uomo viva con una sola donna e che la donna viva con un solo uomo, ci dimentichiamo, quando parliamo di famiglia, di menzionare i tradimenti. Se davvero ci fosse libertà in questa società, dovrebbe essere adottata la possibilità per tutti di vivere con chi si vuole (con diritti e doveri come nelle cosidette "famiglie naturali"): uomo con uomo o con tre uomini, uomo con quattro donne, donna con due donne ed un uomo, ecc.

Ma se ciò avvenisse, e se fosse dimostrata fattibile la possibilità di vivere liberamente, il potere religioso diminuirebbe fino a crollare, perchè metterebbe in dubbio ogni dogma. La massima libertà ci sarà solo quando saremmo tutti sbattezzati.
La religione consta nell'impaurire la gente per poterla comandare.
Io, per non sbagliare, domani festeggerò la rinascita del sole Dies Natalis Solis Invicti ("Giorno di nascita del Sole Invitto").

Link:
Cristianesimo e Mitraismo (Wikipedia)
Mitra e i successivi miti del Natale
Berlusconi al Papa: "Nel governo valori cristiani" (Il Giornale)

23 dicembre 2009

Servizi segreti brianzoli

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Ri
cordate il polverone suscitato per il gran numero di intercettazioni eseguite dai magistrati?
Bene. Erano tutte balle: il numero era ed è notevolmente inferiore rispetto a quello ventilato dai vari Gasparri e sbraitatori vari (e lo sarà ancora di più dopo la Finanziaria 2010).
E avete presente la Stasi? La famigerata polizia segreta della Germania comunista che spiava ogni possibile dissidente? Se sì, capirete la gravità del seguente fatto:

Berlusconi salva Pollari e Pompa (link Il Fatto Quotidiano)

I due agenti del SISMI (Pollari già salvato a suo tempo da Prodi per il caso Abu Omar e nuovamente da Berlusconi), per anni, hanno lavorato al soldo di Berlusconi.
In merito a questa loro attività, ed in seguito ad un archivio sequestrato dalla Digos nel 2006, dovrebbero rispondere ad un magistrato, ma così non sarà,
siccome (frase di Marco Travaglio) schedare e spiare giornalisti, magistrati e politici di opposizione è fra le attività “indispensabili alle finalità istituzionali” dei servizi segreti. Silvio Berlusconi disse, in veste di premier al Tribunale di Perugia due settimane fa, che "l'archivo è da ritenersi autorizzato dal presidente del Consiglio dei ministri".

E così, mentre lui e i suoi sgherri si lamentano delle legittime intercettazioni per scovare reati e criminali, nessuno dice niente riguardo alle intercettazioni segrete il cui unico scopo non era (non è?) la sicurezza dello Stato, ma gli interessi di Berlusconi. Alcuni importanti soggetti, cioè, sono stati (sono?) intercettati e pedinati per scoprire le loro relazioni, le loro opinioni!

Se ne deduce (frase di Marco Travaglio) che lo spionaggio su vasta scala messo in atto dal Sismi a partire dal 2001 contro i supposti nemici non dello Stato, ma di Berlusconi, era autorizzato, se non addirittura ordinato dal secondo governo, il Berlusconi-2 (2001-2005)

Volete un pò di nomi, giusto per capire quanto i nemici di Re Silvio, i famosi seminatori d'odio, ne abbiano ben donde di odiarlo, se non fosse che il monarca era ed è il primo ad odiare chi fa il proprio onesto lavoro?

Boccassini, Borrelli, Ingroia, Caselli, Furio Colombo, Arlacchi, Santoro, Ruotolo, Giulietto Chiesa, D'Avanzo (tra l'altro pedinato), Marco Travaglio, Leoluca Orlando, Di Pietro e tanti altri (la "lista dei 52" nell'articolo).

Ho menzionato la Stasi e Perugia, ma cosa sono, per le vittime della disinformazione di massa, questi due nomi?
Stasi: per noi è solamente un presunto colpevole, ora innocente, di cui è stata spiattellata al pubblico lubridio la sua vita privata;
Tribunale di Perugia: per noi è soltanto il luogo del processo sull'assassinio della studentessa statunitense Meredith.

Sagace questo commento di un lettore de "Il Fatto Quotidiano":
"Senza contare che, oltre ai suoi disgustosi servigi, Pio Pompa avrà fornito anche, con il suo nome e cognome, materiale per gustose battute pecorecce al Nostro, per intrattenere i suoi ospiti a cena. Il servo ideale" (Guy F.)

Ovviamente il TG1, anzichè mostrarci un servizio sull'articolo di Travaglio e le dichiarazioni di Berlusconi a Perugia (pur non essendo una news, è pur sempre una notizia importante essendo comparsa sulla prima pagina dell'importante e nuovo quotidiano di Padellaro), ci propina il video degli auguri di Natale di Antonio Di Pietro
(link YouTube), reputandolo "fuori dalla norma" perchè paragona Berlusconi al diavolo. Anche se i suoi toni erano calmi, il TG1 (grazie alla diabolica mente di Minzolini?) ha pensato bene di intervistare, genuflettendosi, Gasparri e Cicchitto, pronti ad accusare Tonino per il solito odio che ci propinerebbe.
Altri "utilissimi" servizi sul perdono di Berlusconi (ma quale perdono? Clicca qui!), sulla lettera sempre di Berlusconi al Papa, sugli aerei, traghetti e treni fermi per neve (ma va?), ecc.

La disinformazione impera come al solito.
In questo modo, anzichè parlare della situazione massomafiocomunista da DDR che attraversa l'Italia da 10 anni circa grazie a Berlusconi (Sismi piegato ai suoi voleri dal 2001), la gente parlerà delle solite faccenducole, propinateci come dei telefilm, ovvero ad esempio i processi per omicidi fra gente comune e ritardi dei treni (aaaah, quando c'era lui...), ecc.

Grandi maroni

C'è una buona ed una cattiva notizia riguardante Internet.

La buona è la "retromarcia" del ministro dell'Interno Roberto Maroni sulla censura relativa a gruppi di Facebook e altri siti inneggianti alla violenza (idea ovviamente nata dopo l'aggressione, che non centra nulla col web, al premier), infatti se è stato accantonato il decreto legge ideato il 14 dicembre per censurare e oscurare vari gruppi su Facebook, sarà pronto a breve un disegno di legge in cui il governo detterà linee guida ad aziende operanti nelle telecomunicazioni.

La cattiva è l'incontro fra il Governo Berlusconi e grandi gruppi "internettiani" come Facebook, Google e Microsoft per l'autoregolamentazione.
"Non si faranno nuove leggi contro chi istiga alla violenza o commette reati gravi su internet. Saranno invece i fornitori di servizi a dotarsi di un codice di autoregolamentazione per arginare minacce e insulti sul web" (link La Repubblica).

La prima è buona perchè ora Maroni prevede un codice di autoregolamentazione, a causa del quale i grandi siti dovranno monitorare con attenzione, e poi censurare ed oscurare, le pagine obbrobriose inneggianti al razzismo, alla violenza, alla pedofilia, alla pulizia etnica, ecc.; mentre la seconda è cattiva perchè, a parte questo codice, gli accordi fra governi ed aziende, che dovrebbero incrementare la libertà di parola essendo nate per far comunicare le persone di tutto il mondo, servono in realtà per negarla come avviene in Cina nei confronti nei dissidenti del regime capital-comunista. In Cina (link PuntoInformatico e Wikipedia), il governo comunista obbliga le aziende straniere a fornirgli dati (come l'indirizzo IP) dei giornalisti/blogger dissidenti (ci vuol poco per esserlo in Cina, in realtà anche qui..). Peccato che aziende come Yahoo, Google e Microsoft si siano piegate ai voleri del regime (dei regimi), anzichè creare un grande cartello, in unione col governo statunitense, per esportare democrazia civilmente.

Non c'è alcun bisogno di accordi, siccome sia su YouTube che su Facebook vi è l'opportunità per gli utenti di segnalare i video più violenti e scandalosi, dopodichè sarà l'azienda, con la collaborazione della Polizia Postale e della Magistratura, ad agire di conseguenza.

Non bisogna dunque felicitarsi per questo passo indietro (con la prima idea di Maroni ne furono fatti due in avanti, quindi ne resta ancora uno), perchè il Governo non rappresenta tutto il Paese e quindi anche solo la richiesta a Silvio di farsi processare, potrebbe suonare eversiva per il..."Grande Fratello" (non quello della TV).
Un governo che si accorge della violenza, solo dopo un'aggressione al premier, è ridicolo e fazioso. Questo fatto unito a questa legge, dunque, ci mostra quanto certe iniziative del governo siano assolutamente di parte, ed è qui che sta il pericolo.

Intanto, Mediaset incrementa la sua posizione e la sua importanza sul web, grazie al servizio di trasmissione streaming dei suoi programmi (link Socialpost), dopo aver vinto la prima parte della battaglia contro YouTube, per aver diffuso puntate del "Grande Bordello" violando il copyright (link Il Sole 24 Ore). Nella sentenza si legge che è obbligatorio rimuovere perfino quei video in cui vi sono spezzoni di questa trasmissione, rielaborati in un "mesh-up" (link PuntoInformatico).
Youtube è solo un mezzo di cui si servono milioni di persone in Italia e nel mondo: è quindi assurdo pretendere che possa vigilare su ogni video caricato.
Come detto prima, per ogni video c'è la possibilità di segnalare violazioni di vario tipo (tra cui appunto quello dei diritti d'autore), affinchè venga rimosso. Questa possibilità non risulta essere stata mai esercitata da Mediaset. Vogliosa di soldi, magari per nuovi investimenti dopo l'acquisto del gruppo spagnolo Prisa (link Finanzaonline), che tra l'altro pubblica El Pais, famoso per le foto scandalo di Berlusconi (link El Pais)?

Link:
Alessandro Gilioli "Maroni sarà più buono, ma noi non siamo più scemi" (Piovono Rane)
"...questo rapporto diretto tra il governo e le corporation private del Web è un’altra cosa che fa abbastanza schifo. Per oscurare delle pagine in un paese civile ci vuole una decisione della magistratura, non una telefonata tra Maroni e Allan"
Maroni parte civile contro "Radio Padani" (Gad Lerner). Notizia dell'11 febbraio 2009