Ogni occasione è buona per sentire/subire le solite frasi ad effetto (ad effetto forse una volta, ma pur sempre crimonose) di Silvio Berlusconi.
Ogni evento viene usato a sproposito da Berlusconi che anziché parlare del tema del convegno, inaugurazione, etc., si esprime sempre con toni duri contro i magistrati. Comizi, videocassette registrate nel suo studio e diffuse a reti unificate, telefonate nei talk-show televisivi, interventi in Rete e nei club della Brambilla e, come bomba atomica, i ritrovi internazionali dove, come oggi, sparla della Magistratura, anzi la accusa pesantemente di azioni eversive, infatti secondo lui questa cerca di modificare i risultati elettorali, quindi di andare contro la democrazia, e indaga sempre senza alcun motivo (contro di lui, ma non lo dice, perché il suo senso del pudore ha un limite, uh), se non per scopi politici di cui prima.
Peccato che i magistrati non facciano tutto di loro spontanea iniziativa, infatti è stata la Bresso a chiedere il riconteggio dei voti delle Regionali 2010 in Piemonte, e peccato che se un magistrato indaga qualcuno per corruzione, tanto per dire un reato facile-facile, un motivo penso proprio che ci sia e penso inoltre che questo indagato farebbe eticamente bene ad entrare in politica (con la quale uno spavaldo può intascare mazzette o fare leggi per le sue aziende) solo dopo il terzo grado di giudizio il cui esito lo scagione da ogni accusa, senza però badare a prescrizioni o amnistie/indulti.
Qualche giornalista televisivo e non solo dovrebbe replicare affermando che se qualcuno ha truffato nelle elezioni regionali piemontesi, quelli son stati degli alleati di Cota (Lega Nord), non la Sinistra e i magistrati. Se qualcuno ha preso schede elettorali degli italiani all'estero e le ha bruciate con gli amici ndranghetisti questi son stati politici-criminali a lui vicini, non Prodi, Veltroni o i magistrati.
Ovviamente quando è la destra ad accusare di brogli l'avversario, è tutto giusto, normale, quando una cosa legittima come la richiesta della Bresso proviene da sinistra, allora si grida al golpe anche se son state rispettate tutte le procedure democratiche.
E i moderati italiani (in realtà dei cattotalebani)? Non si accorgono di questa (una della tante) incongruenza e continuano a votare per questi "buffoni"!
Dicevo della corruzione, delle indagini su gente che ha usato ogni metodo per arricchirsi, fra questi rientra ovviamente Berlusconi che ha ancora alcuni processi in corso. I pidiellini, compresi i finiani, vogliono che il presidente del Consiglio non debba sentire su di sè il peso di questi, ovvero vogliono che questi vengano sospesi. Fantapolitica vorrebbe che in questo modo la gente potrebbe benissimo votare un ladrone o un mafioso inquisito, per questo dico che se uno ha processi pendenti deve farsi da parte fino a che non finiscono.
Essere contro questa mia regola, è andare contro la legalità!
Scommetto quello che volete che se al potere ci fosse un'altra personalità della destra non ci sarebbero questi processi che, infatti, non nascono per le sue idee politiche ma per fatti ben concreti legati al suo portafoglio.
E se la sua fosse una tattica per distrarci? Ci pone un problema che non esiste (quello della magistratura che esiste, ma per altri motivi), così la gente più pigra ed ignorante prende le sue difese e fa circolare questo parere che però diventa sempre più oggettivo, così nel frattempo lui può compiere altre porcate, ovvero comprare parlarmenti o fare affari messi in piedi grazie alla politica, come i soldi che probabilmente ha da guadagnarci tramite i gasdotti libici e russi (parola di diplomatico USA).
2 commenti:
Nel caso delle regionali in Piemonte, le persone che votarono le liste incriminate, hanno - sulla base delle indicazioni fornite anche tramite mezzi stampa dal competente ministero degli interni - espresso il voto per la lista e (dato che si votava la rielezione del presidente della Regione) per il presidente che ritenevano collegato alla lista, anche senza mettere un'altra voce sul nome del presidente che volevano indicare.
Infatti, e' utile a tutti rammentare che proprio i giornali (la repubblica, la stampa ...) chiarivano che bastava votare la lista per dare il voto al presidente collegato . La gente non poteva certo sapere al momento del voto, se la lista collegata alla candidatura del presidente era stata valida o meno. E' percio' in questo senso - e non certo in altro - molto molto discutibile la sentenza del TAR Piemonte, che di fatto non riconosce la volontà della gente nel voto.
Si sarebbe dovuta salvaguardare la volontà dell'elettore dichiarando decaduti i consiglieri eletti nella lista incriminata ma mantenendo l'intenzione di voto per il presidente collegato alla lista.
In questo modo sarebbero stati giustamente puniti coloro che avevano cercato di forzate le norme elettorali a insaputa dell'elettore, ma si sarebbe salvaguardata la sua volontà.
E' questo che lascia perplessi e non e' condivisibile!
Certe liste non dovevano esserci o sbaglio?
Al momento, cmq, stanno vedendo il da farsi, nessuno ha detto a Cota di andarsene puntandogli un mitra in testa..
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