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24 marzo 2020

RAI2 (STORIE ITALIANE) SFRUTTA I MALATI PER FARCI STARE A CASA

Come al solito la Rai non poteva esimersi dal comportarsi in maniera mielosa e paternalistica.

Qualche giorno fa ha mandato in onda un'intervista ad un malato di SLA (evviva, sono contento se ne parli) col titolo "CORONAVIRUS, IL MESSAGGIO DI PAOLO PALUMBO".

Di primo acchito non c'è nulla di male, ma a me piace fare dietrologia spicciola e vi spiego in breve il mio pensiero:

dato che molti politici, giornalisti e cittadini attaccati alla finestra con fare melanconico, ma anche un po' da nazista con la zucca vuota, sono convinti che in giro ci siano assembramenti di persone e persone che ungono il prossimo camminando da sole, questi geni statalisti della RAI hanno pensato bene di convincerci impietosendoci.

Come dire "Guardate! Lui soffre! Tra poco morirà e voi invece pretendete di uscire! Non vi vergognate?"

Sinceramente NON HO NULLA di cui vergognarmi dato che:

1 - non frequento luoghi affollati, odio dare la mano in generale, figuratevi...

2 - voglio solo uscire DA SOLO in SANTA PACE e cmq quando parlo con la gente per strada non sto mai appiccicato, perché non ha senso

3 - non ho inventato io il Coronavirus

4 - non ho inventato io la SLA

5 - non tutti gli infettati muoiono e non tutti vanno in ospedale

6 - anche se si può trasmettere da asintomatici, il problema non sono i pedoni come me, ma i luoghi affollati ancora aperti come mezzi pubblici e fabbriche (non a caso si parla di eventi, metropolitane e e stadi come luoghi di contagio, mica di pedoni e runner!).

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