Cosa leggo, cosa leggo: al primo posto fra i problemi della sanità italiana compaiono gli errori medici! Eppure negli ospedali chi opera e presta le cure è personale totalmente laureato, altamente specializzato.
Che abbiano studiato solo per fare carriera come io ripeto spesso (a riguardo di ogni argomento, sia chiaro, non solo nel campo della medicina)?
Pensando però all'ambiente degli ospedali, il problema può essere un altro: questi corridoi stracolmi di persone malate possono modificare lo spirito di quei bravi e buoni medici, infatti la visione di così tanta disperazione può portarli ad odiare il prossimo perchè quel gruppo di persone viene visto come il male intrinseco alla natura di cui vogliamo distanziarci, anche perchè siamo portati a pensare alla vita, senza pensare alla morte, per cui quella visione così mortifera ci e li turba.
Gruppo di malati in varie condizioni accatastati come bestie o contenitori nei magazzini. La loro dignità viene schiacciata e verranno visti appunto come oggetti da lasciare lì o spostare di qua e di là.
Ne approfitto per linkarvi una pagina in cui si parla della Nemesi medica secondo Ivan Illich: CLICCA QUI.
2 commenti:
Ok, hai già linkato un documento ma ce ne sono tantissimi di documenti su internet, e anche di libri documentatissimi dove si parla delle magagne e dello schifo che stanno dietro la medicina e la psichiatria, entrambe istituzioni assolutamente abominevoli che specula sul malessere delle persone SENZA GUARIRLE mai realmente, perchè così guadagnano di più.
Dicevo, ci sono molti documenti e libri, ad esempio "il tradimento della medicina" di Mondini, "ciò che i dottori non dicono" di Lynne McTaggart (una giornalista scientifica che da anni si occupa di sputtanare la medicina ufficiale con dati scientifici), e molti altri.
Piuttosto, passate alle medicine naturali come l'agopuntura. Funzionano davvero, non fatevi ingannare dalle pretese di scientificità della medicina occidentale, STUDIATE, INFORMATEVI
Grazie per aver menzionato quei libri, mi informerò a riguardo!
Quando andiamo in ospedale siamo semplicemente una delle tante pratiche da sbrigare, non c'è alcuna empatia.
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