Che bello, anche qua i piccioni mi cagano in testa
Matteo Salvini va a Torino a ruttare le sue stronzate legaiole che non possono non divenire fasciste, nazionaliste, dal momento in cui il nemico non è più Roma e i terùn, bensì gli immigrati e la BCE, ma come al solito i manifestanti di Sinistra sanno sempre cosa fare per attirare l'attenzione che, però, fa portare voti alle persone che loro contestano.
L'ho sicuramente già scritto nel recente passato, ma lo riscrivo: per contestare un politico più o meno pericoloso, l'unica arma a nostra disposizione è quella di snobbarlo o criticarlo in maniera.. garbata, altrimenti si diventa della sua stessa pasta, con l'aggravante dell'aggressione, cosa che lo porta a potersi mostrare come vittima, come agnellino.
Cos'è successo?
I furbi sinistrati hanno tentato di passare tra i cordoni della Polizia spiegata in assetto antisommossa, perché volevano andare nella piazza del comizio. Furbi: si son beccati giustamente un bel pò di mazzate.
Ora, come scritto poc'anzi, Salvini potrà ribaltare le accuse che gli piombano addosso, dando dei fascisti ai comunisti che si definiscono democratici, ma che non lasciano parlare gli avversari politici.
Nessun commento:
Posta un commento