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30 giugno 2010

VIP in fabbrica

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Ora che è morto un certo Taricone,
sappiamo tutto sul paracadutismo e i suoi rischi che possono toglierci la vita in qualsiasi istante della vita quotidiana a causa di sbadatezza, coincidenza..sfiga!

Tg e talk show sono sconvolti da questa notizia e su Canale 5, con la D'Urso conduttrice, si sono avvicendati vari ex mezze calzette del Grande Bordello e pensatori che, anzichè incitare le casalinghe alla rivoluzione che parte con la distruzione delle tv, compagne di prigione, hanno esaltato la figura del brav'uomo Taricone amante della vita, padre di famiglia e ragazzo coraggioso ma prudente e via dicendo.
Ore a discettare su sport estremi e famiglia, il tutto arricchito da grandi perle come: "Lui ci insegna che nessuno è protetto, che quando pensi di aver tutto in realtà non hai niente, quindi è un insegnamento spirituale potentissimo".
Zarathustra? Buddha? Gandhi? Jesus Christ Superstar?

Mi fa piacere che fosse amato, ma non è morto per salvare qualcuno.
Mi dà molto fastidio che solo ora si parli dei rischi degli sport estremi e della preparazione necessaria per affrontarli.
Quando, nel recente passato, son morte altre persone per cause simili, solo alcuni giornali ne han parlato, senza Tg pronti a rifornirci di ogni particolare, senza programmi che piangono e ci fanno piangere, ideati solo per instillare in noi dosi sempre maggiori di dipendenza da personaggi/divi/miti nati col solo apparire sul piccolo schermo.

Siccome la media di lavoratori morti in Italia è di 3 al giorno, e siccome dei rischi presenti nelle fabbriche e nei cantieri (oltrechè per le strade) non se ne parla se non quando degli operai muoiono in gruppo, penso che ci sia la necessità di trovare un VIP che in nome della corretta informazione si sachifichi in un tornio, siccome dopo la sua dipartita ci sarà sicuramente una D'Urso pronta a dirci quant'è pericoloso vivere in questo mondo industrializzato.

Quello che vediamo in questi giorni è la Tv che piange la Tv.
La gente comune non deve piangere, perchè quella Tv e quei personaggi che la popolano, come ogni altro gruppo, pensa ai membri del proprio clan.
La Tv, siccome è vista da tutto il popolo, dovrebbe parlare anche dei rischi che corrono tutti quanti nelle vesti, ad esempio, di pedoni e ciclisti in questo mondo invaso da automobili divoratrici.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Non c'è bisogno di aggiungere una parola, hai detto tutto