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1 aprile 2015

MEDIOEVO IN TOSCANA

PRETE NON PUO' BENEDIRE UNA SCUOLA, GENITORI INCAZZATI

Voglio andare in Islanda!

Ci risiamo, è di nuovo tempo di MedioEvo, come si suol dire.

Un dirigente scolastico non ha fatto entrare in un asilo della provincia di Pisa un prete che voleva benedire le classi con all'interno i bimbi (ennesima dimostrazione che le possibili future pecorelle del Vaticano vanno prese fin da bambine, perché altrimenti un adulto cresciuto in maniera laica o atea, si farebbe due risate vedendo un uomo vestito da donna - cioè un prete - intento a spruzzare dell'acqua per terra convinto che così Gesù Cristo, suo padre - ma non erano la stessa "persona"? - e pure lo Spirito Santo - ??? - ora proteggerà quella data abitazione) e la cosa, anziché venire applaudita da tutti quanti, istituzioni, bambini, genitori, politici, economisti, netturbini, spacciatori e pornostar, ha invece indignato i GENITORI che non solo se ne sono dispiaciuti, che non solo hanno reclamato cortesemente contro la giusta decisione (giusta poiché laica tanto quanto lo è lo Stato Italiano), ma che addirittura hanno URLATO A SQUARCIAGOLA: "VERGOGNAAAA!"


Ma vergogna di cosa?

Lo Stato italiano è laico, per cui nessun luogo che non sia dichiaratamente privato e cattolico, può imporre alla gente che ne fa parte (studenti, lavoratori, visitatori) dogmi, convenzioni, regole, leggi religiose che si scontrano con le leggi invece mutabili, migliorabili e liberali di uno Stato appunto laico, consapevola della presenza di atei, agnostici, anticlericali e diversamente credenti.
Le scuole italiane è vero che presentano ancora il crocefisso, ma non impongono a nessuno l'ora di religione cattolica, meno che mai la benedizione. Questi genitori sono persone diventate per sbaglio adulte, che forse sanno poco o nulla del posto in cui vivono o che deliberatamente snobbano le leggi italiane.
Chi vuole può benissimo farsi bene dire la propria abitazione, senza dover far perdere tempo (e spaventare) bambini innocenti costretti a vedere un uomo vestito di nero dire frasi strampalate mentre compie gesti altrettanto strambi.

Intanto, secondo una giornalista dell'ANSA, un cartellone pubblicitario sexy (a Napoli) dove si vede una ragazza prosperosa indossare sia dei jeans che una tonaca, SFIORA L'INDECENZA (solo perché sfotte le suore, mica per altro) e COZZA CON I CARTELLONI CHE ANNUNCIANO LA VISITA DI PAPA FRANCESCO (certamente solo i suoi cartelloni devono esistere, nessun altro cartello di altre religioni o contro le religioni o che le prenda in giro).

W L'ITALIETTA

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