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28 giugno 2018

L'ISTAT E I POVERI IN ITALIA

FAMIGLIE ITALIANI POVERE. AIUTO! PERICOLO CARESTIA! PRIMA GLI ITALIOTI! CI STANNO INVADENDO! MALEDETTA EU, EURO, SOROS, CAZZI E MAZZI!!! 


Appena uscita la nuova statistica dell'ISTAT sulla povertà in Italia, il ministro dell'Interno Salvini ha tuonato, com'è solito fare, affermando che la sua visione è corretta e che bisogna aiutare prima gli italiani.

Beh, che prima di tutto si badi a chi vive in Italia da generazioni non penso sia un concetto poi così tanto sbagliato, anche se in pratica non dovrebbero esistere discriminazioni.

A parte ciò, comunque, la sua desamina è errata per svariati motivi:

1) più di 1 milione e mezzo di persone (32%), di questa massa composta da 5 milioni di poveri, sono straniere, per cui non puoi aiutare 5 milioni di italiani quando gli italiani davvero poveri, sono in realtà 3 milioni e 400 mila circa.
Tra le famiglie, il 29,2% è straniera, mentre le famiglie italiane povere sono solo il 5,1%.

2) si tratta di una statistica frutto di un'analisi parziale delle persone e famiglie italiane, infatti sono state interrogate solo poche migliaia di famiglie (19.500), chiedendo loro se possono permettersi certe cose di primaria necessità

3) non si tratta, appunto, di analisi derivanti da rilevazioni fiscali e patrimoniali, ma di sondaggi sulle spese mensili delle famiglie. Famiglie in Italia, non per forza italiane, come già scritto. Come possiamo essere certi che questi intervistati dicano il vero? E come possiamo essere certi che questo campione di famiglie sia adeguatamente rappresentativo della condizione economica dell'Italia?

4) c'è stato o non c'è stato questo aumento della povertà? A quanto pare l'Istat ha modificato dei parametri cambiando così i numeri percentuali e alla fine la realtà non cambia molto rispetto agli anni precedenti. Inoltre rispetto alle rilevazioni del 2015, l'incidenza di povertà assoluta, per gli individui, si porta al 7,9% quando era 3 anni fa al 7,6%. Capirai.

5) il famoso paniere composto di beni e servizi definiti essenziali per uno standard di vita accettabile, da cosa è composto? Sono davvero essenziali? Se l'automobile è essenziale, se il telefonino è essenziale, se la carne è essenziale, se tre giacche invernali anziché solo una sono essenziale, io dico di no!

Detto ciò il problema povertà, legato anche ai contratti a tempo determinato, all'assenza di sindacati per certi impieghi, ecc., non lo si può negare, ma forse è meno grave di quel che i titoli e i politici ci hanno portato a pensare.
Come al solito, andando a vedere i dati e i grafici, molti poveri vivono al Sud e hanno a carico più di 1 figlio minorenne.

Fonti:
Wittgenstein, di Luca Sofri
Il Fatto Quotidiano

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