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La domanda, che sarebbe bello sentire in giro, sorge spontanea:
"Ma Napolitano non aveva minimamente immaginato che la nomina di Brancher a ministro servisse soltanto per evitare all'ex manager Fininvest un bel processo?"
Ad Aprile, il presidente della Repubblica firma il "ddl sul legittimo impedimento", "per consentire al presidente del Consiglio e ai ministri il sereno svolgimento delle funzioni loro attribuite dalla Costituzione e dalla legge", ovvero per evitargli di presenziare in Tribunale e per bloccare i loro processi.
D'altronde, se Napolitano firmò il lodo/legge Alfano non poteva certo esimersi dal votare questo ddl che ne è una copia.
A metà giugno Aldo Brancher è stato nominato ministro (senza portafoglio) proprio in imminenza di un processo che lo vede coinvolto.
Napolitano, già legittimatore di una legge e di un ddl vergogna (dopo spiegherò il perchè io le ritenga tali), con la prima che non superò il giudizio della Corte Costituzionale (chissà perchè, vero?), ha firmato il decreto di nomina presentatogli su proposta di Berlusconi.
Per Berlusconi non esiste alcun senso del pudore, è risaputo (fa tutto sfacciatamente fino a quando qualche "testa calda" non gli fa notare certe indecenze), poi quando si tratta di amici come Aldo, si fa questo ed altro.
Ci saremmo aspettati qualche risposta piccata compiuta con la schiena dritta da parte di Napolitano, invece anche stavolta la delusione regna sovrana.
Dopo una settimana Napolitano (e poi lo stesso Brancher) prende la saggia decisione di negare al neo-ministro senza portafoglio il legittimo impedimento, ma non perchè sia scandaloso avere gente simile nelle Istituzioni, ma và, altrimenti non avrebbe firmato la nomina 7 giorni prima, ma semplicemente perchè sprovvisto di portafoglio.
I curiosi possono leggersi il breve testo del ddl e cercare di capire cosa si preveda per i ministri che si trovano nelle sue stesse "povere" condizioni (povere tra virgolette, siccome la collega Brambilla anch'essa senza portafoglio ha potuto spendere allegramente 15 milioni di Euro per il sito Italia.it).
Io ci ho dato una sbirciata (clicca qui), e se è vero che i "senza portafoglio" non sono menzionati, è anche vero che si parla in generale dei ministri, fra i quali possono/devono rientrare anche questi più sfortunati.
"E' legale tutto ciò che la legge non vieta"..
Voglio ben sperare che Napolitano fosse a conoscenza del passato e dell'imminente futuro di Brancher costituito di processi.
In caso positivo allora, perchè nominarlo, che senso può avere nominare un indagato? Pur avendo presumibilmente firmato una legge che non prevede protezione per i ministri senza portafoglio, ha senso nominare ministro s.p. uno che dopo qualche giorno dovrà presentarsi dinnanzi ad un giudice e magari rinunciare all'incarico?
Qui c'è l'elenco delle alte personalità presenti durante quel fatidico 18 giugno 2010:
Giorgio Napolitano (pres. Repubblica), Donato Marra (segretario generale della presidenza della Repubblica), gen. Rolando Mosca Moschini (consigliere militare del Presidente della Repubblica), Silvio Berlusconi (pres. Consiglio), Giulio Tremonti (ministro dell'Economia e delle finanze), Roberto Calderoli (ministro per la Semplificazione normativa), Gianni Letta (sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio). Spero che alcuni fra i presenti abbiano posto obiezioni..
Dal mio punto di vista, e non solo, il legittimo impedimento e lo scudo della legge/lodo Alfano sono leggi vergognose perchè se è vero che sono ottimi strumenti per difendere i membri dell'opposizione (o politici in generale) da giudici che devono far rispettare leggi ignobili contro ad esempio la libertà di parola, è anche vero che in questo momento, nei nostri anni, i giudici non giudicano e non puniscono perchè politicizzati, ma perchè dopo lunghe indagini si sono ravvisati reati, nei casi di Berlusconi, Brancher e altri, di tipo economico.
Berlusconi può anche essere malvisto da un determinato giudice, ma non da tutti. Lui vuole difendersi da ogni processo che, ripeto, non lo vede coinvolto perchè dei pm e giudici mascalzoni vogliono negargli le libertà fondamentali.
Sono leggi truffa, clamorosamente in difesa di possibili criminali, allora perchè Napolitano continua a firmare con sicumera?
Qui non si tratta di lasciar svolgere serenamente dei lavori di amministrazione della cosa pubblica, ma di difendere chi, invece, dovrebbe difendersi nei tribunali come ogni altri cittadino. Ci dev'essere massima trasparenza.
Solitamente si sente dire che "devono governare, perchè la gente li ha votati".
Ma quando mai?
Prima di tutto gli aventi diritto al voto, purtroppo, possono votare soltanto il nome del partito che più si confà ai loro ideali e, per concludere, chi viene eletto e nominato presidente o ministro non può basare la sua difesa solo su questo, siccome la gente se lasciata nell'ignoranza e/o nelle mani della propaganda (tecniche a disposizione di pochi ricchi e potenti) rischia di votare qualsiasi criminale. Se dopo la nomina si scopre che un ministro qualsiasi era veramente un criminale di lungo corso come certi "esaltati" continuavano a dire, che si fa? Si plauderà alla saggia scelta di aver buttato anni al vento perchè era giusto far lavorare serenamente un eletto?
Quando fa comodo la gente viene messa in mezzo e la si usa per tenere su svariate poltrone il peggio del peggio, in altri casi invece non viene tenuta in considerazione e non può esprimere alcuna prefenza (si pensi ad esempio al ritorno del nucleare, come ad ogni altra cosa approvata da Stato, Regioni, Comuni, etc.).
Link cronologico:
"Disegno di legge sul legittimo impedimento. Testo integrale" Subtilis
"Legittimo impedimento, Napolitano firma la legge" Il Secolo XIX
"Governo. Napolitano nomina Brancher" L'Occidentale
"Caso Brancher. Lo stop di Napolitano" La Stampa
"Il facta quotidiano" Il Fatto
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3 commenti:
... ma Napolitano non è un monarca, e l?italia non è una monarchia costituzionale. ecco forse potrebbe dimetersi, giusto per decenza, visto che il governo persegue una strada discutibilissima... ma il Presidente della Repubblica in Italia non può fare altro (per fortuna) E' preoccupant invece, per il futuro, come in Italia ancora persista il mito del Grande Leader che tutto risolve con un atto di sua illuminata volontà... questo puzza di fascismo strisciante, e una nazione in cui i cittadini sono inconsapevoli e irresponsabili va a finire, presto o tardi in una situazione di regime: questo dovrebbe preoccuparci, l'assenza dei cittadini o la loro colllusione con i poteri delinquenti, non l'impotenza dell'inquilino del Quirinale.
max
Ciao Max, anche le altre democrazia si ergono sui leader e non sui voleri del popolo che dovrebbe unirsi per discutere e votare le leggi. Con Internet e/o il telefono sarebbe possibile. Ma con un leader gli oligarchi hanno vita più facile!
D'altronde anche Barabba è stato "eletto" dal popolo...
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