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22 settembre 2011

Pena di morte


E così negli USA continuano a vigere la pena di morte.

Ieri è stato ucciso dallo Stato della Georgia Troy Davis, accusato di aver ucciso, a colpi di pistola un poliziotto nel 1991 durante una rissa notturna.

In questa breve frase ci sono tanti scandali, vediamo.

Troy Davis, nessuno saprà mai se fu davvero lui a sparare. Assieme a lui c'erano altri ragazzi che evidentemente non sono stati acciuffati e allora, per farsi bella, la polizia avrà pensato: E' lui, l'abbiamo preso, complimentatevi con me!

Pena di morte. A che serve? A sfoltire le carceri? A far sfogare l'uomo medio incattivito dalla vita che deve dar sfoggio della brutalità assassina come il peggior hooligan? A fare da deterrente? No, i crimini continuano ad essercene, non sono calati affatto. Se uno è malvagio e pensa, grazie alla sua furbizia e cattiveria di sfangarla sempre, se ne fregherà delle punizioni, perchè anche l'ergastolo o 20-30anni di carcere dovrebbero essere un bel deterrente, invece nessuno intenzionato a rapinare, stuprare o uccidere si ferma, perchè si vive nel presente e non nel futuro.

Ucciso a colpi di pistola. Facciamo presto a scandalizzarci per l'inutile e barbarica pena di morte, ma quando ci scandalizzeremo per la libera vendita di armi da fuoco? Se non venissero vendute, con la scusa della difesa personale, non ci sarebbero morti durante le risse o sicuramente un numero molto inferiore.

Come se non bastasse, ecco questa abominevole vicenda sempre dagli USA.
Un ragazzino, dichiarandosi bisessuale, avrebbe subito pesanti sfottò dai compagni di scuola e ciò lo avrebbe portato al suicidio.
E' veramente tragico non avere nessuno al proprio fianco che ti valorizzi, che ti voglia bene all'infuori dei genitori che tanto non sono a scuola con te. Lui sapeva di dover contare solo su sè stesso, ma essendo costretto a convivere per svariate ore al giorno con infami compagni di scuola, non poteva certo trovare motivi validi per continuare a vivere non riuscendo per ovvi motivi vedere un futuro.

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