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25 marzo 2020

GLI IMPATTI NEGATIVI DA ISOLAMENTO FORZATO

Sempre più persone, medici e giornalisti stanno pensando, in questi assurdi giorni in cui quasi tutti gli italiani sono agli ARRESTI DOMICILIARI DA INNOCENTI (beh, non tutti, visto il comportamento insensato della massa in cui ognuno si appiccica al prossimo durante eventi, manifestazioni sportive, balli, trasporti, viaggi, cene, ecc.), pensano agli effetti negativi di una lunga e forzata permanenza in casa senza contatti reali esterni, se non in pochi casi come quelli limitati alla spesa.

Ne parla ad esempio Marco Pivato su La Stampa, il quale in un articolo di pochi giorni fa, menziona il fatto che l'isolamento avrà un GRAVE IMPATTO sulla Sanità pubblica italiana.

Eh già, dico io, quella italiana, perché all'estero, come ad esempio in Germania, è ancora possibile camminare liberamente nei parchi, mentre qui è ormai VIETATO camminare e i parchi sono CHIUSI. FOLLIA ITALIOTA. D'altronde i tedeschi hanno fatto subito i conti col passato mandando a fanculo il nazismo, mentre a noi un po' di fascismo piace sempre, ci eccita, ci fa senitre vivi... Bleah!

"Gli ormoni che nel cervello sostengono il buonumore e il piacere, durante l'isolamento, calano".

Beh, mi pare ovvio: se stai sempre da solo puoi sì ridere guardando un film o uno sketch, ma gli umani sono animali sociali e amano condividere ogni tipo di esperienza con esemplari simili a loro che reputano amici. Il piacere non esiste. Anche un buon piatto risulta privo di odore e gusto, perché si diventa tristi, non si vede una fine, non si riesce ad immaginare/sognare (all'opposto, si hanno incubi...) e si inizia ad odiare ogni cosa: io ad esempio non odio ancora la cucina, ma odio il telefonino e i social. Non che li odi in generale. No, li odio in questi giorni. Non so perché ma è così.
E odio anche non sentire casino per le strade pur non essendo io un casinista e pur odiando nella vita normale il casino. Il bello era trovare qualcosa di negativo per avere la scusa per andarsene. Ma ora dove vado? Non puoi trasgredire su nulla. L'adolescente che trasgrediva in qualche maniera, ora fa lo zombie in cameretta...

Poi parla di comportamenti:

"C'è chi si sfogherà con comportamenti alimentari inappropriati o fuori orario, abuso di fumo, alcol e sostanze per forzare il rilascio degli ormoni del piacere";
"Mancanza di attività fisica, relazioni sociali limitatissime e mancanza di esposizione ai raggi UV nella luce della nuova primavera. Fattori di rischio che impatteranno sulla salute di chi non riuscirà a ricreare un diverso equilibrio in casa propria".

Menziona la letteratura scientifica che ha analizzato le quarantene in Asia, Oceania ed Africa nel 2003, 2004, 2007 e 2015. Le situazioni si somigliano tutte.

Una ricerca su un caso del 2007 ha rilevato che i più penalizzati sono i giovani tra i 16 e i 24 anni, il genere femminile, chi ha un titolo di studio basso e chi ha figli (anche se chi ha più di 3 figli riesce a tenere alto l'umore). Le persone, terminata la quarantena, hanno avuto incubi notturni, pensieri negativi anche nella veglia, ciclici e compulsivi, come se un pezzo di mente non fosse mai uscito dai cancelli.

"Conoscere la gravità dei sintomi rispetto alla durata dell'isolamento ci permetterebbe di attuare una prevenzione ad hoc";
"Sintomi post-traumatici da stress più elevati della norma, si hanno già dopo appena 10 giorni di solitudine fisica ed emotiva".

"Il Sistema sanitario nazionale sia italiano che internazionale dovrà farsi carico, in futuro, di chi ha patito indirettamente il Covid-19".

Una possibile soluzione consiste "nell'organizzare le giornate, scandire il tempo, fare attività fisica indoor, cucinare, leggere, guardare film, rispettando per ogni cosa gli orari che vi siete imposti".

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