Bella roba, complimenti!
Hanno annusato un ottimo nuovo business e vi si sono fiondato senza alcun controllo e quindi senza alcun rispetto verso le persone. D'altronde stiamo parlando di un'azienda che da un secolo produce automobili orrende.
Bella roba, complimenti!
Hanno annusato un ottimo nuovo business e vi si sono fiondato senza alcun controllo e quindi senza alcun rispetto verso le persone. D'altronde stiamo parlando di un'azienda che da un secolo produce automobili orrende.
Piccola premessa. A me i social non piacciono e non mi frega nulla difenderli, però non si possono dire cavolate come questa:
Ora i social network come Facebook non sono responsabili dei contenuti, anche perché a differenza di ciò che scrive questo giornalista su Repubblica (il famoso Federico Rampini), non sono i social a diffonderli, bensì gli utenti.
I social mica possono controllare ogni post, e comunque i loro addetti alla censura ce li hanno eccome.
Come mai Rampini dà ragione a Trump?
Perché lui scrive per un "media tradizonale" che in realtà non ha nulla a che spartire con un social: i primi campano scrivendo articoli e vendendo copie (sia cartacee che digitali) + spazi pubblicitari, mentre i secondi offrono spazi digitali alle persone comuni (che in quanto tali possono scrivere cavolate a titolo personale) e spazi pubblicitari digitali.
I secondi, cioè i social network, non hanno alcun privilegio. Sarebbe come accusare hosting come Aruba e SiteGround dall'esimersi di censurare i contenuti delle persone che hanno acquistato i loro spazi per creare i loro siti. Se i loro siti diffondono cavolate, saranno questi singoli a dover eventualmente pagare multe o altro. Mica gli hosting!
Mah!
Il giornalista de La Stampa Luigi La Spina scrive alcune cose molto semplici e allo stesso tempo molto giuste e profonde:
1 - se i cittadini devono rispettare le regole, chi le impone deve rispettare i cittadini;
2 - perché accusare le persone che affollano il centro delle città nei giorni che precedono il Natale, quando indossano la mascherina e quando è stato loro concesso di farlo?;
3 - non c'è rispetto verso i cittadini quando si modificano norme pochissimi giorni prima di quando vanno in giro, chiedendogli sacrifici sia per le loro tasche che per i loro affetti;
4 - le famiglie hanno il dovere di obbedire alle leggi, ma anche il diritto di programmare la loro vita con un certo anticipo, senza correre dietro ad annunci dell'ultima ora;
5 - negli ultimi giorni le curve dei contagi, dei morti e dell'occupazione dei letti nelle terapie intensive non hanno manifestato variazioni così clamorose da giustificare provvedimenti d'urgenza o che non fossero programmabili per tempo;
6 - le difficoltà dei cittadini vengono accentuate dalla molteplicità delle autorità che emanano le regole di condotta, come ad esempio Zaia che ha prescritto regole aggiuntive;
7 - la geografia dei contagi non presenta una distribuzione territoriale molto diversa tra regione e regione, perciò non sembrano giustificate norme diverse imposte dalle regioni i cui presidenti sembrano pervasi da deliri di vanità.
Giudici indagano sui CRIMINI DI GUERRA dei soldati?
Trump li vuole punire.
Ecco chi è l'ennesimo eroe farlocco di Salvini e gli altri stronzi.
Tra poco sarà chiaro a tutto il mondo che l'amichetto di Silviuccio e Matteuccio è un dittatore e farà una brutta fine!
Stanno veramente uscendo di matto:
prima ci vietano di uscire di casa se non per i soliti motivi del cazzo, poi all'improvviso ecco la stronzata del secolo: a Natale fate pure il cenone (e il pranzo no?) coi famigliari o con chi diavolo volete, basta che siate in pochi.
E che vuol dire in pochi, e chi controlla? Non controllerà nessuno. E poi che vuol dire "salviamo il Natale". Cos'è, il titolo di un filmetto per bambini creduloni? Io sono ateo e anticlericale e del natale (minuscolo) me ne frega una beata minchia! Cioè, prima c'è un grandissimo pericolo di contagio, poi però il giorno di natale chissenefrega...
MA ANDATE A CAGARE PERBENISTI CONSERVATORI DI MERDA
SIAMO ALLA FOLLIA PIU' TOTALE:
e non puoi sederti su una panchina che ti rifilano una multazza da 400 euro, tipo di 4 volte maggiore rispetto a quella che si prende chi passa col semaforo rosso (!!!);
e non puoi vedere gli amici al chiuso e neanche all'aperto in zona rossa (nelle altre non so, io sto nella rossa, eppure non conosco nessun malato);
e c'è il coprifuoco, come se coi bar e locali chiusi la gente, col freddo che fa ora di notte, uscisse a far baldoria (che poi anche se la facesse, basterebbe mandarli via e multarli, altrimenti che paghiamo a fare vigili, polizia, ecc.?);
e non puoi uscire, a quanto pare ma forse no (chi ci ha capito qualcosa?), di notte col cane neanche nel caso debba fare la diarrea;
e quando esci devi sempre avere l'autocertificazione e indossare la mascherina anche se cammini da solo con la bocca chiusa;
e infine cosa leggo? 6 anni di galera per chi va a trovare un amico.
E QUESTA NON SAREBBE DITTATURA SANITARIA?
Se lo affermi passi per NEGAZIONISTA, quando io non nego assolutamente l'esistenza del virus, ma disapprovo totalmente le ennesime misure liberticide del governicchio Duce-Conte Bis. E no, non ho mai votato a destra!
Leggete le meraviglie del sogno americano:
il sistema sanitario degli USA è il più costoso al mondo, ma il 33% dei cittadini non può andare dal medico;
27 milioni di statunitensi sono privi di assicurazione sanitaria;
54 milioni soffrono di insicurezza alimentare;
il 16% dei bambini mangia poco (e suppongo male);
il 50% dei nati dopo il 1980 guadagna meno dei loro genitori (nati dal 1940 in avanti).
Fonte: Moises Naim, politologo intervistato qualche giorno fa da La Stampa
Ecco un piccolo estratto di un articolo comparso oggi su La Repubblica relativo alle lamentele di alcuni presidenti di Regione in merito ai colori delle varie regioni in base ai vari parametri che possono rendere un territorio più o meno pericoloso e contagioso.
"Fontana si sente preso a schiaffi dal governo, ma in Lombardia nell'ultimo mese i pazieni Covid-19 sono passati da 335 a 5.525, con quelli in terapia intensiva da 39 a 507, occupando il 47% dei posti letto (la soglia critica è fissata al 30%).
Nino Spirlì presidente della Calabria grida allo scandalo anziché lavorare affinché i suoi miseri 150 posti in terapia intensiva non vengano occupati. E invece ricorre al Tar contro la chiusura della sua regione.
La destra usa i suoi presidenti di regione per abbattere il portone di Palazzo Chigi.
Dopo il post di ieri, eccone un altro con due lettere trovate questa mattina su La Repubblica.
"Dopo ore di attesa al telefono e dopo vari tentativi, parlo con la Asl. Attendo poi la chiamata per effettuare il tampone, ma non la ricevo. Sono in attesa da 8 giorni.
Un contatto stretto, frequentato il giorno prima dei sintomi, è risultato positivo, ma è l'unico a dirmelo perché l'Asl non si occupa del tracciamento.
Con oggi sono passati 14 giorni dalla comparsa dei sintomi e non ho indicazioni dall'Asl".
"Mia figlia di 8 anni ha effettuato il tampone presso l'hotspot scolascisto di Pinerolo (nessuna coda), ma dopo 1 settimana nessun risultato, con lei che sta bene e piange perché vuole uscire.
Al Sisp di Pinerolo nessuno risponde, risulta sempre occupato, mentre al laboratorio di analisi di Pinerolo e Rivoli, non sanno in quale centro si trovi il tampone.
Unica risposta ottenuta: Possono volerci dai 10 ai 15 giorni per l'esito.
Sono queste le strategie piemontesi pianificate questa estate?"
Leggo e riporto da La Stampa di qualche giorno fa:
"Sono positiva da 2 settimane e nessuno mi contatta per fare il tampone. Asl col telefono staccato. Un disco da giorni ripete che dato l'elevato numero di richieste non possiamo gestire la telefonata. Il numero verde 1500 dice di chiamare l'Asl e quello della Regione Piemonte dice che posso solo sentire il mio medico ma lui non risponde da 3 giorni.
Non posso andare a fare il tampone a piedi perché positiva e non ho l'auto per andare in un drive through, che comunque sono su appuntamento stabilito dall'Asl.
L'unica soluzione sarebbe un tampone domiciliare, ma come organizzarlo? Domandando se posso ritenermi libera in quanto ormai senza sintomi da molti giorni (con 21 gg passati dalla posività) mi rispondono non automaticamente, solo su nulla osta dell'Asl che non risponde e non mi contatta.
Siamo tutti in un inferno alla mercé delle interpretazioni personali e fantasiose di 750 decreti e documenti".
Se verranno occupati i 2.500 posti letto nei reparti delle terapie intensive, ci sarà il nuovo lockdown (ma porc...!!).
60 milioni di italiani fregati da 2.500 posti, ma siamo fuori? Ma cosa siamo un Paese del terzo mondo?
Forse no, spero, semplicemente il governo e le regioni hanno sottovalutato il problema questa estate.
Vi rimando a 2 articoli sulla mancata creazioni di nuovi posti letto.
"Il nostro governo avrebbe dovuto informare il Segretario Generale del consiglio europeo di aver adottato misure restrittive delle libertà fondamentali. Non avendolo mai fatto, la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo (CEDU) deve considerarsi pienamente vigente sul territorio nazionale ed è quindi possibile per i cittadini chiederne il rispetto dinanzi ai Tribunali nazionali e alla Corte europea di Strasburgo".
"È stato l’Osservatorio Permanente sulla Legalità Costituzionale a presentare un esposto al Consiglio d’Europa.
L’Osservatorio è nato da una costola del Comitato Rodotà presieduto dal giurista Ugo Mattei, proprio quando, causa pandemia, sono state imposte le prime limitazioni alle libertà. È formato da professori e giuristi di varia estrazione".
"Prima considerazione. La nostra Costituzione prevede che le libertà fondamentali si possano limitare solo con le leggi. Sono previsti i “poteri eccezionali” da parte dei governi unicamente in caso di guerra.
Lo Stato di emergenza della protezione Civile, invece, consente di intervenire tempestivamente per calamità naturali ma non autorizza limitazioni delle libertà fondamentali, se non per quanto indispensabile (si pensi, ad esempio, al divieto di circolare in zone terremotate per rischio di crolli).
Ne consegue che il governo, intervenendo su libertà fondamentali attraverso decreti del Presidente del Consiglio (Dcpm) ha usato uno strumento inadeguato".
Fonte: https://blog.ilgiornale.it/locati/2020/10/23/liberta-negate-si-puo-fare-ricorso/?_ga=2.142499892.722497503.1603739935-513048104.1603739935
Come al solito i TIGGì non fanno altro che farsi enormemente preoccupare per il VIRUS mostrandoci numeri, grafici, mappe pieni contagi.
Per potenziare il messaggio intervistano malati o ex malati.
Non parlano mai dei guariti, tranne quando ad uscirne è qualche VIP.
Il termine 'dittatura sanitaria' sarà abusato e sarà stato ideato dalle Destre, per carità, non lo metto in dubbio, ma quando sento parlare certi medici non posso non intravedere un oscuro futuro (e presente, dirie) in cui ogni nostra azione viene valutata e spesso repressa dai medici e da chi pende dalle loro labbra.
I medici non sono anche quelli che infliggono abusi ai poveri malati di mente nei manicomi? Ecco perché dobbiamo stare attenti ad alcuni camici bianchi!
Sentite le parole di tale Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell'ATS di Milano:
"Se con gli interventi attuali non riusciamo a ridurre la mobilità del 50%, occorrerà fare di più consentendo spostamenti solo da e per scuola, lavoro e spesa".
Se non riusciamo a ridurre la mobilità. Non se riusciamo a ridurre i contagi.
Mette già il piede in avanti il furbone.
Continua:
"A chi risultasse positivo invieremo un SMS con questionario in cui elencare i sintomi e i CONTATTI STRETTI avvenuti nelle ultime 48 ore a partire dai conviventi e dai colleghi. Così potremo mettere SUBITO in QUARANTENA TUTTE LE PERSONE a rischio".
Capito???
Tutti i tuoi contatti chiusi in casa con una bella quarantena anche se non hai sintomi. E questo solo perché un tuo collega è positivo.
PAZZIA TOTALE.
I medici facciano i medici e non i legiferatori, altrimenti diventano soltanto dei SADICI.
Non abbiate troppo timore: una minima parte dei malati è in gravi condizioni.
La maggioranza è asintomatica e una parte non molto rilevanti ha sintomi lievi.
Tutti i giornalisti e i politici schierati a favore delle nuove norme antidiffusione del virus Covid-19, non fanno altro che ripeterci la gravità della situazione attuale, parlandoci di un aumento incredibile dei casi di positività tra settembre e ottobre (2020).
Ciò è vero, ma manca un pezzo.
In teoria un giornalista (non dico un politico, per carità) dovrebbe completare l'informazione sottolineando non soltanto ciò che fa evidentemente comodo alla sua parte, ma ogni dato disponibile alla massa.
Anche se questo dato è liberamente rintracciabile e leggibile da tutti quanti, il fatto che solamente gli altri dati vengano diffusi con toni apocalittici, modifica la nostra percezione del pericolo.
Vediamo dunque i dati che non possono mentire:
Come potete vedere da questo grafico ufficiale della Protezione Civile, il numero deie positivi sta sì salendo (sono rappresentati dalla linea GIALLA), ma anche il numero dei guariti sta salendo di molto (linea VERDE).
E i morti? Beh, i morti sono quelli rappresentati dalla linea GRIGIA e, come potete notare senza aver bisogno di alcuna laurea o esperienza in campo grafico, il loro numero non è per nulla salito!
Quindi a me viene da ipotizzare che al momento il VIRUS sia meno potente e pericoloso e dunque mortifero rispetto alla scorsa Primavera. Non so ovviamente dirvi il motivo e neanche se la cosa andrà avanti così, ovviamente lo spero, ma al momento questi sono i dati ed è bene evidenziare questo fatto positivo, ovvero che il numero dei morti non è per fortuna preoccupante.
Ciò, purtroppo, non viene evidenziato dai giornalisti, e neanche dai politici, perché fa più notizia urlare il numero dei positivi che sta crescendo.
Un altro dato molto interessante e, anzi, importante, è quello fornitoci dall'Istituto Superiore della Sanità, che ci informa che l'80% circa dei morti aveva soffriva già di gravi patologie e che l'età media dei morti si aggira intorno agli 80 anni.
I giornalisti dovrebbero anche dire qualcosa sulle mascherina all'aria aperta: va bene cercare di limitare i contagi quando le persone si raggruppano, ma che senso ha obbligare tutti a indossarla anche quando il singolo cittadino cammina da solo con la bocca chiusa con magari intorno e distanti al massimo 2 o 3 persone, cosa che avviene spesso in periferia e nei paesini?
Mi sa tanto di mossa propagandistica, ideata da chi non ha il coraggio di ammettere che le altre soluzioni hanno fallito. Penso ai trasporti pubblici e magari anche ai mancati controlli in ogni zona delle varie città, in cui magari molti ragazzi affollano i locali dentro e fuori stando tutti appiccicati senza mascherina. Mi pare davvero assurdo obbligare uno che cammina a stare con la mascherina, per poi vedere migliaia di persone al bar e in discoteche come se nulla fosse!
Dal Recovery and Resilience Facility (RRF), l'Italia riceverà 191 miliardi e 400 milioni di euro.
Attenzione: ben 127 milioni e 600 mila euro sono in prestito.
Non finisce qui:
anche i 36 miliardi del MES destinati a finanziare gli investimenti in sanità sono classificati come prestito, andando quindi a pesare sul debito.
Qualche giorno fa 2 ragazzi sono morti in autostrada dopo aver colpito uno o più cinghiali che la stava attraversando.
Questa notizia ha fatto il giro dei notiziari, dei giornali, perché è davvero insolito che degli animali transitino per una strada di quel tipo con tanto di reti, protezioni e con quel traffico a volte massiccio e comunque sempre veloce.
Incidenti simili capitano nelle strade minori di campagna e collina, che io sappia non è mai successo nelle nostre autostrade.
In questo post non voglio accusare chi le gestisce, ma accusare invece, come al solito, i giornalisti che realizzano TITOLI BECERI che incolpano i cinghiali.
Questo un titolo presente nella PRIMA PAGINA del quotidiano La Stampa del 2 Ottobre 2020:
"I cinghiali causano un incidente"
Ma come sarebbe a dire CAUSANO?
Il problema non sono loro che evidentemente non hanno trovato un passaggio per superare quell'impiccio che per loro è l'autostrada.
Il problema è la nostra VELOCITÀ: incidenti simili, infatti, in passato non potevano di certo accadere.
Se noi ci spostiamo veloci, andando CONTRO LA NOSTRA NATURA, è normale che qualsiasi cosa contro cui ci scontriamo (un albero caduto, un masso, un cassonetto, un animale, un furgone, ecc.), possa causare danni a noi e agli altri.
Non voglio certo dire che non dobbiamo usare i mezzi a motore, perché anche io li uso e so quanto sia comodo poter fare tanti km in poco tempo, riparandosi oltretutto dalle intemperie. Ma dobbiamo sicuramente essere CONSAPEVOLI del fatto che la velocità implica un possibile problema che può causare una TRAGEDIA immane.
Guardate come i nostri amati politici prima pensino una cosa e poi ne facciano un'altra per il proprio tornaconto, per fare uno sgarro ad un rivale o perché si vergogna di vecchie scelte (tipo riforma delle pensioni by Fornero).
Ma ci sono anche i sindacati che per partito preso si scagliarono subito contro il Jobs act.
Fonte: La Stampa (2016)
Pazzesco come l'Unione Europea se ne freghi altamente dei diritti umani in nome di non si sa bene cosa.
D'altronde sempre "lei" ha dato miliardi a quel maledetto di Erdogan per i migranti siriani, per "proteggere" i propri confini (e poi se la prende con Salvini, lol).
Fonte: La Stampa