A fine ottobre morì Claudio Marsella, dipendente ILVA nel reparto ferroviario.
E cosa veniamo a sapere oggi? Che in quel reparto una volta gli adetti all'armamento dei carri ferroviari lavoravano o in coppia se non in tre, non da soli come accade da un po' di tempo a questa parte.
Capito?
Il Corriere del Mezzogiorno ci fa sapere una brutta statistica: dal 1993 gli operai morti sono ben 45 e per le più disparate cause: cadute dai ponteggi, esplosioni di macchinari, crolli di gru o perché colpiti da pesanti bramme. Nel 2004 un operaio di 45 anni, Saverio Paracolli, morì dopo essere rimasto incastrato fra un tubo e un'apparecchiatura usata per smussarlo..
E chissà che anche alla FIAT non accada un incidente, dato che dopo il nuovo accordo del 2010, a Pomigliano d'Arco, finito di lavorare su di un'autovettura, devono iniziare subito, senza poter fiatare, a darsi da fare sulla successiva.
Intanto l'ILVA di Taranto vuole mandare in cassa integrazione ben 2 mila operai, dell'area a freddo, per ben 13 settimane.
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