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25 marzo 2020

Meloni, lo stato di Emergenza e lo stato confusionale

Giorgia Meloni si chiede come mai, pur comparendo nella Gazzetta Ufficiale del 31 Gennaio 2020, non si è saputo nulla fino a qualche giorno del possibile Stato di Emergenza che potrebbe proseguire fino al 31 Luglio 2020, seppur con una serie di decreti dalla durata variabile e comunque di massimo 30 giorni.

Effettivamente è strano che le varie Istituzioni italiane si siano svegliate a fine Febbraio 2020, quando a fine Gennaio 2020, evidentemente, al loro interno qualcuno già ne parlava e metteva nero su bianco alcuni foschi scenari.

Sapevano che avrebbe potuto essere pericoloso ma non hanno voluto allarmarci?
Molto meglio, in effetti, creare un decreto dietro l'altro con misure sempre più dure, assurde, illegali, incostituzionali come mettere agli arresti domiciliari quasi tutti i cittadini italiani (BASTARDI!).

Nonostante questi presagi funesti, politici in vista, tra cui lo stesso Giuseppe Conte e i vari Sala, Fontana, ecc., sminuivano il pericolo.
E, nonostante Meloni sia una parlamentare e non una tabaccaia o una segretaria, se n'è accorta soltanto adesso di quel testo comparso sulla Gazzetta Ufficiale. E se n'è accorta come qualsiasi altro cittadino medio, ovvero tramite dei post condivisi sui social...

Vabbé!

Ma una cosa non capisco di Giorgetta Meloni:

se è vero che il 21 Febbraio tuonava contro uno Stato che non aveva ancora chiuso tante cose tra cui i confini, perché 8 giorni più tardi si filmava in giro per Roma invitando, in inglese, i turisti stranieri a venire qua in Itaja?

Cioè, prima vuole bloccare i voli verso l'Italia e poi invita gli stranieri qui?

Per fortuna al governo c'è già pasticcione Conte, non abbiamo bisogno di un'altro personaggetto simile.

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