Non fidiamoci dei giornalisti stranieri!
Molto spesso nella blogosfera si prendono ad esempio varie famose testate giornalistiche straniere per mostrare la fondatezza dei propri dubbi sull'operato di Berlusconi.
Penso sia capitato a tutti, me incluso, ma ci sono almeno due però da evidenziare (o sottolineare, fate voi):
1) Giornali come Times, Economist, NYTimes, etc., son tutti di proprietà di oligarchi, di finanzieri che Berlusconi se lo mangiano, di gente che mostra le notizie così come essi stessi, come i loro colleghi/rivali di casta e come il governo USA (e stretti alleati) vogliono.
In primis l'economia, il dominio del capitale occidentale nel mondo, poi la bontà delle scelte degli uomini bianchi al comando, comprese quelle guerrafondaie e come non pensare che non usino la povertà, assolutamente da combattere, come scusa per invadere Paesi non industrializzati e iniziare lo sfruttamento di risorse naturali e umani per mezzo anche della tanto acclamata scolarizzazione che crea servili impiegati e tecnici e poi consumatori insaziabili? Inutile dire, ma lo dico, che i problemi riguarderanno il calo dei profitti, i problemi in Borsa, non i licenziati, disoccupati, l'inquinamento e non saranno incluse le proteste di minoranze, anarchici, ambientalisti, insomma gente onesta! Negli USA, di volta in volta, verrà dato spazio all'opposizione che può essere repubblicana o democratica, ma ciò non è sinonimo di libertà di stampa e parola, infatti fan parte della stessa cricca di miliardari.
2) Questo tipo di quotidiani e riviste, dipendendo da proprietari che occupano posizioni di vertice in svariati settori e dipendendo dalla pubblicità di altri industriali, genera notizie e attacchi contro personalità altrettanto ricche e famose, mostrando ai lettori motivazioni legali e morali.
In questo esempio ricade il nostro premier Berlusconi che viene spesso attaccato, e giustamente, dai media stranieri, ma come detto, non dobbiamo farci ingannare.
Infatti è facile notare nella storia di questi giornali la disparità di trattamento fra alleati e nemici (se commette un reato un amico, non se ne parla o se ne parla 100 volte di meno) e fra alleati non tanto allineati e quelli più servili.
Berlusconi ricade fra gli alleati non tanto allineati, infatti se ha appoggiato le guerre in Iraq e Afghanistan, ha anche stretti rapporti economici e d'amicizia con la Russia di Putin e la Libia di Gheddafi invisi ai poteri forti occidentali.
Tutto ciò per redarguirvi dal prendere come verità assoluta ogni cosa, anche se veritiera e utile alle nostre tesi, detta dai famosi giornali stranieri e dalle associazione cosidette non-governative come Freedom House, poichè per una verità detta ce ne sono 10 scomode censurate.
Altro che "legge bavaglio".. e lo dico io che sono contro questa ennesima legge-vergogna.
2 commenti:
Freedom House, che tra l'altro significa CASA DELLA LIBERTà auhauhahuuah
AHAH sì sì..tutto torna
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