Visto che certi termini vengono usati a spron battuto per settimane e settimane (per poi cadere nell’oblio, vittime di nuove mode passeggere), ecco il significato di quelli ora in voga:
Austerità: Atteggiamento e comportamento personale rigido e, a volte, intransigente nel contenere i desideri, le esigenze, le abitudini e il contegno.
Negli anni ’70, nome dato a una serie di misure atte a ridurre il consumo di derivati del petrolio.
Conseguenza: si dovrebbe spendere meno.
Negli anni ’70, nome dato a una serie di misure atte a ridurre il consumo di derivati del petrolio.
Conseguenza: si dovrebbe spendere meno.
Austèro: dicesi delle sostanze e in ispecie dei vini che rendono la lingua arida, secca, e quindi producono al palato impressione spiacevole.
Equo: convenevole, giusto, ragionevole, parallelo. Simile al vero, simile al giusto, e quindi che è naturale, che conviene. Giusto, non secondo il rigor della legge, ma secondo natura e convenienza, vale a dire con una certa moderazione e mitigazione ragionevole.
Conseguenza: si prendono i soldi, pochi, da tutti.
Conseguenza: si prendono i soldi, pochi, da tutti.
Rigore: rigido, duro. Oggi si usa metaforicamente per asprezza e severità.
Conseguenza: si controllano i conti con regolarità e si punisce chi non ottempera alle disposizioni fiscali.
Conseguenza: si controllano i conti con regolarità e si punisce chi non ottempera alle disposizioni fiscali.
Sacrificio: render sacro. Offerte a dio o agli dei, consistenti in vittime e doni.
Privazione, perdita alla quale uno si rassegna.
Conseguenza: se ci prendono soldi dalle pensioni o tramite svariate tasse, dobbiamo subire e basta.
Conseguenza: se ci prendono soldi dalle pensioni o tramite svariate tasse, dobbiamo subire e basta.
Sobrio: sano di mente, savio e in senso morale moderato.
Temperante nel bere e nel mangiare e in generali nei piaceri. Usa certe cose con discrezione e moderazione.Conseguenza: non pervenuta.
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