La storia ci insegna che senza un qualsivoglia leader la massa non sa stare, anche quando dice di voler rivoluzionare il sistema, perché l'abbiamo vista cadere sempre in questo "vizio".
Non è un caso se gli umani hanno inventato le più svariate religioni tramite le quali sentirsi appartenere a qualcosa di più forte e grande di loro, entità astratte a cui sottomettersi che però gli regalano quel brivido caldo dettato dall'ubbidienza che li porterà, secondo loro, ad enormi piaceri per l'eternità.
Se è quindi un vizio antichissimo quello di non bastarsi, di sottovalutarsi e di battersi per cause dettate dall'alto, non possiamo sorprenderci se ogni partito deve avere un leader e se il leader dell'attuale governo italiano sia un populista che sa farsi amico della gente comune, trattandola però da padrone senza farlo notare.
Il fatto di voler avere un dio, un re, un padrone, deriva forse dal fatto di non voler essere responsabili delle proprie azioni, infatti la gente che vota i leader, che tifa per loro, che è innamorata di loro, li usa a sua volta per potersi sfogare, per poter finalmente compiere quelle azioni che senza il consenso del leader e della massa non farebbe mai. Ad esempio un singolo non griderà mai in piazza "zingari al rogo", "terroni di merda", "musulmani fate i culattoni a casa vostra" e robe di questo tipo, se non ci fosse un leader che gli dà il permesso inculcando questi messaggi nelle menti di tutti i suoi votanti-spettatori-adepti.
Coi capi c'è la democratizzazione della violenza.
Senza i leader, forse, vivremo in modo più pacifico, con meno divisioni?
Io penso che questa figura metà umana e metà divina sia la causa di svariati problemi, come l'eogismo e l'arrivismo e, chi dice che con l'anarchia non si va da nessuna parte e che i problemi si moltiplicherebbero, oltre ad avere scarsa fiducia nei mezzi intellettuali che la massa potrebbe avere se fosse slegata dai leader e dagli dei (forse dovrebbe tornare ad adorare la natura, ma avendone scoperto ogni segreto difficilmente accadrà data la mancanza di mistero..dannata conoscenza..), ne nutre poca anche verso di sé, siccome non nota in che condizioni ha da sempre vissuto il mondo coi vari capi.
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