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16 maggio 2010

Orgoglio italiano, alla faccia di Bondi (e che faccia)

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Cosa c'è di più bello che mostrare a sconosciuti e a stranieri, ma famosi ed importanti, i propri lavori e ricevere complimenti alla faccia di chi, per anni, ti ha denigrato o snobbato, cercando di abbatterti assieme ai tuoi sogni?

Penso che sia capitato a molti una sensazione simile (anche se con altre proporzioni): succede quando si esce dalla mediocrità e dal provincialismo che attanaglia anche le nostre città.

In questo caso la protagonista indiscussa è Sabina Guzzanti che, dopo aver realizzato il film "Draquila" incentrato sul dopo-terremoto del capoluogo abruzzese, sta ricevendo ampie critiche positive a Cannes e dai francesi in generale, a differenza di Berlusconi e Bondi, il primo definito anche "dittatore siliconato" da un giornalista francese.

Come Michael Moore ha mostrato che gli americani non sono tutti degli ignoranti guerrafondai alla Bush, così Sabina Guzzanti mostra nel mondo che ci sono anche italiani che criticano, e forte, la politica egocratica di Berlusconi, mostrando quindi un popolo che lotta per la vera libertà, siccome la città dell'Aquila purtroppo è stata come privatizzata dal governo e dalla Protezione Civile di Bertolaso che ha vietato riunioni e volantinaggi e soprattutto una ricostruzione dal basso, quindi decisa dai singoli cittadini come avvenne ad esempio in Friuli più di 30 anni, ricostruzione che unì la popolazione più che mai, a differenza di ciò che avviene ora in Abruzzo fra chi protesta e chi esalta Silvio perchè gli ha "donato" delle nuove casette.

Il ministro della cultura Sandro Bondi s'è rifiutato di presenziare in Costa Azzurra perchè definisce il film un'opera di propaganda, mentre Maria Vittoria Brambilla, ministro del Turismo, lo definisce dannoso per, appunto, il turismo.
I nostri ministri, dunque, non si sono fatti sfuggire l'occasione per comportarsi come il loro capo e il nostro premier Berlusconi che, di tanto in tanto, se la prende con chi denuncia i mali del "Bel Paese".
Vorrei sapere se ciò che dicono lo pensano davvero o se eseguono servilmente ordini e, inoltre, vorrei sapere se secondo loro criticare è un divieto, se mostrare le proteste della gente ed altri scandali, sia una presa in giro insopportabile o se non sia invece un elenco di dati di fatto che dovrebbero portare il governo alla riflessione.

Ecco cosa dicono i quotidiani d'oltralpe:
"Il governo di Berlusconi boicotta il Festival di Cannes" France24;
"Guzzanti denuncia i metodi mafiosi di Berlusconi" Liberation;
"Thierry Fremaux (delegato generale del Festival), è un orgoglio di essere apprezzato come oppositore di Berlusconi?" Paris Match;
"Terrificante, spaventoso e...piacevole" L'Express;
“L'assenza di Sandro Bondi a Cannes darà maggiore visibilità alla Draquila e, quindi, ai mali d'Italia” La Croix

Chi rovina l'immagine dell'Italia all'estero non è, ovviamente chi denuncia, ma chi è dentro queste denunce.

Link:
"Draquila e la Guzzanti trionfano sui media francesi" ilSalvagente.it
"Guzzanti da Fazio" ilSalvagente.it

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per il post. Ieri ho visto il film. Fatto con serietà, toccante. HO scoperto alcune cose che mi hanno fatto rabbrividire.

Danx ha detto...

Figurati, se trovi notizie fresche del Festival linka che arricchisco il post!