In un periodo in cui ci sono tantissimi contagiati e morti, è normale voler e dover rispettare le regole imposte da Governo, Regioni, ecc., perché sono improntate sul buon senso, ovvero sul distaccamento sociale per evitare il più possibile nuovi casi di contagio.
Però, se fino a qualche settimana fa era possibile lavorare parzialmente, camminare, fare sport, spostarsi, ecc., pur sempre rispettando le distanze gli uni dagli altri, perché, poi, improvvisamente, sia istituzioni che cittadini si sono istericamente impanicati, al punto da accusare gente innocente per strada?
Devono rendersi conto di due cose molto semplici.
Uno: i contagi avvengono nella stragrande maggioranza dei casi in posti ben determinati, come mezzi pubblici (tram, bus, treni, aerei), luoghi pubblici (bar, discoteche, scuole, palestre, chiese, ospedali, case di riposo, ecc.), luoghi privati (alcune fabbriche e alcuni uffici a seconda dei lavori da svolgere e dalla densità di persone in spazi limitati).
Due: gli attuali malati e morti sono persone contagiate non in questi giorni di clausura, di quarantena, di arresti domiciliari, ma nei giorni precedenti, si può andare indietro anche di una ventina di giorni, senza tralasciare il fatto che molte persone vengono ricoverate in ospedale non al palesarsi dei sintomi, ma quando hanno già problemi piuttosto gravi.
Visti i punti Uno e Due, mi pare ovvio che sia da considerarsi assurdo il vietare alle persone di recarsi nelle piazze e nei parchi. Non dico che il rischio non ci sia, ma è limitato, anche perché ormai le persone sono preoccupate e quindi si pensa e si spera responsabilizzate.
Questa limitazione dei nostri spostamenti deve finire il prima possibile, perché le persone non riescono più a sopportare il fatto di non poter andare a lavorare per guadagnarsi di che vivere e di non poter poi, nel tempo libero, andare a distrarsi nei più disparati posti.
Bisogna fare attenzione e bisogna punire chi si assembra, ma lasciate la libertà ai singoli e alle famiglie di respirare!
Se fino a qualche giorno fa camminare e correre non era un reato, perché adesso lo è?
CAPRAVIRUS!
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