LO SPORT E IL TG1
Non è vero che in Italia si parla solo di calcio: quando non ci sono partite di calcio fresche (cioè terminata da poco, tipo la sera prima), nei canali televisivi e in particolar modo nei TG, si parla SOLO di Formula e MotoGP.
Oggi è il turno di Ferrari, Valentino Rossi e Ducati. Manca qualcosa, manca qualcuno? SI', eccome se manca.
Innanzitutto, alla gente non frega molto di come son state disegnate, progettate e costruire le vetture, i motori, alla gente importa soltanto vedere delle sfide che abbiano concorrenti e protagonisti ben conosciuti e riconoscibili da tutti.
Poi, dato che ci sono aziende e personaggi italiani (o italiani soltanto di nome, come la Ducati appena acquistata da stranieri o Rossi con residenza, mi pare, a Londra) con dietro INTERESSEI ECONOMICI MILIONARI, ecco che i giornali che dipendono dai politici amici degli industriali se non direttamente dalle industrie (o perché di proprietà di industriali o perché da questi finanziati alla grande tramite le pubblicità), non possono fare altre che dare grande risalto alle loro imprese sportive.
Peccato che nel corso del fine settimana anche altri italiani abbiano conquistato prestigiosi obiettivi, uno di questi è sicuramente il 38enne Luca Paolini, ciclista con una vita intera passata a fare il gregario che, invece, sotto un DILUVIO FIAMMINGO, è riuscito a vincere la classica Gente-Wevelgem attaccando negli utlimi 6 km di corsa, nonostante l'età e i due incidenti avvenuti in corsa (ha usato, infatti, ben 3 bici!).
PAOLINI E IL CICLISMO, QUESTI GRANDI SCONOSCIUTI.
Sconosciuti forse perché di Luca Paolini non se n'è mai parlato, non fa audience, e perché la sua squadra e la sua bici non sono italiane? Lui sì, però...
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