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Per la serie "interviste impossibili", trascrivo quella compiuta ieri sera (1 luglio 2010) dal TG1 a Piero Ostellino, giornalista del Corriere della Sera.
"Criticare il progetto del governo in discussione al Parlamento sulle intercettazioni è assolutamente legittimo anche perchè, francamente, il progetto è criticabile, quanto meno criticabile per quello riguarda le sanzioni ai giornalisti e le sanzioni agli editori che in questo modo diventano i censori dei giornalisti.
Però da qui a criticare un progetto criticabile e scendere in piazza e dire "Intercettateci tutti" ce ne corre, perchè vuol dire ripristinare uno stato di polizia in Italia, esattamente come c'era durante il fascismo e come c'era nei Paesi comunisti [..], quindi è molto singolare e censurabile sicuramente che alcune migliaia di italiani, che pure sono democratici e certamente amano la democrazia, scendano in piazza per dire "Intercettateci tutti", cioè in altri termini vogliono rinunciare alla democrazia per battere questo governo.
Ora, che questo governo sia battibile che non si possa battere in parlamento e perchè no con la piazza è giusto, ma batterlo rinunciando alla democrazia chiedendo che venga instaurato un regime totalitario e di polizia questa è un'altra cosa. Questo è quello che personalmente, da vecchio liberale, censuro."
Esaminando brevemente il suo pensiero, si evince che questa legge (da lui denominata progetto, giusto per calmare le acque) è criticabile solo per le multe a editori e giornalisti.
E le intercettazioni? Lui è un garantista, finchè un criminale non lo si coglie sul fatto non dev'essere indagato, processato, arrestato.. Non contento di questa dimenticanza, afferma, senza un minimo di immaginazione e attenendosi letteralmente ad uno slogan, che i manifestanti sono per uno stato totalitario in cui tutti vengono spiati, mentre è palese (e non ci vuole una grande fantasia per capirlo) che lo slogan "Intercettateci tutti" sia una provocazione: perchè intercettare tutti sarebbe impossibile oltrechè costosissimo, e perchè la gente comune ha poco o nulla da nascondere, a differenza dei politici e dei loro amici imprenditori e filo-mafiosi che si sono progettati appositamente questa legge per i loro affari legati alla corruzzione, alle ruberie diffuse, ai soldi (per poi fare tanta beneficenza, ovvio)da intascare per fra ingrassare la pancia e per espandere le loro proprietà che eliminano spazi pubblici Lo sanno tutti, tranne lui, che è un'altra legge per salvare i colletti-bianchi furbetti e/o criminali, un pò come lo scudo fiscale, i vari condoni, la legge Biondi del 1994 ("salva-ladri" e, per il pg Nino Gatto, "salva-mafiosi") e l'indulto (votato sia dall'Unione, tranne IDV, che dal Polo, tranne Lega Nord).
"Rinunciare alla democrazia per battere questo governo". Qui Ostellino non si fa tanto garantista, infatti questa frase potrebbe far dedurre che, intercettando gli avidi politici al governo, si apprenderebbero tanti di quei reati da far crollare il Palazzo. Se per "rinuncia" si intendono grandi investimenti per le intercettazioni, spie e cimici, io ci sto, d'altronde ho già scritto del fatto che vorrei politici sia poveri che spiati, affinchè siano completamente al nostro servizio, senza la preoccupazione che lavorino nelle stanze del potere politico per distruggere la concorrenza, per emanare leggi a proprio uso e consumo, per imbrogliare i cittadini/elettori dicendo una cosa e facendone un'altra perchè tanto non possono essere nè intercettati, nè arrestati (Cosentino sta ancora aspettando le manette..).
Questa maggioranza è piena di gente poco onesta che pensa ai propri affari: Berlusconi (inutile spiegare), Dell'utri (..), Cosentino (legami e affari con la Camorra: è stato accusato da un boss di "riciclaggio abusivo di rifiuti tossici" e dagli inquirenti di "concorso esterno in associazione camorristica"), Scajola (porto d'Imperia), Fitto (rinviato a giudizio per abuso d'ufficio, corruzione, finanziamento illecito ai partiti, peculato, concorso in turbativa d'asta), Bertolaso (appalti truccati, lavori affidati alla "cricca" e al cognato, etc.), Brancher (condannato ai tempi di Tangentopoli per falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti, dai quali se la cavò grazie a prescrizioni e depenalizzazioni del gov. Berlusconi; indagato per ricettazione), Matteoli (autostrada e porto ad Orbetello), etc.
Ostellino ha avuto a disposizione 1 minuto e 24 secondi, mentre il servizio, sempre del Tg1, sulla manifestazione No Bavaglio svoltasi ieri pomeriggio a Roma, è durato 1 minuto e 16 secondi, cioè 8 secondi in meno.
Quindi l'opinione di un singolo, tra l'altro più contrario ai manifestanti che al governo, ha avuto più tempo del riassunto della giornata di protesta in cui si sono avvicendati svariati giornalisti e politici.
8 secondi a disposizione di Natale, presidente del FNSI;
10 secondi per Bersani (PD);
8 secondi per Di Pietro (IDV), il cui intervento viene tagliato per parlare della presenza di Patrizia D'Addarrio, prima di chiudere il servizio.
A me non risulta (magari mi sbaglio) che i Tg solitamente facciano ascoltare ai telespettatori le opinioni di giornalisti avversi ai manifestanti, infatti non ricodo interventi simili a quelli di Ostellino dopo il comizio di piazza del PDL tenutosi a Roma il 20 marzo 2010, eppure un bravo e acuto giornalista ne avrebbe avute di battute da fare. Se non vi ricordate bene le fasi salienti di quell'evento, cliccate qui.
Ostellino, a differenza di Bersani e Di Pietro, concentra la sua critica al progetto (come se fosse ancora un'idea e non un progetto di legge, cioè un ddl in via di approvazione!) in quanto sanziona la sua professione nei casi in cui vengano pubblicati atti segreti.
Legittimo, però anzichè parlare di fascismo e comunismo io avrei parlato, se fossi stato al suo posto, delle limitazioni inflitte a magistrati e forze di polizia che rischieranno seriamente di non poter più arrestare svariati criminali.
Perchè? Perchè ad esempio per beccare un pedofilo tramite intercettazioni ci vogliono 6 mesi, a volte 12, e non 2; perchè non sarà possibile usare cimici, come dice Fini, nell'auto della moglie di un boss mafioso; perchè non ci saranno limitazioni solo nei casi di mafia e terrorismo, ma un criminale legato ad una cosca non è mica iscritto all'albo dei malviventi.
Ma non mi stupisco: molti politici si dicono contrari al reato di "concorso esterno in associazione mafiosa" che, grazie a questa legge sulle (contro le) intercettazioni, probabilmente vedrà sempre meno condannati, siccome un mediatore, come Dell'Utri, fra la Mafia e la politica e gli affari, non potrà più essere intercettato se non per 2-3 mesi, perchè non mafioso.
Ci sono altri due aspetti, uno tra l'altro molto inquietante.
E' stato proposto il divieto di arresto per chi è colto in un atto sessuale di lieve entità con minorenni e l'obbligo di rettifica entro 48h per i siti e i blog. Anche di questo Ostellino non ne parla, ma, nonostante ciò, è una "prestigiosa" firma del "prestigioso", anzi dell'"autorevole", Corriere della Sera.
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4 commenti:
Straquoto tutto. Se posso contribuire a procurarti un altro mal di stomaco, ti consiglio di dare un'occhiata all'intervista rilasciata da Piero Sansonetti su La Discussione a proposito delle proteste contro il DDL Bavaglio.
Ostellino al confronto diventa una via di mezzo tra Giovanni Falcone e Che Guevara.
Questo il link (PDF): http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=SLUBI
E' veramente incredibile come possa esserci ancora gente che non ha capito la catastrofe che potrebbe provocare il "progetto" sulle intercettazioni.
Ma ancora dobbiamo perdere tempo a spiegarlo? Ma è assurdo!
E un organo di informazione nazionale come il TG1 perde autorevolezza ogni giorno di più, con questi servizi mal orchestrati! Ma è sempre la stessa solfa, che parlo a fare!
Che schifo...il corriere della sera si è schierato definitivamente...
Grazie Alessandro, tra poco andrò a leggerlo!
Hai capito la finezza, eh, Umberto? Progetto..anzichè progetto di legge/ddl.
E' solo un progettino..un'idea..se vuoi criticabile..se vuoi no..w la libertà :)
L'autorevolezza dipende dalla forza, il TG1 ce l'ha perchè sta sul canale numero 1 e perchè viene "pompato" dai politici e "diretto" da questi.
Sì-sì, Alex. Ho appena letto che nella prima pagina odierna, han ben pensato di evitare di scrivere il nome del partito "PDL" nella notizia che riportava lo scandalo di un consigliere romano..Zaccai mi pare sia il cognome. Il TG2 idem: niente nome e niente partito!
Era uno a caso che passava da lì, magari un consigliere kumunista di minoranza abituato a stare fra squatter e droghe ahahah
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