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21 maggio 2010
Regalo di compleanno per il Minzo: la Busi scende dal bus diretto ad Arcore
Queste le parole odierne di Maria Luisa Busi riportate dal Corriere della Sera.
Se l'anchorman Santoro prende il treno per scappare dalla Rai lottizzata, la mezzobusto Busi del TG1 scende dal bus di Minzolini la cui meta è chiaramente Arcore.
Tutto iniziò tre mesi fa, a Febbraio, quando all'Aquila la troupe della bionda giornalista venne contestata dalla gente per i servizi faziosi scelti dal direttorone, il famoso Scodinzolini.
Lei ovviamente non centrava niente e, risentita anche per la cacciata di tre giornalisti (Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso, a cui si aggiunge Massimo Strobel, destinato ad un'altra imprecisa destinazione) firmatari di una mozione contro il direttore per come è stata proposta ai telespettatori del TG1 la prescrizione ("Assolto Mills") che ha salvato l'avvocanto di Berlusconi David Mills , si è poi sfogata su Repubblica il primo di Aprile, dicendo che "C'è un clima insostenibile in redazione. Non c'è più la dialettica tra le varie sensibilità", "Incontro continuamente gente che dice, io non vi guardo più" e che non riesce a sopportare un'informazione diventata semrpe più infotainment (informazione e intrattenimento) che rinuncia a dare il giusto spazio agli scioperi dei lavoratori.
Minzolini non poteva accettare questo scatto imperioso di libertà della bella Busi, e così il giorno dopo, il 2 Aprile, l'ha richiamata poichè avrebbe "violato una regola dell’azienda".
Se per la giornalista in redazione c'è un clima insostenibile e una faziosità allucinante, Minzolini ha scritto ai vertici Rai lamentandosi del suo scorretto comportamento perchè lei non poteva assolutamente dire nulla senza il consenso del direttore (una setta, in pratica), come han sempre fatto gli altri suoi colleghi. Riguardo al caso-Aquila, Minzolini le ha ricordato che la ex presidente della provincia Pezzopane, è stata "sonoramente sconfitta dall'esponente del centro-destra". Peccato che all'interno del capoluogo, abbia raggranellato più voti dell'avversario.
Il thriller continua, il 3 aprile la Busi ha replicato rivendicando "la libertà di espressione sancita dalla Costituzione e dallo Statuto dei lavoratori e come membro del Consiglio nazionale della Federazione nazionale della Stampa" e per il segretario del sindacato USIGRAI, Minzolini ha deliri di onnipotenza.
Il dialogo all'interno del TG1 non solo stenta a decollare, ma è un tabù, e così la vicenda si conclude oggi con le dimissioni di Maria Luisa Busi.
Minzolini però è seccato e vuol farci credere che tramite "voci di corridoio" sia giunta alla Busi la notizia che il direttorone la voleva spostare all'edizione dell 13, facendoci dunque supporre che il suo stizzato addio sia più di carattere personale che generale.
Da un garantista anti-intercettazioni come il Minzo, certe supposizioni non me le sarei mai aspettate..
Penso che nel prossimo futuro rimarranno sul piccolo schermo solo Minzolini, Paragone e i direttori dei canali Mediaset, poichè anche i più teneri e malleabili scribi scapperanno nauseati a gambe levate dalle pressioni psicologiche che puzzano di dittatura mediatica e mobbing selvaggio.
Il problema è che l'Auditel è una fregatura, soprattutto perchè ce l'hanno poche famiglie, neanche 2.500, quindi potranno in un modo o nell'altro trassare e far finta che la gente li segua e li adori. Certo, una volta per strada il gradimento sarà diverso..
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2 commenti:
Oh ma ste foto modificate qui a destra non sono niente male! Che stile!
eheh grazie, ogni tanto mi diletto, ma..l'ultima di bondi l'ho trovata già cosi e non so di chi sia.
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