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27 ottobre 2012

Vietato dire che dio non esiste. Al Vaticano piacciono le donne morte. Montezemolo e i cattolici di Todi.

Se un ateo afferma che dio non esiste, i cattolici si offendono, chiamano i carramba e lo portano in tribunale.

Notate la differenza di comportamento fra un ateo ed un cattolico: se il secondo dice che dio esiste, il primo al massimo replica ma non lo porta in tribunale per "offese".

Leggete, leggete e capirete in che condizioni sta ancora la nostra Repubblica!

Se il caso dei manifesti atei fa ridere, non fa ridere la millenaria posizione del Vaticano sulle donne: in nome della vita, che secondo loro è bella ed è un dono, ecco che le donne devono rischiare la vita durante il parto, perché l'aborto è contro la vita, quindi contro dio, quindi non lo si deve fare!
W la morte se porta la vita. Questi son pazzi e criminali!

Come? Ci sono dei catto-talebani che se la sono presa per questo post?
Non disperate: io conto come un fico secco, a differenza di Montezemolo che ha in mentre un grande centro tutto votato al cattolicesimo. Anche qui, come sopra, vi invito a leggere.

Come dice Michele Serra dalle pagine di Repubblica, "Credere in Dio, e farlo nelle forme storicamente note e socialmente organizzate, munisce i fedeli di un bonus di suscettibilità ("offesa dei valori religiosi") dei quali l'ateo non dispone; Le persone non credenti, che di assoluto hanno solo il dubbio, sono esposte da sempre alla persecuzione: dati i tempi, e visto il clima, sarà bene che si tengano in contatto tra loro, per autodifesa militante."

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