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9 luglio 2012

Monti e i tagli: bei commenti sul Giornale

Commenti tratti dal blog di Nicola Porro, che approva Monti:

Oliverotto: "FAKE CUTS questo è il vero nome della manovra. Ed un giornalista serio come lei ancora sprona un governo di professori sostenuto da un parlamento delegittimato, che pensa solo a protrarre la propria sopravvivenza, a tagliare le province? Oggi tutti sanno e nessuno ha il coraggio di dirlo, che tagliare le province non produce alcun risparmio è pura demagogia per tacitare una opinione pubblica che giustamente vuole tagliare gli sprechi. Gli sprechi stanno a Roma non in periferia ! tagliare con il criterio della dimensione è demenziale ,se si vuol tagliare si taglino le meno efficienti !!!! no le più piccole . Se guarda le ultime classifiche pubblicate sulla efficienza delle province scoprirà che ai primi posti ci sono le più piccole e le ultime istituite.Il resto serve a gettare fumo negli occhi facendo danno alle periferie che producono sostengono l’Italia. Questa campagna stampa contro le province ha mandanti precisi che vogliono perpetuare e mimetizzare i veri sprechi romani."

angelopoggio "Dal 2000 ad oggi gli impiegati pubblici sono 175000 in meno. Come mai la spesa pubblica aumenta?
Sono loro il vero problema italiano o i pubblici impiegati, quelli che guadagnano meno si 1500 euro al mese sono il capro espiatorio di questo sistema pilotato oggi da baqnchieri e finanzieri?
Boooooo vai a capire come stanno veramente le cose.

Giovanni: "Porro come al solito si allinea alla volgata corrente.
Non si tratta di essere pro o contro gli sprechi (chi è favorevole agli sprechi?), ma di capire cosa c’entrano i tagli con il debito.
Qui si usa l’economia buona per il padre di famiglia come se fosse la regola corretta per la gestione di uno stato. Ma un padre di famiglia ha una entrata certa a fronte di spese variabili: se le spese superano lo stipendio, allora si deve tagliare. Lo stato si trova in una situazione opposta, ha spese certe (per lo stato sociale) ed entrate incerte (dipendono dall’andamento dell’economia). In altre parole, le entrate dello stato dipendono pure da quanto spende. Se taglia le spese, calano le entrate.
Proprio come sta accadendo ora.
La semplice e amara verità è che il problema del debito non si potrà mai risolvere con il taglio delle spese, anche se queste fossero sprechi.
Allora avanti con il taglio degli sprechi (ma questi vanno tagliati sempre, non c’è bisogno di essere in crisi). E basta con la menzogna che tagliando gli sprechi risolveremo la questione del debito."

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