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18 maggio 2010

Guerra in Afghanistan

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A proposito di spese dello Stato, ci sarebbe quella "vacanzina" in
Afghanistan (oltrechè in Iraq).

Purtroppo ieri sono morti due soldati italiani mentre svolgevano il loro onesto mestiere durante un trasferimento con gli autoblindo e, ormai, si parla di questa zona del mondo solo quando ci sono dei morti del nostro Paese.

Tutto ciò è molto triste per l'informazione (la quale, non parlando mai di questo scenario di guerra, tratta l'Afghanistan come se fosse una località di mare, da cui il termine iniziale "vacanzina"), infatti denota come lo shock verso un fatto così importante e grande come una guerra sia presente solo inizialmente, dimostra come il nostro interesse verso una certuna cosa, che può essere ad esempio la condizione delle popolazioni sud-asiatiche colpite da uno tsunami nel dicembre 2004 di cui non sappiamo più nulla, scompaia all'improvviso perchè colpiti da notizie più fresche e di Paesi a noi più vicini.
La seconda cosa triste, è il parlare della vita dei soldati, dei costi e del senso di questa guerra (missione di pace è un eufemismo che solo Belzebù La Russa può permettersi) solo quando appunto avvengono tragedie fra le nostre file.

Tutti gli italiani sanno che lo Stato dovrà tagliare la spesa pubblica (questo avverrà anche nel resto d'Europa), ma giusto qualche giorno fa sfogliando un giornale, ho letto che Tremonti si impegna a rifinziare codeste "missioni di pace". In un anno vengono rifinanziate diverse volte, e il tutto si basa sui soldi. Eppure è un'invasione militare che collima con la nostra Costituzione (art.11): non ci stiamo difendendo da invasori, ma stiamo invadendo.
Ecco, si taglia di tutto e di più (insegnanti, precari, ricercatori, scorte, welfare in generale), ma la guerra non si tocca.
C'è evidentemente un patto di ferro dal quale non possiamo sottrarci e che fa comodo anche alle nostre industrie belliche.

Eppure questa è una guerra ormai persa, che iniziò con lo scopo della cattura/uccisione di Osama Bin Laden per fare in modo che attentati terroristici come quelli che colpirono gli USA nel 2001 non sarebbero più accaduti, eppure è ancora vivo, al pari del mullah Omar che scappò dalle forze occidentali con la motocicletta.
I capi dunque sono vivi e vegeti e sono questi i nostri obiettivi: se non vengono trovati e uccisi, continueranno ad indottrinare malvagiamente un sacco di giovani afgani,
pakistani, ecc.
Non stento a credere che per i giovani talebani questi due siano dei semi-dei..

Dal 2001 si è in Medio-Oriente, eppure il terrorismo islamico non si è ancora riusciti a fermarlo (attentati a Londra e Madrid nel 2004 e 2005, ad esempio), proprio perchè i capi sono introvabili e perchè non c'è un esercito da sconfiggere, ma ci sono tante "cellule" e tanti singoli inviperiti.
Se non si trovano questi santoni del male, bisogna andare via, perchè i guerriglieri nuovi e vecchi si fermeranno solo quando i capi saranno uccisi.
Forse fare il paragone con la 2^ G.M. è un atto semplicistico, però penso che possa rendere l'idea: senza più Mussolini e Hitler, i nazi-fascisti perirono.

Abbiamo fallito, dobbiamo ammetterlo e farcene una ragione.
Ormai il virus di Bin Laden è stato diffuso in tutto il mondo.

I nostri politici, Berlusconi, La Russa, Frattini e tutti gli altri, devono smetterla di chiamarla missione di pace: i genitori, le mogli/fidanzate e i mariti/fidanzati, i parenti e gli amici credono che i loro ragazzi e le loro ragazze siano in Medio-Oriente per fare del bene e basta, prendendo inoltre un lauto stipendio da parlamentare.
Invece combattono. Ammazzano e muoiono.
Le esercitazioni negli USA, nel Nevada, dove abbiamo mandato 10 cacciabombardieri AMX, parlano chiaro
(fonte: L'Espresso, 12 agosto 2009).
Ditelo, ammettetelo, per favore o verrette condannati dalla storia come truffatori.
Affermano invece che la nostra presenza (e quella dell'ISAF in generale) sia necessaria per stabilizzare quella zona del mondo, per la pace.

Invece penso che la permanenza militare non possa che peggiorare la vita dei soldati, degli afgani e di tutto il resto del mondo che verrà preso di mira dai terroristi perchè diverranno ancora più estremisti di quel che son sempre stati a causa della guerra. Non pare essere un ragionamento contorto.

Leggiamo le loro parole di ieri:
"La missione in Afghanistan resta fondamentale per la stabilità e pacificazione di un'area strategica" Silvio Berlusconi, PDL;
"Quella in Afghanistan resta per l'Italia una missione fondamentale, che continuerà" Franco Frattini, PDL;
"Noi ci accorgiamo di quello che succede in Afghanistan tutte le volte che vi e' un fatto luttuoso, tragico. Ma quello che sta avvenendo in Afghanistan e' un maggiore controllo del territorio e una piu' stretta collaborazione con i cittadini afghani ed e' il succo del piano 'McCrystal', e questo comporta da parte dei talebani una reazione fatta di attentati terroristici subdoli e vigliacchi tipici di chi comincia ad essere fortemente in difficolta" Ignazio La Russa, PDL;
"Ribadiamo convintamente la determinazione a proseguire nel nostro impegno fino al conseguimento degli obiettivi della missione internazionale" Gianfranco Fini, PDL;
"Al di là delle vite umane che fanno spaccare il cuore, bisogna verificare se questi sacrifici servono o meno a qualcosa" Roberto Calderoli, Lega Nord;
"Fuga avrebbe conseguenze gravi sul governo'' Umberto Bossi, Lega Nord;

Pacificazione, che non è avvenuta in 8-9 anni..
Missione che continuerà, fino a quando? E' impossibile stabilirlo, anche perchè di talebani ce ne sono anche in Pakistan, per cui..
L'unico saggio della maggioranza è Calderoli, prontamente zittito da Bossi che bada a cose più prossime a lui.
La Russa sogna..
Poco fa ho citato un articolo dell'Espresso. Lì, si trova uno stralcio di un articolo comparso sulla rivista Liberal che recita: "
I soliti italiani: fanno la guerra, ma senza dirlo e comunque soltanto un pochino. Se non si è politicamente in grado di prendere le decisioni necessarie, forse è meglio dare retta a Bossi: tutti a casa".
Adoro la coerenza padana.

All'anno questa guerra ci costa più di 600.000.000 di Euro
(308.000.000 di Euro per 6 mesi, fonte: PeaceReporter), considerando che siamo lì da 8 anni fanno circa 4 miliardi di euro, ci farebbero comodo, o no?
A proposito di costi, non è forse scandalosa la spesa statale, visti i tempi, di 13 miliardi di Euro per 18 anni /720 milioni di Euro all'anno) per 131 aerei cacciabombardieri F35 (fonte: Disarmo.org) e di circa 1,7 miliardi di Euro per 21 Eurofighter (fonte: Il Sole 24 Ore)? Non mi pare che ci sia alcun esercito nemico pronto a sganciare bombe su di noi. Mi pare invece che siamo noi a volerlo fare in Afghanistan.

Se riducessimo la nostra presenza in Iraq e Libano, possiamo risolvere molti problemi economici che affliggono l'Italia.

Link:
"La missione va avanti" SkyTG24
"Noi fondamentali per la pace" ADNKronos
"La Russa: Aumenta controllo territorio" ADNKronos
"Talibani pakistani: L'America brucerà" ANSA
"Afghanistan Raid" L'Espresso
"Per la guerra i soldi non mancano" PeaceReporter
"Una guerra da 50 milioni al mese" PeaceReporter
"Il prezzo di una guerra" La Repubblica
"Afghanistan, una guerra costosa e rischiosa" PeaceReporter

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ora i padani ci riflettono. Vabbè che son tutti del sud i soldati, per cui possono anche crepare (per loro).
A me da fastidio l'ipocrisia e il perbenismo delle trasmissioni-tg completamente al servizio del magnaccia di Arcore.

Danx ha detto...

In passato Bossi voleva il ritiro, ora no..si vede che Silvio gli ha detto che poi arriverebbe l'FMI degli americani a farci il mazzo, come se non bastasse ahah

I tg...come ho scritto dell'AFG. ne parlano solo ora perchè non vogliono farci sapere che siamo in GUERRA
G U E R R A