I canali televisivi sono nelle mani di poche persone, di pochi imprenditori ricchissimi e di qualche politico.
Dalla televisione pubblica i telespettatori sono esclusi. Devono solo guardare e ovviamente pagare.
I canali privati sono di proprietà di grandi oligarchi come Berlusconi, Murdoch e Telecom.
Anche qui non esiste gente comune, come piccoli imprenditori, artigiani, artisti. E' tutto in mano a chi fa dell'informazione e dell'arte, che diventano intrattenimento, un business.
La gente che dovrebbe lamentarsi di ciò, e cercare assieme un modo per avere a disposizione almeno un canale per diffondere a tutta la nazione i propri pensieri e problemi, non riesce a fare altro che votare un imprenditore che odia la concorrenza e la libertà di parola, odio che si è palesato ben prima delle sue leggi vergogna, proprio tramite l'uso lobotomizzante delle sue Tv in semi-monopolio con la Rai che, a causa delle reti del Biscione, s'è dovuta convertire anche lei al "commerciale".
Grazie alla Rai e grazie a Silvio, a parlare a milioni di italiani sono solo poche persone ben selezionate che non metteranno mai nulla in discussione, anzi, ci ipnotizzeranno per convincerci che non c'è vita migliore di quella passata davanti alla Tv e poi al supemercato.
Pochi venduti senza coscienza (in realtà sempre di più, a causa dei quiz e dei reality show che invogliano la gente ad entrare nel malato mondo della Tv per intrattenere la gente in modo ancora più malato) parlano a milioni di italiani, mentre chi vuole parlare di inquinamento, di diritti negati e necessari e di altre cose, può farlo tramite il proprio giornaletto che vende 10 copie.
La libertà di parola in questo regime di monopolio oligarchico è negata. Non esiste. Questo avviene ovviamente in tutto il mondo. Silvio lo sa che con la Tv si azzerano i problemi e si crea un mondo virtuale nel quale invogliare la gente a tuffarsi.
Tramite questo mezzo, infatti, realizzerà "spot" a favore del nucleare. Ci sarà solo lui e qualche scienziato appecoronato che in nome di una ricca eredità da destinare a figli e amanti, dirà tutto ciò che farà comodo al Governo, all'Enel e ai ricchi azionisti di questa come Silvio.
Agli italiani piace venerare un leader ed essere schiavi perchè in questo modo si è privi di responsabilità?
Benissimo, basta che poi il loro caro leader non invochi, pur possedendo caterve di giornali (Il Giornale, Libero, Il Foglio, Panorama e tutte le varie riviste trash sulla Tv e sui vip edite da Mondadori) e TV (Canale 5, Italia1, Rete4 e altri nuovi canali presenti nel digitale terrestre - finanziato coi soldi pubblici - col quale vendere programmi e partite e dal quale, guarda caso, è stato escluso Sky e vietato alla Rai, pur essendo presente, di entrare nel business della pay per view), uno sciopero dei lettori quando lui non è un lettore, bensi un editore, quando lui è un magnate dei mass-media, mass-media che ogni giorno ribaltano la realtà dei fatti per fornircene una virtuale preconfezionata da dei servi composti e ben pagati che ci sorridono ogni sera e ogni dì, con notizie tragiche e notizie buffe la cui combinazione crea un mondo mediamente vivibile, dal quale questi servi sperano che non ce ne libereremo mai.
Di cosa si lamenta Silvio se ad esempio le inchieste de L'Espresso non finiscono mai al TG1, se Canale 5 propone ore di discussione su Taricone e mai dei morti in fabbrica, se non quando muoiono 10 operai assieme?
Per fortuna i lettori dei giornali e dei siti/blog Internet continuano ad esistere e presumibilmente a crescere e quindi non potrà fare altro che continuare a lamentarsi, quando invece le lamentele dovrebbe appartenere solo a chi non ha voce e non ha un minimo di soldi.
Ciò di cui abbiamo bisogno è uno sciopero degli editori, non dei lettori che, certi giornalacci di regime, avrebbero dovuto evitare di sfogliare già decenni fa!
4 commenti:
Vedi, quando muore un operaio in fabbrica, dalla propaganda bollano l'accaduto come 'uno spiacevole incidente.Era un imbecille'.
Uff...e pure un drogato!!!
Quoto ogni singola parola di questo artivolo.
A quando una vera informazione libera?
Forse solo il Fatto quotidiano lo è a livelli medio/grandi?
Grazie.
Quando..quando tutti quanti scriveremo per tutti e non, come ora, che pochi scrivono per soldi.
Se si scrive per soldi, si deve tenere in conto la stesura di articoli idioti!
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