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19 maggio 2010

Non sopporto la beneficenza

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Madonna, Live Aid 1985

Non ho ancora analizzato a fondo le pubblicità progresso delle beneficenze, cioè non so se ci vengono proposte in determinati mesi, stagioni, durante certi eventi (come la dichiarazione dei redditi, la festa del Natale, le vacanze estive, ecc.), però ho notato che per fortuna è cambiata l'immagine che viene proposta dei poveri da aiutare, infatti non ci sono più solo bambini africani rachitici, ma anche donne africane con un pò di gioia e speranza nei loro occhi.

Non ricordo quale pensatore asserì in un libro che la visione di questi poveracci senza alcuna speranza di un futuro migliore, viene utilizzata dai potenti del nostro sistema per farci rendere conto della fortuna che abbiamo avuto noi bianchi (rosa, anzi) a nascere, crescere, vivere in "Occidente". Come dire: non lamentarti e sappi che se provi a vivere in modo diverso da come diciamo noi, farai la loro fine.
Spauracchi.

A parte ciò, mi preme invece affermare un'altra cosa: se viviamo in una società individualistica che punta tutto sulla competizione e il menefreghismo, perchè mai qualcuno di noi dovrebbe sentire in cuor suo la necessità di aiutare un prossimo molto lontano?
I quiz show che dagli anni '50 dello scorso secolo hanno ospitato e fatto vincere migliaia di italiani (e milioni di appartenti al West) sono la dimostrazione che badiamo al nostro c/c. Il lotto, il bingo, il Totocalcio e il Gratta&Vinci pure, perchè dobbiamo sempre comprare elettrodomestici nuovi..e pure la casa.
Certamente c'è qualcuno che compie gesti altruistici senza doppi fini (ovvero senza volersi pulire la coscienza o senza voler fare bella figura), ma mi chiedo cosa possono i nostri pochi soldini? Niente, infatti i poveri continuano ad esistere e, fortuna loro, a campare in un modo o nell'altro. Inoltre, dare soldi senza riscontro alcuno e senza azioni materiali è davvero triste.

I soldi li devono tirare fuori i ricconi che anche (o soprattutto?) durante i periodi di crisi economica fanno grandi guadagni: manager, politici e società come quelle del settore energia, le banche, le assicurazioni, emittenti tv, ecc.

Ma se tutto è relativo, perchè non riusciamo a non condannare la loro povertà?
Ci fanno pena perchè devono camminare qualche km per andare a scuola?
Beati loro che fanno movimento (e le gare podistiche mostrano quanto noi siamo diventati sedentari anche nello spostarci).
Ci fanno pena perchè a scuola non ci vanno proprio?
La nostra scuola insegna tante materie creando confusione nei bambini e adolescenti e ben poche cose importanti e utili per la formazione di una propria personalità (mito dell'amore e sue problematiche, finti tabù del sesso e prevenzione, pittura, musica, agricoltura, vita degli animali, problemi ambientali di cui noi siamo gli artefici, relativismo dei diritti che crediamo universali e sempiternamente duraturi, modalità e costi di apertura partiva iva, creazioni di aziende, ecc.)
Ci fanno pena perchè non hanno automobili e computer?
Fortunati: hanno una migliore vita sociale, anche se purtroppo molte città africane sono soffocate dal traffico come le nostre. Purtroppo il nostro tipo di progresso, com'è ben visibile, non porta molta beltà..

Conclusione: non sopporto vedere queste commoventi pubblicità sia per tv che sui giornali perchè io non posso contribuire, perchè non so come verranno spesi, perchè non voglio che i bambini vadano a scuola fino a 30 anni per poi ritrovarsi disoccupati senza saper far nulla con le mani, neanche come procurarsi del cibo, perchè non voglio che vengano esportati i nostri "valori", tabù e preconcetti, ecc.

Io sono per l'autodeterminazione dei popoli.
Loro non ci chiedono nulla. Siamo noi, quando andiamo da loro, a fargli vivere un'esistenza precaria. Pensiamo alle popolazioni tribali site in Amazzonia, nell'Africa nera, anche in India e in tanti altri posti per noi remoti: hanno vissuto migliaia di anni lontani dall'uomo bianco e sempre a stretto contatto con la natura e penso che vorrebbero continuare a vivere così sino al giorno dell'Apocalisse.

Non solo, quindi, non sopporto la beneficenza, ma ne ho paura per tutte le sue conseguenze. E la trovo pure ridicola, siccome per ogni euro speso bene tanti altri verranno guadagnati da uomini bianchi che vanno in Africa, in Amazzonia e nel resto del mondo solo per derubare risorse naturali.

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

IO adottato un bambino a distanza. Ho dato fiducia all'organizzazione terres des hommes, avrò fatto male ? nel dubbio ho preferito fare...spero che dei miei soldi ne arrivi almeno una minima parte, in ogni caso meglio quello che niente. Quando stai crepando di fame non credo che tu stia tanto a sottilizzare sul fatto che nella minestra ci sia o non ci sian le patate quanto che anche quel giorno la minestra ci sia. Rispetto il tuo punto di vista e ne condivido buona parte ma senza una pesonale esperienza ho ritenuto estremamente "populistico" continuare a dire che la beneficienza nn serve a nulla, sarebbe stata troppo offensivo nei confronti di chi dell'aiuto dell'altro ha fatto la sua ragione di vita.
W la libertà. R.B.

Danx ha detto...

Grazie R.B.,
mi fa piacere che condivi in parte le mie idee.
Bisognerebbe chiedersi perchè muoiono di fame, cercano cause e colpevoli (magari noi che andiamo lì per trivellare e scavare alla ricerca d'uranio).
Probabilmente il nostro stile di vita è talmente gravoso per l'intero pianeta che ha ripercussioni su quelli che vivono a stretto contatto con la natura.
Non vorrei che con la scusa della beneficenza, andassimo da loro per "civilizzarli", per farli vivere come noi.
Li reputiamo poveri perchè non hanno supermercati, frigo, ecc.
Ma non ci chiediamo mai come loro ci reputano: dovrebbero additarci come assassini del pianeta.
Ciao.
PS: come ho scritto, tantissime popolazioni tribali vivono BENISSIMO da millenni senza il nostro aiuto...ne avranno bisogno appena gli distruggeremo l'ambiente.

AMBIENTE
Tutto parte da qui

Anonimo ha detto...

E' dal 1492 che dreniamo risorse e cancelliamo intere civiltà. Credo che l' Occidente non finirà mai di pagare il suo debito con i mondi altri che nel corso dei secoli ha violato con arroganza e avidità. Questo, in sintesi, il mio pensiero.
L'ambiente era effettivamente una parte di distruzione che ancora non si era riusciti a completare ma noto che stiamo provvedendo sia in casa nostra quanto in casa loro con estrema celerità.
E concordo con te anche e soprattutto sulla parte relativa al concetto di " povertà" ( gli indicatori sono nostri e applicati al loro stile di vita sono spesso francamente ridicoli) ma a volte la povertà è proprio oggettiva, e la minestra serve oggi perchè il valore supremo da salvaguardare nell'immediato è la vita e la salute.
Noi oggi con il nostro stile di vita stiamo continuando ad alimentare il via vai dei predoni economici?
Sì.
Vedo vie d'uscita ? no
Siamo ormai come le galline d'allevamento non c'è modo di uscire dalla gabbia, il sistema è chiuso. Rimane solo il libero pensiero finchè non ci si sarà flippati completamente anche quello perdendo il senso della storia e della memoria e del concreto ed esperito vivere sociale.
R. B. ( brutta giornata)

serafinomassoni@virgilio.it ha detto...

BRAVO caro Amico, hai detto bene! In piena sintonia con il mio video NOI E IL TERZO MONDO, ma tu l'articolo l'avevi scritto prima - Cari saluti da Serafino Massoni (www.massoniserafino.it)

Danx ha detto...

Sì, grazie Serafino, anche il tuo video è stupendo e ne trarrò spunto.